Nespoli, nuovi astronauti e prossimo italiano nello spazio

«C’era nastro adesivo dappertutto, ma poi è andato tutto bene e la NASA è rimasta entusiasta»: così, con poche parole, l’astronauta italiano Paolo Nespoli è riuscito a far immaginare perfettamente cosa è successo in orbita durante la missione Esperia, quando si è dovuto procedere all’imprevista riparazione di un pannello solare. Nespoli, inaspettatamente a Roma «approfittando della festività del Thanksgiving Day, rispettata pure dalla NASA», ha incontrato i giornalisti sottolineando, assieme al presidente dell’ASI Giovanni Bignami e alla Responsabile osservazione dell’universo Simona Di Pippo, il successo della missione e i risvolti futuri che da questa possono nascere, sia in ambito internazionale che per gli astronauti italiani.

«La lista degli esperimenti da fare - ha raccontato Di Pippo - era troppo lunga e la comandante della missione, a giugno, ci ha comunicato che non era possibile accettarli tutti, anche se la NASA li aveva approvati. Così abbiamo fatto una cernita e il lavoro fatto ha portato come risultato una missione nominale, dall’inizio alla fine».

La missione, ha ricordato Nespoli, «era forse la più complessa tra quelle effettuate dagli shuttle per la stazione spaziale: prevedeva cinque attività extraveicolari, l’uso per la prima volta di un cavo che permetteva di alimentare lo shuttle dalla ISS, il nodo Harmony da attraccare, il segmento generatore fotovoltaico da spostare… Insomma, una missione estremamente complicata e da effettuare con tempi strettissimi. Poi, come se non bastasse, c’è stato l’imprevisto del giunto che non faceva girare a dovere i pannelli e la decisione di mandare un astronauta a controllare, che ha costretto a ripianificare le EVA. Infine, lo strappo al pannello, con una nuova riprogrammazione e discussioni per decidere come arrivare al pannello stesso, fuori della portata del braccio robotizzato. L’idea di allungare quest’ultimo con un pezzo preso dal braccio dello shuttle e la realizzazione dei pezzi per riparare il danno, con nastro isolante che volava dappertutto». Quello che è successo, ha sottolineato Nespoli, «dimostra che uomini e robot non sono in competizione nelle attività spaziali: ci sono cose che i robot possono fare meglio, con meno spesa, complessità e rischi. Altre cose però le può fare solo un uomo: se sulla ISS ci fosse stato un robot, rotto il pannello, avremo buttato tutta la stazione, perché solo degli astronauti erano in grado di far fronte ad un imprevisto del genere e ripararlo».

Proprio la eccezionalità della missione, potrebbe portare ottimi frutti ai nostri “navigatori delle stelle”: «Abbiamo accordi con la NASA per altri quattro voli - ha detto Simona Di Pippo - e in recenti incontri a tre, ASI-NASA-ESA si sono aperte interessanti prospettive perché ci è stato detto che avremo in tempi ragionevoli ciò che è stato stabilito. Ma ora, dopo il successo del volo cui ha partecipato Paolo Nespoli, la possibilità è ulteriormente cresciuta perché Paolo ha partecipato ad una delle missioni più complesse di uno shuttle performando ai massimi livelli». Il prossimo volo di un italiano, dovrebbe a questo punto collocarsi nel 2009 e «abbiamo chiesto - ha rivelato - che gli sia assegnata un’attività extraveicolare», attività per la quale proprio Nespoli si è addestrato per anni.

Ai nostri astronauti in servizio, Nespoli e Roberto Vittori, se ne potrebbe poi aggiungere qualcun’altro. Infatti l’Agenzia spaziale europea ha approvato il reclutamento di altri quattro elementi. Il bando sarà emesso dopo il lancio dell’ATV in febbraio e la selezione dovrebbe concludersi prima della ministeriale del novembre 2008. Chi vuole partecipare dovrà però rispondere ad un nuovo requisito vincolante: per la prima volta, agli aspiranti astronauti, sarà richiesto di parlare non solo inglese, ma anche un russo fluente.

Fonte: dedalonews.it

Abbiamo dunque la conferma delle selezioni per i nuovi astronauti nel 2008 che avevamo supposto un paio di settimane fa… Attendiamo fiduciosi… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Korosho!
Forza, ragazzi, cerchiamo tutti di imparare il russo eh…

Uhm…un po’ vincolante come richiesta. E’ una necessità ok, ma vogliamo tagliare fuori validissimi professionisti che non hanno il tempo di studiarsi il russo prima di arruolarsi?
Anche pensare di impararlo come “investimento”…e’ novembre! ci sono 3 mesi di tempo!

Non mi trova molto d’accordo. Si rischia di trovarsi con delle “seconde scelte” che pero’ parlano russo.

Ma probabilmente la penserei diversamente se sapessi il russo…Wink
Meno concorrenza eheh Smile

Dasvidanja!

Я получаю подготовлен к следующей космической миссии!

Sdrasvije Tovarisch adblues…dunque il nostro Alessandro si è candidato come astronauta…in russo :wink:

ottima notizia davvero!! io tifo per Nespoli! comunque il vincolo del russo è troppo stringente…chi è che parla russo qua in Italia? normalmente si impara l’inglese dato che è la lingua franca per poter comunicare in ambito scientifico, seguono poi francese e spagnolo che sono diffuse (specie l’ultima) e sono utili per scambi culturali…ma il russo? fluente poi? allora bisogna che gli astronauti russi imparino bene l’inglese!! non mi sembra che i cosmonauti sappiano parlare in maniera così fluente l’inglese…vabbè comunque mi metterò a studiare anche un po’ di russo. ma ci sono corsi di russo?

il problema è che la soyuz è loro… :wink:

Mi lascia sorpreso il requisito stringente della conoscenza del russo… Questa lingua i nuovi astronauti la potrebbero comunque imparare anche da zero, con insegnamenti personalizzati, anche contando che non partirebbero domattina su Soyuz…

La Soyuz è loro? Eh già. Questo perchè noi europei non abbiamo ancora la capacità di inviare autonomamente un uomo nello spazio… :incazzato:

AJ ha scritto:

La Soyuz è loro? Eh già. Questo perchè noi europei non abbiamo ancora la capacità di inviare autonomamente un uomo nello spazio.... Incazzato

lascia perdere, ne parlavo proprio oggi in treno con un mio compagno di corso…comunque se proprio andiamo a vedere la parte russa nella stazione è inferiore alla partecipazione di USA, Europa e Giappone messi insieme, per cui di nuovo penso che sia l’inglese la lingua da sapere fluentemente per il concorso da astronauta…ovviamente non sto dicendo che non si debba imparare il russo, ci mancherebbe altro, ma come è già stato fatto notare, per quello si faranno gli appositi corsi durante l’addestramento. Secondo me sta cosa del russo, per le selezioni la elimineranno…cmq ripeto inizierò a stud anche il russo, che tra l’altro è una lingua che mi ha sempre interessato…

A mio modesto parere sarebbe più giusto, a parità di capacità tra candidati, dare la precedenza a chi parla russo…ma da qui a farne un requisito vincolante è davvero esagerato…
Mi chiedo se, con una tale richiesta, i vari cheli , guidoni, vittori etc…, sarebbero stati selezionati. Nel nord-est europa (scandinavia per esempio) il russo è molto più diffuso e viene insegnato nelle scuole (anche superiori), per cui i candidati di questi paesi potrebbero essere notevolmente avvantaggiati nella selezione.

Sono un astrofilo di Pisa, nuovo membro del forum e dopo l’incontro di Montecatini faccio i complimenti a tutti, sperando di poter contribuire alle future comuni iniziative. Segnalo al riguardo che oggi alle 18 sarà trasmesso in diretta video sul sito del Corriere della Sera (www.corriere.it) una conferenza di Paolo Nespoli, moderata dal giornalista scientifico Giovanni Caprara. Sarà presente anche il professor Giovanni Fabrizio Bignami, presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). L’incontro è un «extra» del ciclo «Scienza e Vita: orizzonti e limiti», organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera in Sala Buzzati, (via Balzan, angolo via San Marco). Per chi (fortunato lui!) è a Milano, pare sia possibile partecipare all’incontro (l’ingresso è gratuito) telefonando (per prenotarsi) al numero 02.295.322.48.
Saluti

Benvenuto ! Come sempre starebbe bene separare il thread perchè tutti possano darti il benvenuto come si deve! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Benvenuto! :smiley:

Sempre a riguardo di Nespoli, sulla rete di quotidiani free press E Polis (Andrebbe scritto in greco ma non ho qui il font). c’é un intervista al nostro Paolone sulla sua storia prima del lancio, che a me è sembrata condotta decentemente. Se andate a scaricarvi l’edizione in pdf la trovate di sicuro entro la mezzanotte di oggi, vi dò il link della mia edizione, ma so che escono diverse versioni in tutta Italia

http://www.ilvenezia.it/

Interessante il fatto che ad un certo Punto Nespoli fu scartato durante la selezione, questo proprio non lo sapevo.

Da, tovarish Zambianchi!
Dasvidanja!

:stuck_out_tongue_winking_eye:

Nella conferenza stampa Nespoli ha detto un’inesattezza. La missione a cui ha preso parte non era la prima che utilizzava il cavo che permetteva di alimentare lo shuttle dalla ISS. Sicuramente si sta parlando del sistema SSPTS (Station-Shuttle Power Transfer System), utilizzato per la prima volta dalla navetta Endeavour nella missione STS-118 dello scorso agosto.
Per quanto riguarda la questione del russo, piaccia o non piaccia, è la lingua ufficiale (assieme all’inglese) della ISS. Tutti gli astronauti che vengono impiegati negli equipaggi permanenti devono quindi parlare bene queste due lingue. Mi sembra ovvio che l’ESA arruolerà nuovi astronauti con l’intenzione di farli lavorare all’interno di Columbus, e quindi per missioni medio-lunghe. Da quì la necessità di sapere il russo.
Certamente questi nuovi astronauti non avranno la possibilità di volare con gli Space Shuttle, visto che nel 2010 le navette saranno ritirate dal servizio, mentre l’addestramento di questi 4 “rookie” inizierà nel 2009.
Noto invece con piacere che, finalmente, l’ASI ha cominciato a fare la voce grossa con la NASA per avere un altro italiano nello spazio entro la fine del 2009. Io considero assolutamente inammissibile che mai un astronauta del nostro paese, il cui contributo per la realizzazione della ISS è secondo solo a quello di USA e Russia, sia stato impiegato in attività extraveicolari. Sarebbe interessante sapere perché a Nespoli non è stato concesso questo privilegio, nonostante la missione in cui è stato impiegato ha visto ben 4 EVA (un numero molto elevato).
Fra le missioni previste nel 2009, c’è la STS-127 che vedrà portare sulla Stazione un laboratorio russo ed un braccio robotizzato europeo. Quale migliore occasione per vedere un italiano (da scegliersi sicuramente fra Nespoli e Vittori) passeggiare nello spazio. Questa missione è prevista per il mese di marzo 2009, e quindi la selezione del suo equipaggio dovrebbe avvenire entro pochi mesi.
Incrociamo le dita.

Forse voleva dire la prima del Discovery. Oppure la prima utilizzando tutta la potenza disponibile. :wink:

Per quanto riguarda la questione del russo, piaccia o non piaccia, è la lingua ufficiale (assieme all'inglese) della ISS. Tutti gli astronauti che vengono impiegati negli equipaggi permanenti devono quindi parlare bene queste due lingue. Mi sembra ovvio che l'ESA arruolerà nuovi astronauti con l'intenzione di farli lavorare all'interno di Columbus, e quindi per missioni medio-lunghe. Da quì la necessità di sapere il russo.

Concordo anche se non sono così sicuro che gli astronauti USA sappiano il russo in maniera così “fluente”…

Noto invece con piacere che, finalmente, l'ASI ha cominciato a fare la voce grossa con la NASA per avere un altro italiano nello spazio entro la fine del 2009.

Non penso che l’ASI abbia mai fatto la “voce grossa” o abbia mai dovuto farla…
Quello che ci era stato promesso fino ad ora è stato sempre mantenuto e a quanto sembra continuerà ad esserlo…
Per quanto riguarda le EVA forse è solo questione di corporatura… non c’era fino ad ora l’astronauta “adatto”… per Nespoli in particolare non saprei la motivazione…

Fra le missioni previste nel 2009, c'è la STS-127 che vedrà portare sulla Stazione un laboratorio russo ed un braccio robotizzato europeo.

Uhmm la STS-127 porterà le piattaforme esterne di Kibo e alcuni pallet… non so che laboratorio russo intendi, l’unico laboratorio (che verrà lanciato con il braccio europeo ERA) verrà lanciato con un Proton probabilmente nel 2010 :wink:

Non penso che l'ASI abbia mai fatto la "voce grossa" o abbia mai dovuto farla... Quello che ci era stato promesso fino ad ora è stato sempre mantenuto e a quanto sembra continuerà ad esserlo...

Erano stati promessi 6 voli “italiani” sullo Shuttle, a fronte della consegna dei tre MPLM e del Node 2. Il primo modulo (Leonardo) è arrivato in Florida nell’estate del 1998. In questi 9 anni, di italiani sullo Shuttle se ne sono visti solo 2 (Guidoni e Nespoli, una volta a testa). Gli equipaggi per le missioni dell’anno prossimo sono già stati decisi, e non si vede nemmeno l’ombra di un nostro concittadino. Questo significa che, per mantenere le promesse, negli ultimi due anni di servizio delle navette spaziali ci saranno un totale di 4 imbarchi di nostri astronauti. Io lo spero, ma rimango fortemente dubbioso che la NASA possa rispettare quanto promesso.

Uhmm la STS-127 porterà le piattaforme esterne di Kibo e alcuni pallet... non so che laboratorio russo intendi, l'unico laboratorio (che verrà lanciato con il braccio europeo ERA) verrà lanciato con un Proton probabilmente nel 2010 ;)

Hai ragione! Ho preso un abbaglio. Ho “confuso” il volo 3R (quello del laboratorio russo, comunque previsto per il 2009) con il 2J/A (STS-127). Visto che quest’ultima missione vedrà a bordo, con tutta probabilità, astronauti giapponesi, speriamo nella missione successiva (la STS-128) prevista per aprile 2009.

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Non è proprio così, i voli promessi erano 3 sullo shuttle e 3 di lunga durata sulla ISS utilizzando slot americani con almeno 1 ogni 5 anni per un totale di 15 anni massimi.
Per ora sono stati utilizzati 2 dei 3 voli per cui ne rimane 1 soltanto da qui al 2010, e per gli altri 3 di lunga durata (non per forza utilizzando lo Shuttle) dovrebbe arrivare a breve il primo.

Forse il 2009 è un po’ troppo vicino… calcolando che gli impegni di Nespoli con questa missione non si concluderanno prima di gennaio forse si può pensare una delle ultime missioni del 2009 o una del 2010 (nodo3 e cupola entrambi italiani?)