Military technology from space

Qualcuno è in grado di illuminarmi sulle modalità di tracking dei satelliti militari ??

In genere stazioni a terra e/o navi.

Dipende da chi le fa… se intendi tracking di satelliti militari da parte di altri enti governativi sono quelli classici (radar in primis), se invece intendi tracking amatoriale è svolto principalmente in visuale (con livelli di precisione comunque molto elevati).

Ecco, questa cosa mi interessa… perchè “principalmente in visulale” ??

Mi spiego meglio, non è possibile seguire i loro transiti con scanner o apparati simili ??

Si certo, allora forse non ho capito io cosa chiedevi.
Se la tua domanda era mirata a sapere come vengono calcolati i parametri orbitali di questi satelliti allora confermo la mia risposta. Se invece intendevi chiedere come possono essere seguiti allora la risposta è “come tutti gli altri” ma con uno scanner o un apparato radio non riesci a ricostruire i parametri orbitali se non “spannometricamente”, devi già conoscere a priori, anche approssimativa, la posizione e quindi l’orbita.

Esiste la concreta possibilità che sulle nostre teste transitino quotidianamente satelliti killer o comunque in passato progettati dalle scorse due superpotenze (URSS-USA) per missioni in ambiente SDI ??

Gli avvistamenti visivi dei trackers amatoriali sparsi sulla superficie dell’intero globo coincidono con i dati emanati dal NORAD oppure a volte spunta qualche caso di satellite non identificato, come ricordo di aver letto qualche tempo fa su SeeSat ??

Ovviamente no, i parametri orbitali dei satelliti classificati non sono divulgati dal NORAD e vengono ricavati da osservatori amatoriali, ma tutti i satelliti sono catalogati dal norad.

Pur esistendo tale possibilità, qualsiasi cosa debbano aver lanciato su in epoca SDI deve essere necessariamente fuori uso al giorno d’oggi, visto il lasso di tempo trascorso.

Attualmente esistono satelliti killer in orbita ??

Domanda più raffinata: esistono satelliti in grado di colpire con armi ad energia diretta obiettivi orbitali, terrestri, navali od aerei ??

Difficile rispondere… sono satelliti classificati… :smiley:

Forse, ma non è dato sapere…

Assolutamente no, le energie in gioco per colpire dall’orbita in maniera efficace bersagli terrestri richiederebbero satelliti grossi quanto (e se non più) la ISS. Giusto come termine di paragone il “laser volante” YAL-1 della Boeing utilizza un 747 modificato, la cui fusoliera pressurizzata ospita PER INTERO una interminabile distesa di batterie atte a ricaricare il laser.

Giusto per compredere meglio basta dare un’occhiata allo spaccato del velivolo…


Beh non credo che per fare danni ad un satellite, solitamente non corazzato, servano i MW dello YAL-01.
Con “giocattolini” come questi (vedi link) da alcune decine di kW di potenza si distruggono a terra aerei e missili… con un peso di alcune centinaia di kg sono del tutto “satellizzabili” e potenza per distruggere altri satelliti ne hanno da vendere… certo, da qui a dire che sono in orbita è diverso, ma tecnicamente la cosa è più che fattibile.
http://en.wikipedia.org/wiki/FIRESTRIKE
http://en.wikipedia.org/wiki/Tactical_High_Energy_Laser

Grazie ad Alberto e ad Archipedia, il discorso sulle armi ad energia diretta “satellizzabili” si fa moooolto interessante.

Ricordate, forse fine anni '80…, era stato sviluppato (sempre in ambito SDI) un satellite specchio in grado di riflettere a terra un raggio laser proiettato da postazioni terrestri situate agli antipodi dell’obiettivo.

Voi credete che un simile dispositivo non sia ancora operativo lassù, da qualche parte nello spazio più o meno prossimo alla Terra…

Umh…sviluppato si, ma non realizzato (almeno a quanto ne sappiamo). Dubito fortemente che un oggetto del genere sia mai stato immesso in orbita, in ogni caso se ancora fosse in orbita sarebbe visibile, a causa della sua elevata riflettività, da centinaia di migliaia di appassionati d’astronomia in tutto il mondo, vero Alberto??

P.S. “Archipedia”?? Wow quale onore, sei troppo buono Luigi… :wink: :smile:

BTW, le prime applicazioni di ottica adattiva sono nate negli anni 80 apposta per riuscire a far arrivare in orbita raggi laser e friggere satelliti.
Anche lo YAL01 dovrebbe essere fornito di riflettore adattivo del laser…

Mi ricordo bene il clima di mistero e “quasi fantascienza” che si celava dietro le famose Guerre Stellari negli anni ‘80. Anche in quell’occasione se non sbaglio vennero investiti miliardi di dollari per un progetto che andava contro i vari trattati ABM e in un certo senso riproponeva un clima da guerra fredda prima maniera.
Anche se andavo alle medie appariva assurdo anche a me ipotizzare un sistema di difesa che si proponeva di fermare migliaia di testate in rientro nell’atmosfera.
Anche il cinema dell’epoca ironizzò sulla cosa: c’é un film di John Landis (quello dei Blues Brothers e Ghostbusters per intenderci) che parlava di una missione clandestina della CIA finalizzata all’infiltrazione nell’URSS di agenti che avrebbero dovuto lanciare un ICBM russo per vedere se lo SDI clandestino sviluppato dall’USAF era in grado di fermarlo… Grande ironia e un simpaticissimo Dan Aykroyd…
Tornando al laser aeroportato, ho guardato l’illustrazione che ha proposto Archipeppe, e da quello che vedo sembra che questo laser avrebbe dovuto colpire i missili durante la fase di boosting, che se non sbaglio è quella più gestibile. Tuttavia per fare questo l’aereo avrebbe dovuto essere molto vicino ai siti di lancio. E’ soltanto una svista nel disegno?

Se non sbaglio “Spie come noi”, molto godibile come film per chi ama il genere!

Mica detto, l’unica cosa sicura è che potrebbe fare dei flare potenti. Anzi, quando non è utilizzato potrebbero tenere lo specchio ruotato lontano dalla superficie, per rimanere nascosto.

Proprio quello! Scusate, nella foga di scrivere ho dimenticato di citare il titolo! :facepunch: :facepunch:

Esatto, non è automatico che uno specchio sia molto visibile è però praticamente certo che l’intero satellite lo sia con qualche metodo anche da amatori.