Oggi il Corriere della Sera parla di Plutone come fonte di risorse minerarie ed energetiche per il futuro dell’umanità (si,molto vicine queste fonti…).
Ricorda anche (e quì come non condividere) che uno dei film della serie “I Pirati dei Caraibi” è costato circa quanto metà di questa missione.
La sua analisi e’ eccellente, ma occorre tener conto che ha operato una sorta di “Fermi estimation” in cui considera l’ordine di grandezza, non il dato specifico (come lui stesso ha spiegato dopo).
Fantastico!
E pensare che fino all’avvento di Hubble Plutone ci appariva come una stellina.
Nel mio precedente post mi riferivo alla sonda N.H. come inadeguata pensando solo alla pochezza dei
mezzi finanziari a disposizione per quella che è ricerca pura.
Se penso ,come ha citato Carmelo,che la missione è costata la metà del film " I pirati dei Caraibi"…
ODO perche’ pensi ad una equipollenza fra progresso ed insediamento, quando piuttosto ad una condizione necessaria (non ad una implicazione). Sei d’accordo che per portare personale umano avanti ed indietro da Plutone sia necessario del progresso quantomeno sulla tecnologia dei motori?