Ottima notizia! Ora,quanti sono gli astronauti in servizio attivo presso la NASA e quanti di questi riusciranno ad effettuare più di una missione durante tutta la loro carriera?
topopesto, infatti, non capisco come mai continuino ad arruolarne di nuovi, quando e’ evidente che non ci sono missioni… io spero che grandi come Massimino, Wheelock, Fincke, Pettit, Kelly (non quello trasformatosi in un politico ipocrita) volino ancora moltre altre volte…
“Che non ci sono missioni”?? La ISS non interessa più a nessuno?
Forse vale la pena di riflettere sui numeri prima di “sparare” sentenze senza oggettività… Sulla ISS arrivano ogni anno almeno 12 persone, metà sono Americane. Per ogni missione è necessario almeno un equipaggio di backup, quindi altri 6 Americani. L’addestramento degli equipaggi, già astronauti, occupa almeno almeno due anni, quindi sono altre 12 persone. Il post missione dura almeno un anno, quindi sono altri 6 astronauti. Altri astronauti, almeno una decina, sono distaccati per i programmi commerciali e per Orion. Altri astronauti sono impiegati nelle attività di supporto alle missioni, come i CAPCOM ad esempio, o per diverse consulenze. Altri probabilmente non sono immediatamente impiegabili per ragioni varie (ad esempio maternità)…
Prima di questo gruppo la NASA contava circa 45 astronauti attivi, fate la somma dei numeri riportati sopra e le conclusioni sono lampanti… in questo periodo “in cui non ci sono missioni”…
Consideriamo anche che,dopo il ritiro dello Shuttle molti Astronauti hanno lasciato la NASA,ed altri si preparano ad andarsene.
Inoltre,come diceva Albyz,qui’ non ci troviamo di fronte alla situazione degli anni 70 (fine del programma Apollo,pochi sedili per Skylab e ASTP,ed un gap di parecchi anni prima dell’inizio dei voli dello Shuttle).
Oggi c’è un programma ( ISS) nel pieno della sua operatività,e due programmi paralleli (COTS e Orion) in preparazione.
carmelo, appunto, se ne sono andati perche’ non c’e’ piu’ lo Shuttle e quindi non hanno piu’ lavoro. La ISS ora avra’ ospiti che stanno per un intero anno, quindi il rateo diminuira’ ulteriormente. COTS e’ una alternativa per il vettore, non per i posti a bordo della ISS… Orion poi e’ la definizione di “non c’e’ una missione”.
Non capirmi male, non sono contrario ad avere molti astronauti pronti, ma io spero di rivedere i grandi veterani a fare missioni sulla ISS, COTS ed Orion.
Le missioni di 1 anno sulla ISS, per ora una solamente, coinvolgeranno solo due astronauti dei sei, di cui uno solamente americano, significa che nel conteggio che ti ho riportato togli un solo astronauta all’anno… non mi sembra sicuramente una scelta dimensionante sul numero di astronauti del corpo americano… è chiaro con i numeri sopra riportati che il numero attuale di astronauti è il minimo indispensabile per le operazioni attualmente in corso e previste nei prossimi anni… faccio fatica a capire il senso della disucussione onestamente…
Anch’io. Sono d’accordo con albiz85.
ci sono molti astronauti che sono usciti dai ranghi, quindi il turn over è necessario. Poi, fare l’astronauta non è solo farsi sparare in orbita, quella è solo la ciliegina sulla torta del mestiere dell’astronauta. Anni di preparazione, addestramento, corsi d’aggiornamento, seguire le tante attività che compongono un Ente Spaziale.
Poi, il 2015-17 non è così tanto lontano.
La NASA, e qui riapriamo una vecchia ferita, è stata per anni, anzi per decenni, penalizzata dalla mitica Space Shuttle. Adesso deve recuperare, quindi ci vuole il suo tempo.
Se a noi, europei, non stà bene, abbiamo l’ESA con cui prendercela: dov’è Hèrmes? Ed il laboratorio spaziale indipendente Columbus? Ed il veicolo manned del futuro dov’è?
Sparare ad alzo zero è facile, ma bisogna sempre considerare che l’oggi è il frutto di ieri e di cosa si vuol fare domani.
Orion mi pare che procede bene. Dragon ha volato con successo. Ora aspettiamo il resto.
Penso che tra qualche anno saremo qui a discutere se Orion deve esplorare un asteroide o tornare sulla Luna, se lo deve fare prima la NASA o Space-X con i turisti… io penso che tra qualche anno si parlerà di voli spaziali, eccome se ne parleremo.
Oggi siamo in una fase di transizione.
Questo articolo mi ha fatto venire in mente una domanda: quando fanno queste selezioni, hanno già deciso in partenza quante persone selezioneranno alla fine, oppure hanno un po’ di elasticità per accogliere qualche candidato molto valido “in piu’”?
Non credo poi che un astronauta che lascia la Nasa rimanga senza lavoro :-). Hanno un tale background che mi sa possono trovare lavoro in vari campi. Mi pare che poi alcuni sono passati nel settore privato, sempre con la qualifica di astronauta per voli tipo quelli di Branson.
Credo che abbiano tanto di quel personale idoneo che partono già con un numero ben preciso in mente. Quindi i selezionati dovrebbero essere il meglio del meglio del meglio.
Poichè c’è la partecipazione di altri stati alla ISS, il numero di 6 astronauti americani all’anno sulla ISS mi sembra eccessivo; io direi quattro l’anno!
Comunque sia, basterebbe visionare il numero di astronauti americani che hanno volato sulla ISS, da quando lo Space Shuttle è stato pensionato, per farsi un idea di quanti ancora voleranno. Ripeto: quanti astronauti ha all’attivo attualmente la NASA? Perchè molti dei “vecchi” astronauti NASA se ne vanno e “approdano” nelle compagnie private con la speranza di poter ancora volare?
Un esempio tipico è quello dellastronauta canadese che si è dimesso e spera di proseguire nei voli spaziali con le compagnie private.
Comunque sia, basterebbe visionare il numero di astronauti americani che hanno volato sulla ISS, da quando lo Space Shuttle è stato pensionato, per farsi un idea di quanti ancora voleranno. Ripeto: quanti astronauti ha all'attivo attualmente la NASA? Perchè molti dei "vecchi" astronauti NASA se ne vanno e "approdano" nelle compagnie private con la speranza di poter ancora volare?
Scusa Topo ma hai letto il mex sopra?? Ci sono, prima di questo gruppo (ovviamente non ancora idonei al volo), circa 45 astronauti nel corpo NASA e i conti mi sembrano palesi… in più dobbiamo anche considerare il fisiologico turnover che ci sarà prima della prossima selezione…
Non mi sembra onestamente difficile da capire… a volte qui nascono discussioni infinite, da gente convinta che il resto del mondo sia popolato da incompetenti che non riescano a gestire 50 persone… quando poi basta fare due conti della serva… boh…
Non hanno più lavoro è una parola grossa (persino gli Astronauti che aspettarono quindici,sedici,DICIOTTO ( Bruce McCandless) anni prima di volare con lo Shuttle avevano un mucchio di lavoro.
E’ ovvio che a molti,anche per ragioni di età,non va di aspettare qualche anno prima di tornare nello spazio.
Altri si sono fatti le loro missioni e preferiscono passare a nuovi incarichi (magari ben remunerati),altri ancora si sono semplicemente scocciati (l’Astronauta è il mestiere più bello del mondo,ma per alcuni può anche essere frustrante e noioso: Sally Ride raccontava che da una parte sarebbe tornata subito nello spazio,ma dall’altra pensando alle infinite simulazioni,al prepararsi come equipaggio di riserva,ai compiti spesso noiosi che vengono affidati,diceva che la voglia le passava subito.
Frank Borman tornando alla NASA per una visita ai vecchi amici,e vedendo James Lovel che si stava preparando ad un ennesima giornata al simultatore per Apollo 13 gi disse: “Mio Dio Jim,ma non sei ancora stanco di tutto questo”)?
Non neghiamo poi,che mentre la ISS è operativa,il futuro programma basato su Orion e SLS è ancora piuttosto nebuloso,circa date,obiettivi,numero di missioni.
Anche questa mancanza di certezza conta.
Giusto quello che scrivi in merito a discussioni infinite fatte da persone che pensano che il mondo sia popolato da persone incompetenti, però ci sono anche discussioni infinite fatte da persone che pensano di essere competenti.
Attualmente sono 45 gli astronauti NASA idonei a svolgere missioni nello spazio, questo non vuol dire che nei mesi prossimi non ci saranno altre defezioni e quindi una diminuzione degli astronauti NASA. Attualmente c’è la ISS però, pur se a “breve” dovremmo vedere partire il primo SLS, questo vettore farà solo una missione all’anno e di conseguenza, con la fine del programma ISS, pur se ancora lontano, saranno ancora meno gli astronauti che vedranno realizzato il proprio sogno.
Io rimango dell’idea che la NASA abbia fatto questa nuova aggiunta proprio in previsione di una possibile diminuzione degli astronauti attualmente effettivi e del numero di missioni che si faranno nei prossimi decenni.
Giusto che da un punto di vista il lavoro dell’astronauta sia noioso e ripetitivo a causa delle continue simulazioni e preparazioni però, vi posso assicurare che anche nei paracadutisti militare era ed è così tutt’ora; ore e ore di simulazione per far si che tutto ti venisse in automatico e che fossi in grado di fronteggiare ogni tipo di missione ed imprevisto; tutto questo per svolgere, forse, poche missioni e pochi lanci dai velivoli a cui eri stato abilitato.
Certi lavori sono purtroppo così; passi ore ad allenarti per fare qualcosa che, in percentuale, durerà un decimo e forse meno.
Appunto,certi lavori farli per qualche anno è bello.
Farli per parecchi anni,o anche per ben più di un decennio, richiede una passione non comune
(per restare agli Astronauti,alla John Young tanto per intenderci,
ancor più se le possibilità di volare non sono poi tantissime).