NASA vuole dei campioni del suolo marziano

Ecco, adesso devo andare a vedere cosa e’ un “roomba”.
Sono tagliato fuori… :disappointed:

OT:
non sai cos’è un roomba?? è il sogno proibito di ogni scapolone referenziato!!
è un aspirapolvere che si aggira per casa autonomamente, memorizza spazi e ostacoli e pulisce. E’ di forma circolare, piuttosto piatto, può ricordare vagamente uno scarafaggetto. non so come si relazioni con gli animali domestici, ma mi hanno detto che non aspira la coda a Micio che pisola sul tappeto.

a me però non acchiappa, preferisco usare il modello tardizionale che, con qualche modifica, mi permette di fare un po’ di fitness mentre faccio i lavori domestici.

IT:
decisamente il problema delle radiazioni è la parte critica di tutta la questione

AH! Un robottino aspirapolvere!
No, mia moglie non me lo farebbe mai usare. Devo fare tutto a mano, e’ inflessibile su questo.

OT
Roomba funziona alla grande! :ok_hand: E non da fastidio a Micio :wink:
Fine OT

OT ho due gatti: uno teme e ignora, l’altro invece affronta i problemi di petto. Lui + Roomba = robot wars, circa, con spettacolari capovolgimenti, sibili e catastrofiche collisioni. Questo mi insegna che per interagire con forme di vita aliene dovremmo realizzare robot più amichevoli. O sperare che gli alieni siano più amichevoli del mio gatto.

OT: Blitzed, mandaci un video in MP! (la massima performance dei miei gatti è mangiare il basilico…ormai sono attempati)

@Astro_Livio:
Spero che non dovremo avere/aspettare gli uomini geneticamente modificati!
Per un uomo diventa letale la dose di radiazioni che verrebbero ricevute in 4 mesi nello spazio profondo e con un cycler si potrebbe arrivare su Marte dai 4 mesi e mezzo a 5 mesi. Quindi si spera che utilizzando schermi passivi di dimensioni ragionevoli e medicine in grado di aumentare il grado di riparazione cellulari, si dovrebbe entrare nei “margini di sicurezza”.

Ma io non penso che le sonde automatiche non siano affascinanti :slight_smile: Pensa a Cassini, Dawn o i rover su Marte che, a loro modo, fanno parte dell’avventura umana! E spero che ne inviino sempre di piu’. Non vedo l’ora che Horizon faccia foto di Plutone e spero che presto ci sia una missione su Europa.
Ho considerato sempre come complementari le sonde automatiche con quelle umane: senza quelle automatiche non ci sarebbero quelle umane e senza quelle umane quelle automatiche avrebbero meno senso. La stazione spaziale stessa puo’ essere considerata un’immenso robot.

E spero di poter vedere una missione umana che finalmente liberi Spirit :smiley:

http://xkcd.com/695/ (Sicuramente e’ stata gia’ pubblicata, me e’ troppo bella!)

MSL Curiosity ha degli obiettivi di missione completamente differenti da un eventuale missione MSR (Mars Sample Return).
Gli strumenti che si porta appresso sono estremamente piu’ numerosi e complicati di quelli montati su Spirit e Opportunity e l’area interessata dalla missione e’ un ambiente differente rispetto alle missioni precedenti.
Quindi no, le informazioni fornite da Spirit e Opportunity non saranno mai comparabili (se tutto funziona) a quelle che fornira’ una missione come Curiosity, e l’interesse scientifico per questa missione e’ elevatissimo.

Mars Sample Return sara’ una missione disegnata per il recupero dei campioni di suolo marziano. Non fara’ nessuna indagine o analisi in-situ. Si limitera’ a prelevare dei campioni (carote diametro 5mm per 50mm lunghezza) da siti scelti ad-hoc utilizzando le informazioni ricavate da tutte le missioni precedenti (e perche’ no, anche Exomars) e li sigillera’ all’interno di un container.

Il container verra’ poi riportato ad un Mars Ascent Vehicle che portera’ i campioni in orbita. Il compito di riportarli a Terra sara’ affidato ad un nuovo orbiter.
Quindi per la missione MSR si aspettano di avere:

  • un nuovo orbiter
  • uno o due lander (uno che porti il rover per i campioni, un secondo per MAV e fetch rover)
  • un rover (MSL size) per il recupero campioni
  • un fetch rover che recuperi il container dal primo rover e lo riporti al lander
  • un Mars Ascent Vehicle montato sul lander che riporti il container in orbita
    Per un totale di due o addirittura tre lanci spalmati in un periodo di 5 anni. :star_struck:

Per MSL non potevano permettersi una missione cosi’ complessa senza prima dimostrare di essere in grado di farla (e con Curiosity lo hanno dimostrato).

…e poi basta un minimo errore di traiettoria, per ritrovarsi rover e ascent veichle a centinaia di km di distanza? Mah, forse x questo motivo non sarebbe preferibile avere un modulo unico di discesa!? Si con MSL hanno dimostrato di poter scendere con un robot dove vogliono, però…

PS: so che é OT, ma anch’io voglio il video del gatto anti-roomba! :-))

Sarà che io ho la mente deviata dal lavoro che faccio, ma secondo me il problema più grosso è quello delle operazioni, inclusi (ma non solo) la sicurezza e l’aspetto psicologico.
Le radiazioni alla fin fine sono un problema tecnico, è vero che è ancora da risolvere ma i metodi ci sono, si tratta solo di portarli a un TRL adeguato e di avere abbastanza capacità di massa lanciata in orbita (i.e. si tratta solo di soldi e di tempo). Per le operazioni invece, per come la vedo io, non esiste ancora un ops concept adeguato che ponga rimedio al ritardo nelle telecomunicazioni… e non è detto che per questo si riesca a trovare una soluzione che non comporti rischi enormi per l’equipaggio

…che poi sembra che la questione delle radiazioni sia meno problematica del previsto:

http://www.space.com/18753-mars-radiation-manned-mission.html
http://www.space.com/18504-mars-rover-curiosity-astronaut-radiation.html

Secondo i due articoli qui sopra, che citano risultati preliminari dal RAD di Curiosity la radiazione sulla superficie di Marte è comparabile con quella sulla ISS (0.7 millisievert/giorno), grazie alla tenue atmosfera marziana. Ovviamente il viaggio nello spazio è un altra cosa (1.9 millisievert/giorno) ma, estrapolando i dati preliminari, sembra che complessivamente un astronauta sarebbe esposto durante la missione a circa 1.1 sievert, di poco superiore ad esempio al limite imposto dall’ESA per la durata della vita profesionale di un astronauta.

OK, poi ci sono da considerare eventi particolari, come flare o semplicemente forte attività solare, ma comunque sempra essere un problema risolvibile.