Missioni Apollo moderne

E’ vero che l’Apollo potrebbe fare a meno dello scudo termico, ma si perderebbe la possibilità di avere una traiettoria di rientro libero… o anche solo una manovra alla apollo 13.
Se Apollo 13 fosse partita dalla pancia di uno shuttle al posto di un Saturn V le possibilità di sopravvivenza dei tre sarebbero state ancora inferiori, se non nulle, visto che non avrebbero avuto consumabili per inserirsi in orbita terrestre ed effettuare un rendezvous con uno shuttle.

Ok, ma il post nasce per fantasticare, ed io lo faccio. A fantasticare son bravo. Ho riflettuto ancora su questo scenario ed effettivamente vi sono diverse varianti.
Se la navetta non ha la forza per portar su L’apollo con modulo di servizio, facciamo portare sul il modulo con il secondo volo, quello del Saturn o equivalente.
Chiaramente il mio scenario prevede 2 voli. Il primo del missile con il “terzo stadio” del Saturn V, il secondo con la navetta che porta su Apollo ed LM.

Il problema di sicurezza dell’equipaggio al lancio non si pone perché i tre della Luna sono seduti nella cabina dela navetta, solo in orbita accedono ad Apollo.

E’ il rientro la parte con più varianti. Lasciamo lo scudo termico al suo posto ed utilizziamolo solo come freno per fare in modo che Apollo entri in orbita e vada ad agganciarsi alla navetta. Oppure togliamo lo scudo e lasciamo che il terzo stadio rimanga agganciato all’Apollo e funga anche da modulo di servizio. Alla fine frenerà la capsula fino all’inserzione il LEO. Poi vine esganciato e l’Apollo, con un modulo di servizio ridotto tipo Orion, giusto per manovrare e far sopravvivere l’equipaggio fino al docking con la navetta.
L’idea sarebbe anche di far tornare indietro il secondo stadio dell’LM, così a Terra torna Apollo e mezzo LM, li si revisiona ed eccoteli pronti ad un secondo volo.

Vi ripeto: qui si fantastica. Non mi sogno nemmeno di tirare le orecchie agli amministratori della NASA chiedendo loro perché non hanno realizzato questo mio fantanstico e semplicissimo progetto.

Ok?

Ciao Phoenix, no non sarebbero andati sulla luna direttamente con lo shuttle con dei serbatoi supplementari come ho visto fare su un filmetto di qualche annetto fa. Ci sarebbe stato questo “space tug” già in orbita, un rimorchiatore riutilizzabile che avrebbe fatto la spola tra la terra e la luna rifornendosi da un satellite detto PROFAC in orbita molto bassa che doveva raccogliere idrogeno e ossigeno dall’atmosfera terrestre. Lo shuttle avrebbe fatto un rendez-vous con lo “space tug”, portando gli astronauti e il carico utile che poi sarebbe sbarcato sulla luna. Quello che volevo dire era che, se lo shuttle fosse stato veramente sicuro ed economico (lasciamo perdere un attimo tutti i motivi per cui non avrebbe mai potuto esserlo, facciamo finta), assemblare in orbita un veicolo per la luna con un paio di lanci non sarebbe stata una cosa impossibile né tecnicamente né economicamente (parlavano di un lancio a settimana addirittura). Qui c’è un link interessante:
http://www.bisbos.com/rocketscience/spacecraft/profac/profac.html

Fico il PROFAC. Con un motore VASIMIR a bordo sarebbe ancora piu’ interessante, specie se il VASIMIR puo’ usare l’azoto.

Ma la navetta non ha un sistema di abort (mentre il complesso Apollo/Saturn si), quindi il problema continua a porsi… :face_with_head_bandage:

Continuava, ma la sicurezza al lancio era considerata già coperta. Io resto all’uso di veicoli già pronti e collaudati.
Usando la navetta e togliendo lo scudo termico, l’Apollo avrebbe potuto trasformarsi in uno “spacelab” ridotto con modulo di servizio alla Orion ed LM.
Quanto mi piace fantasticare.
E una navetta militare che porta in orbita delle capsule Mercury con dentro dei marines? Mah, forse si farebbe prima a chiuderli nei MIRV degli ICBM. Di sicuro una forza di pronto intervento più rapida di così è difficile da pensare.

E fantastichiamo ancora di più. Navetta + Soyuz ed LM? Missione lunare internazionale.

Basta, giuro che la smetto.

Io torno a sostenere, in questa visione di whatiffing, il mio vecchio cavallo di battaglia: il Lunar Cycler di Edwin Aldrin.

Piu’ che Mercury, Gemini…

Il PROFAC avrebbe dovuto avere un reattore nucleare, perché la quota orbitale bassissima - 130 km se non ricordo male - impediva l’uso di pannelli solari a causa dell’attrito dell’atmosfera. Oggi una cosa simile sarebbe improponibile per motivi ambientali.

E quale sarebbe il problema?

Segnalo questo interessante articolo di “The space review”.

[b] A subsequent Orion mission could involve an Apollo-style sortie to the lunar surface using an affordable two-person lander, possibly developed and deployed with international collaboration. [/b] Butdidn’t we already do this in the 1960s? The difference is that new, remote-sensing observations of the Moon by spacecraft such as NASA’s Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) have revealed much more interesting and scientifically valuable locations to explore.

http://www.thespacereview.com/article/1942/1

Vi ringrazio tutti, per le interessantissime idee che avete postato.
Sono contento che vi sia piaciuto questo whatif.
In merito alla missione lunare in questo whatif, la NASA farebbe tutto da sola ? O piuttosto chiederebbe supporto di mezzi e tecnici all’ESA, alla RKA e magari anche alla Cina ?
Equipaggio americano ? O equipaggio misto con magari partecipazioni russe e cinesi e spingendosi ancora in là perfino un astronauta italiano ?
Per quanto riguarda invece le tute per la manovra di LEVA ?

Ti riferisci al link che ho postato?
Non è un what if,ma una proposta.
E’ detto che il LEM dovrebbe essere di produzione internazionale (sicuramente Europea o Euro-Giapponese).
E’ ovvio che dopo il primo sbarco (sicuramente “all American”) gli equipaggi (Comandante e Pilota del modulo lunare) sarebbero misti.
Forse potrebbe esserci il coinvolgimento dei Russi,non credo quello dei Cinesi.
Le tute sono attualmente in fase di sviluppo,e sono quelle previste per il Constellation,e che verranno utilizzate da Orion.

Grazie Carmelo ed a tutti gli altri per le risposte.
Ho un altra domanda, è più probabile che venga usata come tipo di missione il Rendezvous in orbita lunare (usato dalle precedenti missioni lunari) o ora grazie alla tecnologia moderna è possibile tentare approcci diversi di missione come l’ascesa diretta e Rendezvous in orbita terrestre ?

La prima è troppo complessa, nel senso che due veicoli devono arrivare in orbita lunare con una certa “sicurezza”, altrimenti fallisce tutto. Nel primo caso, male che vada si rientra e vai con la prossima.
Nel primo caso devi inviare un primo veicolo in orbita lunare e d assicurarti che sia efficiente, poi ne devi lanciare un secondo che però deve “centrare” il primo già in orbita. Qui si complica un pò. Oggi il motto è che più è semplice, meglio è. Ciò non toglie che anche questo semplice abbia comunque le sue belle complicazioni, ma aumentarle è cercarsi i guai.
Comunque per ovviare al tutto, nel primo caso, occorre partire con qualche litro di carburante in più per le eventuali manovre correttive, ma questo è il vero problema, visto che ogni kg in più da spedire nello spazio comporta molti litri in più di carburante alla partenza.

Dipende.
Nella “proposta” di cui si parlava (LEM con due Astronauti “Apollo-like”) mi sembra evidente che il profilo di missione sarebbe quello del rendez vous in orbita lunare (il vantaggio del LEM biposto è appunto questo).
Nel caso venisse scelto un modulo di discesa più grande e capiente,nemmeno il SLS potrebbe lanciare insieme Orion e modulo di discesa,quindi il profilo rendez vous in orbita terrestre sarebbe inevitabile.

Quindi con una missione “Orion-like” sarebbe necessario un rendez vous in orbita terrestre, dato il maggior peso rispetto ad un modulo Apollo.
Un altra domanda, (scommetto che alcuni grideranno basta con le domande) se la Nasa ha pensato al programma Constellation, la Russia e altri paesi non hanno anche loro degli studi di missioni lunari indipendenti ?

No.
Non risultano proposte per voli lunari salvo fantomatiche intenzioni. Constellation è l’unico al momento che almeno ha avuto uno studio alle spalle, anche se approssimativo.
Quanto alle dichiarazioni cinesi, sono solo dichiarazioni d’intento, ma studi seri su missioni lunari credo non ne abbiano al momento, presi come sono dal loro nuovo giocattolo, il laboratorio spaziale.

Nonostante agli inizi degli anni '70 sembrava routine andare sulla Luna, oggi ci ritroviamo al livello del 1961… e la gente pensa che andare sulla Luna sia impossibile.

Basti pensare a tutti quei complottisti che non credono nemmeno all’allunaggio dell’Apollo 11.

Beh,propio a livello del 61" non direi.
Rispetto al 1961 la situazione si è completamente ribaltata.
Allora c’erano soldi,volontà politica e pieno supporto del pubblico,bisognava sviluppare la tecnologia.
Oggi la tecnologia c’è,manca il resto.
Ipotizzando finanziamenti,politica,e popolarità presso i contribuenti a livello dei primi anni 60,ritengo si potrebbe tornare sulla luna in cinque anni (per Apollo,partendo da zero,ce ne vollero otto).