Missioni planetarie, come la vedo io

Francesco, pensa al lancio di un vettore a propulsione nucleare da Cape Canaveral che fallisce, lasciando ricadere sulla terra migliaia di frammenti di materiale fissile… equivarrebbe a subire il danno inflitto da una bomba nucleare cosiddetta “sporca”. Sei così vecchio da ricordarti i giorni di ansia globale del Cosmos954? E si trattava di un semplice RTG. Il rischio fu considerato inaccettabile.

Esatto,il problema è propio questo.
Purtroppo non si può “teletrasportare” un reattore nucleare direttamente in orbita,e lanciarlo da terra comporta rischi troppo elevati.
Credo anche che assemblare in orbita un reattore,trasportando singole componenti “inerti” (ma attenzione,c’è anche il materiale fissile),sia al di là delle nostre attuali possibilità.

Ah ecco… siccome nessuno l’aveva ancora scritto mi era venuto il dubbio di avere letto male i primi post… :stuck_out_tongue_winking_eye:
Io sono decisamente per l’energia nucleare nello spazio, ma che c’entra l’ECLSS rigenerativo con questo? :stuck_out_tongue_winking_eye:

Infatti. Sembra più che altro una trollata!!

Livio, i reattori a nucleo fluido possono avere dei sistemi passivi, e quindi intrinsecamente sicuri, che fermano la reazione e risucchiano tutto il materiale fissile in un piccolo serbatoio, costruito per resistere ad una grande esplosione. Inoltre, il “combustibile” nucleare e’ ridottissimo in quantita’, il 99% (da intendersi come figura retorica) del peso del lanciatore sarebbe gas inerte (tipo elio). Confrontato con quel casino che fa il Proton ogni volta che si inceppa, o ricordate le immagini dell’Antares, direi che paradossalmente una failure avrebbe effetti negativi piu’ contenuti. Certo che finche’ non si fanno le prove…

Da un certo punto di vista hai ragione, allontanandosi dal sole i pannelli solari dovrebbero avere dimensioni gigantesche per procurare la stessa quantita’ di energia(*), ed aumentano anche le possibilita’ di guasti, quindi per missioni interplanetarie occorre sicuramente trovare delle fonti energetiche piu’ dense. Ma il tutto e’ un problema del second’ordine, dato che prima occorre trovare dei motori con caratteristiche utili per poter raggiungere quelle destinazioni in tempi decenti.

(*) Oltre a Juno, quali sonde sono andate fino o oltre Giove con i pannelli solari?

Così a memoria, Cassini?

Cassini non ha pannelli solari.

Ah, ops :stuck_out_tongue_winking_eye:

DDD Cassini da molti e’ stata chiamata “l’ultima grande sonda” proprio perche’ una fra le ultime a potersi approvvigionare di abbastanza Plutonio per l’RTG, materiale molto prezioso. Al di la’ della storia vera o falsa che sia, ma Cassini e’ proprio la sonda simbolo dell’RTG :wink:

Sisi, mi sono informato e ho scoperto che in effetti non aveva pannelli solari…

Rosetta. e JUICE prossimamente

Rosetta ci e’ andata vicino, ma non penso sia mai stata oltre Giove… in ogni caso, che io sappia, quando era cosi’ lontana era in “ibernazione” e si e’ svegliata solo molto dopo, ben piu’ vicino al sole. JUICE… sono andato a leggere, dovrebbe arrivare nel 2033… onestamente mi sembra una data troppo lontana per usarla come confronto con le tecnologie attuali. A me sembra che, risolti i problemi di propulsione, una missione “manned” nello spazio interplanetario non possa facilmente essere effettuata con pannelli solari.

Rosetta aveva un’afelio a 5,1 AU, Giove orbita in media a 5,2 AU, quindi…
quanto a JUICE, il lancio e’ previsto per il 2022, e sara’ realizzata con tecnologia disponibile oggi.

Era sveglia o in ibernazione all’afelio?

Beh Buzz, l’afelio era se ricordo bene nel 2013, e mi pare che l’abbiano risvegliata solo molto piu’ recentemente, quando era ben piu’ vicina. Juno e’ una sonda relativamente piccola, che riesce a funzionare con (grossi) pannelli solari, ben diverso il caso in cui si debba supportare una missione manned… neppure un RTG sarebbe sufficiente.

Questo è sicuro, per una missione manned di lunga durata verso le lune di Giove o Saturno il nucleare è l’unica opzione. Marte non saprei, pannelli ben dimensionati potrebbero essere sufficienti, ma non so se sarebbe semplice mantenerli orientati correttamente. Casomai andassimo su Venere invece l’approvvigionamento di energia sarebbe l’ultimo dei problemi…

Anche sulla superficie? Non ne sarei cosi’ sicuro, non foss’altro che i pannelli si scioglierebbero ma anche se cosi’ non fosse l’impianto di aria condizionata richiederebbe tanta energia da non essere sostenibile con dei pannelli solari…

Non pensavo a usare pannelli solari bensì usare il calore e la pressione presenti sulla superficie per generare energia senza bisogno di portarsi dietro materiale fissile…il problema sono i materiali e lo smaltimento del calore, ma l’energia abbonda.

Ragazzi, dovete studiare un pò di termodinamica. Per produrre lavoro bisogna che ci sia un salto di energia, da molto ordinata (bassa entropia) a disordinata (alta entropia). Per fare un motore termico ci vanno una sorgente di calore (fuoco, vapore) ed un pozzo di calore (atmosfera, acqua, spazio). Sulla Terra è facile, ma in un posto come Venere, dove il cielo non si vede e tutto è a 400 e passa gradi, non riesco a vedere come e dove trovare il pozzo. Sempre che a qualcuno possa venire in mente per qualche motivo che è utile andare su Venere!

Al limite si potrebbe immaginare un reattore nucleare che generi calore a temperatura molto alta, ad esempio 700-800 °C, e dissipi in atmosfera a 460 °C. Pura speculazione, ma la fisica non lo vieta. Però vorrei vedere come facciamo a Terra il simulatore di atmosfera venusiana :stuck_out_tongue_winking_eye: