NASA : un contratto per le prossime missioni interplanetarie

Dall’articolo:
“Infatti, anche se nell’ultimo decennio sono sorte diverse compagnie spaziali private per intraprendere viaggi al di fuori dell’orbita terrestre (tra cui la Virgin Galactic, ad esempio)”

Credo pochissime ditte di turismo spaziale pianifichino l’uscita dall’orbita terrestre, a meno di quelle che vorrebbero proporre un giro intorno alla Luna

Chi la dura, la vince. :clap:

Mi sarei aspettato questa mossa dopo i risultati del modulo di test sulla ISS (dovrebbe partire a breve, se non ricordo male).
Evidentemente sono abbastanza “confidenti” sulla tecnologia e non si aspettano sorprese.
Una cosa non mi è chiara: resistenza alle radiazioni? Di che tipo e che schermatura danno?
Perché per un ipotetico viaggio su Marte devono darne parecchia…

Teniamo comunque presente che pur trattandosi di qualcosa di diverso, a grandi linee riprendono le tute per EVA, quindi qualcosa di già collaudato da decenni.

A parer mio è un’ottima cosa nella speranza che evolve e non rimanga solo ai primi stadi di studio e fattibilità.

Secondo me pensano ad una stazione di transito in orbita circumlunare… oppure in zona asteroidi. Probabilmente gli astronauti si porteranno dietro una sorta di modulo schermato, da usare in caso di flare solare?

Diverso, ma mi illudo che dia un’idea: https://spaceflight.nasa.gov/history/station/transhab/
In un articolo di AstronautiNEWS (mi pare), riguardo l’installazione di BEAM sulla ISS, si parlava di riempire di acqua delle sacche distribuite lungo le pareti del modulo. La riserva d’acqua diventa uno strato antirad. Ma il vento solare contiene neutroni veloci?

:rage:

Direi che i moduli bigelow non c’entrano granché con le EVA, il profilo di missione è totalmente diverso, il che porta i requisiti e quindi la progettazione a essere totalmente diversi. L’unica cosa che vedo in comune è che sia i moduli gonfiabili che le tute EVA sono nello spazio…

Alcune immagini del mockup dell’Olympus, il modulo più grande per ora previsto da Bigelow e destinato ad essere lanciato con SLS, davvero enorme!


Il modulo Olympus ha dimensioni paragonabili a quelle dello Skylab, forse di più.

Wow! :nerd:
Quanti metri è di diametro? A occhio sembrerebbe quasi 15m…

Quasi 13m per 2250m3 di volume

Uhm ci vedrei bene una discoteca lì dentro :smiley:

Quanto è la durata di un modulo bigelow rispetto ad un tradizionale modulo,tipo quelli impiegati per la ISS?
Più o meno uguale credo di aver letto.
giusto?

P.S.
L’interno di un modulo Olympus:

Un modulo Olympus in versione hangar per moduli lunari riutilizzabili:

Fantastico, quando la scienza e la tecnologia sembra uscita da un racconto di fantascienza…
Ma nell’ultima immagine i landers lunari sono già dentro al modulo? :thinking:

Data di lancio? :0

Io e Lupin abbiamo discusso proprio dell’Olympus quando ci siamo visti tempo fà per una pizza.

Davvero spettacolari le due foto :astonished:

Speriamo che il BEAM in arrivo sulla ISS dia indicazioni positive.

Certo,è in versione hangar.
L’unico modo per poter fare manutenzione nello spazio su moduli lunari riutilizzabili (quelle sfere dovrebbero contenere carburante).
Sinceramente con capisco dal disegno qual’è il portale d’accesso per i moduli lunari,nè se per entrare o uscire sia necessario depressurizzare parte dell’Olympus,o se invece c’è una specie di grande airlock.
A lume di naso (anche perchè è visibile un modulo in entrata) direi che il portale di accesso con arlock si trova nella sezione di sinistra,in quel modulo che termina con il tronco di cono in cima (vagamente somigliante ad una capsula Orion).
Forse il cono si apre permettendo al veicolo di entrare ed uscire dall’airlock.

Anche nelle foto postate da Albyz si vede bene l’anello di docking nella zona terminale con diametro inferiore. Nei successivi disegni, invece, si vede anche dove è posto il secondo anello; zona posteriore.

Progetto ed idea davvero interessante; speriamo di vederlo presto volare nello spazio e in funzione.