Ni ESA al Kliper

L’ultimo intervento di Carmelo mi fa venire in mente quello che veniva detto prima dell’inizio dei voli dello Shuttle…
“…semplice,sicura,versatile,economica,e sopratutto disponibile al più presto…”

Mi dispiace ma più leggo del CEV (vedere… in effetti poco a due anni dall’annuncio roboante di Giorgio Cespuglio a parte delle belle immagini al computer ed un mockup di plastica…) meno mi convince.

Attenzione,io non parlavo del CEV ma del CXV,ossia di questo: http://www.transformspace.com/index.cfm?fuseaction=projects.view&workid=CCD3097A-96B6-175C-97F15F270F2B83AA

Attenzione,io non parlavo del CEV ma del CXV,ossia di questo: http://www.transformspace.com/index.cfm?fuseaction=projects.view&workid=CCD3097A-96B6-175C-97F15F270F2B83AA

Carmelo,
il link non funziona (almeno per ora). Puoi dare un’occhiata per favore?
Carinissimo l’alias che hai scelto, e decisamente… “a tema” :smiley:

Carmelo, il link non funziona (almeno per ora). Puoi dare un'occhiata per favore? Carinissimo l'alias che hai scelto, e decisamente... "a tema" :smiley:

Riprova ora, sembra funzioni… :grinning:

Carmelo, il link non funziona (almeno per ora). Puoi dare un'occhiata per favore? Carinissimo l'alias che hai scelto, e decisamente... "a tema" :smiley:

Riprova ora, sembra funzioni… :grinning:

Vero. Grazie Dario…

Uhm… secondo me l’Europa, a zero (o quasi) com’è di capacità di volo spaziale umano, farebbe bene a concentrare quei dannatamente pochi soldi disponibili su progetti di esplorazione con sonde automatiche.

Lo so, non è la stessa cosa, e si rischia di essere tagliati fuori dalla mini-corsa verso Marte. Però voglio dire, mica lo ha prescritto a nessuno il medico, che per fare davvero qualcosa di interessante e utile per l’astronomia e l’esplorazione dello spazio si debba andare per forza su Marte con un equipaggio.

Guardiamo all’Italia: abbiamo un’industria solida per quanto riguarda satelliti e sonde, e con Vega avremo anche modo di mettere a frutto molte cognizioni riguardanti i vettori. A che ci serve mandare un astronauta ogni tanto sulla ISS al traino di altri?
Io mi son fatto questa idea… :?

Nonononononnono!!!
Dissento!! :frowning:

Ugo, secondo me ill destino dell’uomo E’ nello spazio!!! :stuck_out_tongue:

Secondo me l’esplorazione robotica non avrebbe molto senso se non avvesse come obiettivo principale quello di spianare la strada all’arrivo delle “unità su base carbonio” … 8)

L’astronauta italiano (o europeo) sull’ISS serve a farci(gli) acquisire esperienza ed anche a svolgere determinati esperimenti scientifici (molto interessanti, per esempio quelli svolti da Vittori quest’anno).

Amichevolmente, io la penso così… :wink:

Signori!!

chi vi ha detto che l’Europa (in generale) e l’Italia (in particolare) abbiano rinunciato al volo spaziale umano???

Cerchiamo di essere obiettivi l’ESA non ha affatto poche risorse, è giusto perseguire i programmi scientifici con sonde automatiche ma devono essere PROPEDEUITICHE alla presenza umana nello spazio.

Ricordatevi che i cinesi hanno conseguito il volo spaziale umano con MOLTI meno soldi dell’ESA, non (solo) un problema di fondi e tantomeno uno di tecnologie, è SOLO un problema di natura squisitamente politica.

Quanto all’Italia vorrei ricordare a tutti che l’ASI ha un budget annuo di circa 900 milioni di Euro e che la Scaled Composites è riuscita a spedire un uomo nello Spazio (non in orbita d’accordo ma pur sempre nello Spazio) con SOLI 20 Milioni di Euro, per inciso quanto ha scucito la Regione Lazio (con il contributo dell’Aeronautica Militare) per spedire la seconda volta Vittori sulla ISS.

Tutto ciò per dire che quando c’è la volontà politica non è un problema di soldi e che (a certi livelli) il volo spaziale umano è conseguibile anche con cifre (relativamente) modeste.

Meditate gente, meditate…

Non c’è dubbio che il problema sia squisitamente politico.Se in Italiavi fosse stata la volontà politica avremmo avuto capacità e mezzi di inviare un uomo nello spazio già a metà degli anni 60.Figurarsi l’Europa!

Comunque,chiamatemi fesso,ma io se fossi l’amministratore dell’ESA un occhiatina al CXV ed al suo rapporto qualità prezzo la darei.

Per chi come me sogna i voli interstellari e la scoperta di strani, nuovi mondi … va da sè che il futuro dell’uomo è nello spazio! Ditela come volete ma lo spazio sarà l’unica nostra grande risorsa del futuro. Volente o nolente l’umanità tutta dovra confrontarsi con questa grande sfida, non è questione di potere, è solo un problema di volere … Appunto una volontà politica e su questo appoggio in pieno Carmelo! E anche Peppe! E anche Luca! :grinning:

Attenzione,io non parlavo del CEV ma del CXV,ossia di questo: http://www.transformspace.com/index.cfm?fuseaction=projects.view&workid=CCD3097A-96B6-175C-97F15F270F2B83AA

Scusa Carmelo hai ragione…
Mi sono confuso fra CEV e CXV…
In effetti anche per me il CXV è veramente un qualcosa di nuovo ed interessante ma temo che verrà schiacciato dalle GRANDI (Boeing in testa…)

Uhm… non vorrei essere stato frainteso: chiaro che, secondo me, l’uomo deve assolutamente mirare a lasciare stabilmente la sua culla, la Terra.
Ed è chiaro che per farlo si deve continuare sulla strada intrapresa nell’ultimo mezzo secolo.

Però ragazzi, in questo momento secondo me la linea giusta è quella del neo-amministratore della NASA, ovvero realismo. Anche io sogno un astronauta italiano su Marte a compiere rilievi, e a installare magari una bella antenna rivolta verso Terra…

Secondo me però la parola d’ordine dovrebbe essere pianificazione. La conquista dello spazio la vedo come un’imprasa che per forza di cose deve coinvolgere l’umanità intera. Ci sarà chi riuscirà a fare di più e chi metterà il suo contributo in maniera meno determinante, ma non credo che gli Stati Uniti pensino all’esplorazione spaziale come a un loro monopolio.

In quest’ottica, ci sarà bisogno di tutti, e tutti dovranno collaborare. Posto come assodato il fatto che, almeno a breve, il lavoro maggiore lo dovrà fare ancora una volta la NASA, che potranno fare gli Europei?
Secondo me dovremmo fare quello che di sicuro potrebbe venirci meglio. Ovvero fare scienza, mandare sonde, migliorare le tecnologie della comunicazione.
Vittori nel suo breve periodo sulla ISS di sicuro ha svolto molti interessanti esperimenti, ma con venti milioni di euro siamo sicuri che non si sarebbe potuto fare qualcosa di più incisivo? La ASI finanzia se non sbaglio un 15% del costo complessivo di molte delle sonde ESA dedicate ad Aurora. Se invece del 15 fosse stato il 20, e anche la Germania avesse deciso di lasciar fare l’astronauta a qualcun’altro, non pensate che oggi un sacco di bei progetti (tipo quello dell’esplorazione di… Europa!) sarebbero più vicini?

Magari urto la sensibilità di molti di voi, se così fosse me ne scuso. Però io sarei più orgoglioso di vedere una sonda “nostra” bucare la superficie ghiacciata di Europa e scoprire un immenso oceano extraterrestre, piuttosto che vedere ancora venti Vittori sulla ISS per qualche giorno.

L’ESA fa tanto la difficile ma vorrebbero fare tanto senza spendere tanto.
Io ritengo , invece, che il progetto del Kliper sia un’ottima idea.
E’ il giusto successore della Soyuz.
Ormai la Soyuz è stata sfruttata al massimo, con il Kliper sarà possibile trasportare equipaggi e materiale alla stazione spaziale., altro che CEV.

il Kliper non soddisfa le esigenze dell’ESA, ma allora perchè non si realizza lei una sua navetta?
E’ troppo facile criticare gli altri e non fare niente.
Almeno i Russi hanno nuove idee e cercano di renderle reali.
Il Kliper è si un proseguimento della Soyuz, ma a parer mio è il passo migliore da fare piuttosto che buttarsi in nuovi progetti pieni di problemi.
Possibili miglioramenti?
A parer mio è possibile.

il Kliper non soddisfa le esigenze dell'ESA, ma allora perchè non si realizza lei una sua navetta? E' troppo facile criticare gli altri e non fare niente.

non credo che sia un problema di volonta’.
I finanziamenti dell’ESA sono relativamente ridotti (rispetto a quelli della NASA) e l’Europa non possiede il capitale industriale e di infrastrutture che ha ereditato la Russia. Coi finanziamenti a propria disposizione l’agenzia fa egregiamente il proprio lavoro (il 2005 e’ stato definito il suo “annus mirabilis”).
Se l’ESA dovesse imbarcarsi in un programma estramente costoso come un proprio accesso umano allo spazio dovrebbe aumentare il proprio budget o rinunciare a qualche altro programma

Concordo con Paolo.
La mia personale convinzione è che il miglior approccio all’esplorazione umana dello spazio sia la creazione di un “superente” internazionale che riunisca e coordini i migliori cervelli del campo, e che, viste le sue dimensioni, potrebbe facilmente ottenere enormi finaziamenti con contributi medio-bassi “pro capite” da parte degli stati partecipanti.
Una sorta di ESA mondiale.
Certo, gli USA sono gelosi (giustamente) dei loro know how, ma sappiamo anche che le vie della politica sono seconde per numero solo a quelle del Signore.

Di certo il fiorire, nel corso degli anni, di numerosi progetti e studi di fattibilità per veicoli spaziali ad equipaggio umano ha portato solo alla volatilizzazione di risorse che, se sommate, raggiungono importi da capogiro.
Certo, esiste il non trascurabile fine (onnipresente) di mantenere viva un’industria privata hi-tech che praticamente sussiste quasi solo grazie alle commesse governative.

Ricordate l’Hermes? Stupendi bozzetti, ma poi a vedere la luce sono stati solo l’Ariane e il Columbus (posto che quest’ultimo raggiunga veramente la ISS nel 2007). In pratica, le sole componenti con un reale potenziale di ritorno economico o cognitivo.

Obiettivamente, non posso non concordare con Paolo quando afferma che con una frazione del budget speso per le missioni con equipaggio umano, le sonde robotizzate offrono un ritorno scientifico di diversi ordini di grandezza maggiore.

Con una agenzia internazionale specializzata nei voi con equipaggio umano, ogni nazione potrebbe poi sostenere la ricerca pura ed il relativo indotto economico con missioni automatiche.

Io la vedo così…
:slight_smile:

La mia personale convinzione è che il miglior approccio all'esplorazione umana dello spazio sia la creazione di un "superente" internazionale

Sono d’accordo. un grosso problema pero’ e’ che le nazioni che hanno il proprio accesso umano allo spazio ne fanno anche una questione di prestigio nazionale e quindi non ce le vedo proprio a cedere questa loro prerogativa ad un ente internazionale

Obiettivamente, non posso non concordare con Paolo quando afferma che con una frazione del budget speso per le missioni con equipaggio umano, le sonde robotizzate offrono un ritorno scientifico di diversi ordini di grandezza maggiore.

Se ne era già discusso, io appoggio in pieno l’esplorazione robotizzata, è sicuramente la base su cui si potrà sperare di poter affrontare il balzo verso lo spazio esterno (e quindi i viaggi interplanetari). Quanto e con che livello qualitativo sapranno fare le “nostre” sonde robotizzate servità per il nostro futuro.
Per quanto riguarda l’ ESA da quanto ne so, attualmente si sono tirati le maniche ben sopra il gomito e si stanno dando da fare… :wink:
Cmq, concordo con Paolo, con i soldi che l’ESA percepisce sta lavorando al limite delle possibilità, e con risultati positivi. Purtroppo l’esplorazione spaziale richiede risorse finanziare veramente enormi.

Dunque che l’ESA si stia “muovendo” è fuori discussione, ma l’ESA non è come appare: cioé un organismo unico e “monolitico” ma è minata dagli scontri interni alle varie fazioni per così dire nazionali e a volte gli stessi centri ESA sono in aperto contrasto o competizione fra loro, come se fossero dei feudi con governi indipendenti.

Tutto questo perché a fianco (o sopra o sotto) l’ESA continuano poi ad esistere le varie agenzie nazionali (ASI, CNES, DLR, ecc. ecc.) che privano in qualche misura il potere reale dell’Agenzia.

Sarebbe bello avere un’ESA per così dire “mondiale” ma rimarrebbero gli stessi problemi legati alle componenti nazionali. Non è tanto questione di Know How o gelosie, ad esempio con la NASA (che comunque in se e per se non detiene nessun know-how ad avercelo sono le varie Boeing, Lockheed ecc.).

D’altra parte tanto più questi enti diventano grandi tanto più sono difficili e dispendiosi da gestire (gli sprechi non si contano, da noi si fa la battuta che il programma dello SpaceShip One -costo totale 20M$ quanto il volo di Vittori sulla ISS - costa come la pausa caffé di tre dirigenti dell’ESA).

Ed è questa la chiave di lettura per comprendere fallimenti come l’Hermes ed i tentennamenti verso il Kliper (che a sua volta non è per niente esente da critiche a tal proposito vi ricordo miei interventi precedenti).

Per quello che riguarda il futuro probabilmente i grandi (e spesso faraonici) programmi spaziali come il ritorno alla Luna o lo sbarco su Marte, saranno appannaggio delle grandi agenzie (NASA,ESA, JAXA,ecc) come lavoro congiunto, ma l’accesso in LEO potrebbe ed dovrebbe essere realizzato e gestito da privati (l’X Prize docet…)