InSight Mission Log

Nuovo articolo di Raffaele Di Palma pubblicato su AstronautiNEWS.it

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Ciccio la Talpa va avanti senza l’appoggio della benna

Gif nel tweet

https://twitter.com/AstroMelina/status/1187254795595321345?s=19

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si faceva presto a scrivere d’incompetenza.

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Bene! Ma adesso ricollocheranno la base sopra al foro?

Questo tweet dell’account NASA di Insight ci da un’idea della scala temporale dei progressi fatti dal penetratore…

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La talpa è rimbalzata fuori!! :scream::scream:

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Oh cacchio :flushed:

Come ha fatto!? Mi sembra un bel salto

Ma non era scesa bella in profondità?
Come diavolo ha fatto? :exploding_head:

Guardando alle immagini raw si capisce che qualcosa è andato storto in un periodo di tempo relativamente ridotto.

Sol 325, ore (marziane) 12:18:37.360

Sol 325, ore 12:48:24.240 (cioè 30 minuti dopo)

Immagini che fanno paura. :confused: Forse nel team di HP3 qualcosa avevano intuito già un paio di giorni fa, quando nonostante le gif mostrassero un avanzamento deciso (ma da reinterpretare su scala temporale con il tweet che ho postato poco sopra) era stato notato che ogni colpo del martelletto faceva scendere la sonda di 0,1 mm, cioè un ordine di grandezza in meno di quanto osservato inizialmente, e molto meno di quanto visto in condizioni di laboratorio.

Una possibile spiegazione a questa discesa molto lenta è stata (fonte DLR HP3 blog):

Note that the Mole moves at a comparatively small rate of only about 0.1 millimeters per stroke. This is an order of magnitude less than during its initial penetration as far as we can tell from the available data and much less than at shallow depth in the silo in the laboratory under Earth gravity. One explanation is that the Mole has compacted the sand underneath during the roughly 8000 strokes it hammered on the spot in March. It is also possible that the Mole is working its way through some gravel or – less likely – around a stone. In any case, the rate of progress generally decreases with depth but here it could also increase for some of the next hammering sessions.

Che si può tradurre come:

Si noti che la talpa si muove ad un rateo relativamente ridotto di soli 0,1 millimetri per colpo. E’ quindi un ordine di grandezza inferiore di quanto osservato inizialmente, secondo i dati che abbiamo a disposizione, e molto meno di quanto visto a bassa profondità nel silo del laboratiorio, in gravità terrestre. Una possibile spiegazione è che la talpa abbia compattato il terreno sottostante nel corso delle 8000 percussioni “sul posto” effettuate in marzo. E’ anche possibile che la talpa si stia facendo strada attraverso della ghiaia o (meno probabile) che stia aggirando una pietra. In ogni caso, il rateo di progressione in genere diminuisce con la profondità, ma potrebbe anche aumentare nel corso di alcune delle prossime sessioni di martellamento.

Ora premettendo che si tratta di speculazioni personali, il fatto che la sonda sia rimbalzata indietro così tanto potrebbe essere il segno del fatto che il terreno immediatamente sotto la punta del penetratore sia stato compattato così tanto dai tentativi precedenti da aver formato uno strato impenetrabile, e che dopo alcune percussioni a vuoto le pareti del foro scavato fino a quel momento abbiano cominciato a collassare letteralmente spingendo fuori dal foro la testa della sonda.

Mi spiace tanto per il team HP3 :confused: deve essere stato un pessimo risveglio quello di ieri, quando le foto sono arrivate a terra.

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Si sa quante percussioni può dare la talpa prima di raggiungere i limiti di certificazione?

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40000 colpi è il massimo numero complessivo.

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E’ per capire se puo’ ricominciare da capo?

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Be’, per capire per quanto possono ancora tentare

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Considerato che il meccanismo di scavo sfrutta l’attrito del terreno sulle pareti della talpa (all’inizio l’attrito era stato creato dalle pareti del dispenser), direi che se non trovano un modo azzardato e geniale di ricreare tale attrito iniziale (e probabilmente di spostare la talpa in una zona diversa) ricominciare daccapo mi sembra impossibile.
Felice di sbagliarmi al 104%.

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Si davo scontato in una zona diversa, ormai quel buco e’ “spanato”,

Anche la mia e’ una tenue speranza, ma continuo a pensare che queste esperienze siano preziose, solo bisognerebbe farne di piu’ e con piu’ frequenza per costruire un know how.

Sequenza delle immagini IDC di Sol 325 che mostrano il “fattaccio”

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Un momento… Avete notato che i granelli si sabbia sulla benna non si muovono? Siamo sicuri che la sonda stesse martellando quando è uscita? Non è che e stata spinta da un gas in pressione?

La benna aveva lasciato la presa.

Pero’ la benna sembra proprio appoggiata al suolo e nelle sequenze precedenti anche il terreno nei dintorni ha dei cedimenti. Magari è già ceduto tutto il cedibile oppure l’energia delle percussioni si è convertita con altissima efficienza nel movimento di fuoriuscita della talpa, senza disperdersi nel terreno corcostante. Vorrei proprio avere delle conferme circa il martellamento. Poi avrei un altro indizio che mi farebbe pensare al gas, ma non mi voglio sbilanciare prima di essere certo che abbia o non abbia martellato!