Sapete dirmi ufficialmente quando è prevista (e se è prevista) la missione verso il satellite Europa di Giove per vedere se è presente sotto la sua crosta ghiacciata della vita anche a livello primordiale?
Io avevo letto entro 2020, ma purtroppo si sa che missioni in questo tipo vengono spesso e volentieri posticipati e non di poco.
E’ ancora presto… prima di Europa dobbiamo trovare il modo per analizzare il contenuto dei laghi sepolti dell’Antartide, ben più vicini, ma irti di difficoltà.
Sì, ma nel momento in cui scrivo io non hanno ancora riportato alla superficie alcun campione, ed hanno lavorato solo 15 anni. Era per dare un’idea della complessità della cosa, e dell’enorme sfida che rappresenterebbe farlo a centinaia di milioni di km di distanza.
Mi pare che si sottovaluti un po’ la complessita’ di perforare la crosta ghiacciata, che potrebbe essere spessa decine di chilometri, di un satellite grosso come un pianeta, un bel pozzo gravitazionale, su cui devi atterrare senza aerobraking perche’ non c’e’ atmosfera, ad una distanza enorme.
Ci sono molte altre missioni piu’ fattibili, prima.
Che so, un rover anfibio su Titano, un dirigibile su Venere… tutte cose molto piu’ facili.
…la vedo un pò dura a non contaminare il lago Vostok. E’ il genere di esplorazioni in cui già il solo mettersi nelle condizioni di osservare implica un certo grado di contaminazione. Allo stato attuale non sono note nemmeno le condizioni di pressione…quindi per quel che ne sappiamo potrebbe saltare tutto come un tappo di champagne.
E’ molto difficile sulla terra…immagino che da remoto e nello spazio la cosa sia ai limiti del fattibile…
Arrivare sulla superficie di Europa è un conto…si potrebbe fare, anzi probabilmente ci darebbe qualche informazione in più sullo strato di ghiaccio che bisognerebbe, un domani, attraversare: mi sembra sia data per buona la presenza di discontinuità della calotta ghiacciata, che forse potrebbero essere sfruttate per semplificare l’impresa futura, anche perchè allo stato attuale delle cose l’unica cosa che possiamo fare è mandare Bruce Willis e la sua squadra di trivellatori, altrimenti la vedo dura…avevo visto il concept di un cryobot, una trivella termica nucleare…ma mi sembra che non sia ancora esattamente alla nostra portata.
Tempo fa avevo visto proposto da qualcuno che non ricordo chi fosse, un concept per un “rover” a forma di verme (che sarebbe quindi in grado di muoversi sia su una superficie solida che nell’acqua), che utilizzava come metodo per la perforazione il semplice calore, credo che la fonte di calore fosse una RHU.
In sè non dovrebbe essere troppo difficile, ma chissà quanti anni ci vorrebbero. La cosa più complessa direi che sarebbe riuscire a mantenere le telecomunicazioni verso terra…
Ci vorrebbe quantomeno una stazioncina radio in superficie!
Ma io resto dell’idea che attraversare tutto quel ghiaccio sia difficile…se non sbaglio su Europa si ipotizza uno strato di qualche km, non sono neanche sicuro che ci siamo mai arrivati sulla Terra, a trivellare 10km di ghiaccio, con macchinari tutt’altro che autonomi e soggetti a continuo controllo e manutenzione.
Eventuali oceani sotto la superficie del satellite sarebbero davvero una meta meravigliosa da perseguire, ma credo che per accelerare i tempi bisognerebbe esplorare per bene la superficie ed evidenziare quantomeno delle aree di ghiaccio meno spesso…l’intera impresa comunque mi sembra ancora troppo ambiziosa, e lo dico con molto dispiacere perchè sarà un mondo straordinario su cui posare gli occhi.