Nel comunicato NASA si legge che l’agenzia non ha trovato problemi hardware nella tuta EMU di Matthias Maurer e negli elementi interessati dall’investigazione nata in seguito all’episodio della EVA del 23 marzo 2022. Le attente analisi e prove dei tecnici NASA hanno stabilito che una concausa tra sforzo dell’astronauta ed impostazioni del raffreddamento della tuta, hanno causato la produzione di condensa maggiore del normale. Hanno quindi redatto nuove azioni di mitigazione del rischio per le future EVA.
Ecco il passaggio: The team confirmed there were no hardware failures within the suit. The cause for the water in the helmet was likely due to integrated system performance where several variables such as crew exertion and crew cooling settings led to the generation of comparatively larger than normal amounts of condensation within the system.
Ora le EVA potranno riprendere a metà novembre per continuare l’installazione dei pannelli iROSA
Allora, premetto che avendo letto le minute di ORR ed FRR ancora non ho capito benissimo.
Di sicuro hanno detto che non c’è stato nessun guasto nella tuta di Maurer, ma si è trattato di un “liquid carry over” dal sistema di condizionamento, ovvero un eccesso di umidità che il water separator non è riuscito a succhiare via e che quindi è andato a finire nel casco.
Ed esattamente la stessa cosa sarebbe successa durante un’altra EVA (ora non mi ricordo quale).
Quindi sarebbe una questione di performance del sistema, come hanno scritto nel comunicato: per qualche motivo c’è troppo calore nel sistema all’inizio, il che sovraccarica il tutto e fa anche sudare troppo l’astronauta, causando un ulteriore sforzo sul sistema. E il tutto culmina con un liquid carry over, intraducibile in Italiano, ma sostanzialmente acqua di condensa che non viene succhiata via e quindi va nel casco.
Quello che non mi è chiaro è cosa ha causato questo calore di troppo all’inizio (dallo statement pubblico mi viene da pensare ad una temperatura settata troppo alta prima di chiudere tutto?) e cosa hanno cambiato nelle procedure per ovviare al problema, oltre ad aggiungere due piccole parti assorbenti.
La cosa positiva, secondo me, è che comunque un carry over di questo tipo è per sua natura limitato e quindi non dovrebbe causare rischi enormi all’astronauta (mentre nel caso di Parmitano erano svariati litri d’acqua, qui si è trattato di una piccola quantità).