Nel 2008 primo astronauta sud-coreano sulla ISS

E’ stato firmato un contratto fra il South Korea’s Aerospace Research Institute e l’agenzia spaziale russa per un volo di una decina di giorni sulla ISS per il primo astronauta sud-coreano. Il candidato sarà scelto fra una rosa iniziale di oltre 36000 candidati che sono stati “filtrati” fino agli attuali 6 i quali stanno svolgendo in questi mesi tutto l’addestramento necessario per la scelta finale. Il prezzo del biglietto è stato sottolineato essere simile a quello dei turisti spaziali.

http://www.space-travel.com/reports/Russia_To_Take_First_South_Korean_To_Space_999.html

Il prezzo del biglietto è stato sottolineato essere simile a quello dei turisti spaziali.

http://www.space-travel.com/reports/Russia_To_Take_First_South_Korean_To_Space_999.html

Ah! Volevo be dire! Mica danno passaggi cosi a gratis i russi!

Comunque sia, grazie ai Russi , lo spazio stà diventando una cosa molto più pratica che nel passato.
Mi chiedo come mai, gli Americani , rimangano un poco scettici sulla cosa.
Non bisogna rendere lo spazio una cosa esclusiva per pochi, ma cercare di rendere partecipi tutti, sempre con personale scelto in base agli interessi o al capitale, per poter così fare affluire più fondi per i vari progetti.

Vuoi una risposta cinica? i Russi hanno più fame.

E’ vero: i russi hanno più fame. E’ anche vero però che gli americani ne sono rimasti scottati due volte. La prima con una maestrina e la seconda con un passeggero israeliano. Forse loro hanno capito che attualmente (ovvero con i sistemi attuali) lo spazio è un posto riservato ai soli professionisti. Non voglio assolutamente fare “l’uccello del malaugurio” ma pensate cosa succederebbe se una Soyuz avesse un qualunque tipo di incidente serio con un turista (o passeggero straniero) a bordo. La richiesta di imbarco calerebbe di botto.
Io credo che il turismo spaziale sia una cosa fondamentale per lo sviluppo del settore (a mio avviso anche della stessa umanità) ma prima abbiamo bisogno di macchine che aumentino sensibilmente il margine di sicurezza.
Pensate alla sicurezza del turismo aeronautico. Un conto farlo su vecchi biplani monomotore costruiti in tela o su dirigibili con elio altamente infiammabile un conto oggi su 747 versione 8 o Airbus 380.

Paolo D’Angelo

Concordo con il pensiero di Paolo, ma vorrei puntualizzare che chi “compra il biglietto” per il passaggio sullaa ISS lo fa a suo rischio e pericolo.
E’ ovvio che a fronte di un grave incidente, molto probabilmente le richieste di volo con le capsule Russe scemerebbe … e questo comprometterebbe la già traballante macchina organizzativa russa. Ritengo però che poi la richiesta ricomincerebbe lentamente a crescere.

OK attenta disamina però attenzione ad una cosa. Considerando il rateo manned russo (2 lanci l’anno per motivi economici) in caso di incidente ci vorrebbero diversi anni per far si che la richiesta di un posto a bordo risalga. Possiamo considerare l’ipotesi di tre o almeno quattro anni per rendere di nuovo all’occhio dell’opinione pubblica (e del potenziale turista) “dimenticato” l’incidente. In questi tre/quattro anni lo shuttle sta andando/è andato in pensione e sta arrivando sulle scene l’Orion teoricamente più affidabile (in termini di sicurezza). Questo significa che si sta parlando di futuro prossimo. Voglio dire che un “piccolo” errore (e qui scatta la fatidica T.T.) oggi potrebbe rappresentare un’arresto quasi irrimediabile per il turismo almeno da parte russa con la Soyuz. Sono altrettanto però convinto che passerà diverso tempo prima di poter vedere un turista od un semplice astronauta non professionista a bordo dell’Orion.
Credo che il turismo spaziale in tal caso avrebbe un piede nella fossa.
E’ che bisognerebbe (sia da parte russa che americana) far “cominciare il futuro da domani stesso”.
Perdonate il discorso un po’ contorto.

Paolo D’Angelo

E' vero: i russi hanno più fame. E' anche vero però che gli americani ne sono rimasti scottati due volte. La prima con una maestrina e la seconda con un passeggero israeliano. Forse loro hanno capito che attualmente (ovvero con i sistemi attuali) lo spazio è un posto riservato ai soli professionisti. Non voglio assolutamente Paolo D'Angelo
Propio quello che diceva Deke Slayton a questo proposito:"lo spazio non è posto per maestrine e senatori".Loro almeno avevano avuto un biglietto gratis però.Quanto all'evenienza che su una Soyuz con turista ci "scappasse il morto" non credo che l'eventuale sospensione dei voli dipenderebbe dalla vita del passeggero.I russi sono molto meno sensibili a queste cose ,e chi è disposto a pagare una fortuna per andare nello spazio è anche disposto a correre notevoli rischi.