un periodo storico a quanto pare irripetibile e pressochè unico, fortunato chi all’ epoca aveva almeno 16/18 anni, naturalmente oltre alla passione per lo spazio.
Penso intendessi sbarco “marziano”, giusto ?
Io ricordo che negli anni '60-'70 si parlava spesso del 1987.
D’altronde con la velocità in cui negli anni '60 si andò sulla Luna, uno sbarco marziano negli anni diciamo '90, non era così fantascientifico.
Poi sappiamo però come scelte politiche e calo dei fondi abbiano cambiato le cose.
Cmq Carmelo, io rimango dell’idea che, pur approvando un eventuale “passo intermedio” sulla Luna, l’obbiettivo del viaggio su Marte dobbiamo tenercelo vicino e “possibile” … almeno come volano …
Anche perchè direi che con i giusti finanziamenti e la volontà politica di fare il salto, già ora non sarebbe certo fantascientifico compierlo, anzi.
Ah, in ogni caso
Quando parlate in prima o terza persona parlate degli americani, giusto? Ancora non siamo capaci in qualità di americani, gli scrittori vedevano gli americani su marte etc
Perché Europa, Russia ed il resto del mondo sono assai più indietro.
Quindi il nostro rammarico é che l’America abbia smesso di spendere SOLDI per andare su Marte .
Perché dagli sbarchi apollo sono arrivate guerre e crisi economica mondiale, la Russia che era potenza spaziale si é disgregata e solo ora si sta ricomponendo, l’Europa si é unita ma da relativamente poco ed é piena di problemi e contrasti, il giappone é entrato in crisi. Pure la guerra del Vietnam ha provocato 70.000 morti americani tra il 69 e il 72 e un disastro economico, e questa secondo me é stata la vera causa della fine prematura del programma Apollo.
Questa é un’era turbolenta…
Non sono un pacifista “duro e puro”, nel senso che volenti o nolenti cmq armi ed eserciti almeno per difesa ci vogliono … ed a volte purtroppo la forza armata in certe situazioni si è quasi costretti ad usarla …
Ma se penso a come potrebbero essere spese le migliaia di miliardi che oggigiorno finiscono in guerre, mi viene il magone … chissà dove saremmo già ora, e cosa potremmo fare di meglio anche sulla Terra con quei soldi …
Non è questo.
Semplicemente la conquista dello spazio non è stata più considerata prioritaria,neanche dal punto di vista propagandistico.
E alla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica non è importato più di tanto…NESSUN programma spaziale sopravviverebbe ad un voto popolare,questo prima lo si capisce,meglio è.
Circa Marte,forse non si comprende che propio non c’è,non esiste,non si vede neanche lontanamente all’orizzonte,dunque bisognerebbe smetterla di perdere tempo con un fantomatico “journey to mars” per cui non ci sono nè fondi nè progetti concreti.
Io mi auguro che l’Amministrazione Trump faccia chiarezza; ultimi rumors dicono che non ci saranno aumenti al budget della NASA e che addirittura potrebbero esserci tagli mascherati da ristrutturazioni.
Quindi,si dica chiaramente che Marte è lasciato ai nostri nipoti (o a i privati se avrenno abbastanza soldi per andarci) e si punti o sul ritorno alla luna,che non potrà avvenire se non nel quadro di una collaborazione internazionale, oppure a vivacchiare in LEO.
Ma per il LEO SLS ed Orion non servono a nulla,bastano Dragon e CST 100,la ISS e dopo qualche modulo Bigelow.
Ma per carità basta con questa ridicola manfrina Obamiana del journey to mars!
pochi giorni prima del lancio di Apollo 12 Atlante, all’ epoca mensile divulgativo dell’ Istituto Geografico De Agostini di Novara, scriveva nella sua rubrica “Le vie dello Spazio - Dall’ Apollo 12 all’ Apollo 20”:
‘Lo sbarco su Marte è considerato possibile entro il 1982. Di questo e altri programmi più ambiziosi si è parlato negli Stati Uniti sull’ onda dell’ entusiasmo suscitato dalla prima impresa lunare.’
una copertina della summenzionata rivista:
“Mentre questo numero sta per andare in macchina” Apollo 20 è già stato cancellato.
E tra pochi mesi toccherà ad Apollo 19 e 18.
Ai tempi gli scrittori di SF vedevano il primo sbarco lunare per il 2000. Erano ottimisti. Nel 2016 ancora non ne siamo ancora capaci…
Nel '69 girava molta .Lsd