Nucleare Si, Nucleare No

Visto che questa sezione si chiama “parole in libertà” spero che sia il posto adatto per una discussione di questo tipo.
Prendo spunto da un articolo-intervista letto su Le Scienze di questo mese e mi piacerebbe sentire le varie opinioni di persone aperte e dotate di un bagaglio scientifico, a differenza della maggioranza della popolazione italiana :frowning: .
Presupponendo che non possiamo fare affidamento sulla fantomatica fusione atomica, ancora molto lontana, siete favorevoli al ritorno della produzione di energia elettrica mediante centrali nucleari in Italia?

Personalmente, analizzando vari pro e contro, io sono tendezialmente favorevole.
I punti a favore sono innumerevoli:

  • Innanzi tutto l’ambiente: al giorno d’oggi è chiaro che dobbiamo fare tutto il possibile per salvare la terra (comportandoci in modo diverso dai parassiti che siamo) e cercare di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti nell’ambiente e nell’atmosfera. Purtroppo la nostra economia è basata sul petrolio, e la produzione di energia elettrica utilizza prevalentemente centrali a olii combustibili, a gas naturale (pochissime perché costa troppo), con delle emissioni inquinanti e di CO2 molto alte. Inoltre se nel nostro paese le normative possono limitare queste emissioni (anche se quelle di CO2 credo che non vengano limitate), pensate in paesi emergenti che schifezze buttano in atmosfera.
  • Strategia: l’energia elettrica è prodotta principalmente attraverso petrolio e derivati, gas naturale, carbone. Ora queste sono fonti non rinnovabili, destinate ad esaurirsi in tempi non molto lunghi. Inoltre l’Italia non possiede giacimenti di queste riserve, che vengono quindi importate totalmente dall’estero con un costo elevatissimo per l’economia dello Stato. Inoltre al giorno d’oggi la situazione paradossale è che importiamo energia elettrica per una grossa fetta dall’estero, soprattutto dalla Francia. Considerando sia i combustibili che l’energia elettrica importata, l’Italia dipende dall’estero per l’82% della propria energia elettrica. Ovviamente ciò è un notevole pericolo per il Paese; un’improvvisa penuria del combustibile o un improvviso aumento dei prezzi potrebbe rendere problematica la produzione di energia elettrica paralizzando il Paese (vedi problema del gas dalla Russia questo inverno). Occorre pertanto cercare metodi di produzione alternativi, puntando sia sulle fonti rinnovabili (che cmq non possono essere la soluzione per i costi troppo elevati di costruzione e mantenimento), sia sul nucleare.
  • Economia: il discorso di prima, tradotto in denaro, implica che necessariamente il costo dell’enrgia tende ad aumentare sempre di più, e non dipende da noi. Essendo un bisogno primario per una società del nostro tipo, dovremmo sempre pagare senza fiatare, adattandosi ai prezzi fatti da stati esteri, che inoltre sono caratterizzati da forte instabilità politica (Medio Oriente).

Sicuro di aver dimenticato qualcosa passo agli svantaggi:

  • Costi elevati di costruzione e sviluppo di centrali nucleari: non conosco le cifre ma personalmente ritengo che in massimo massimo 50 anni dovremmo ritornare in pareggio, contando che il costo di fonti che tendono ad esaurirsi e molto richieste aumenta sempre di più.
  • Tempi lunghi di costruzione: in Francia costruiscono una centrale sicura in 4 anni, in Corea 2. Facendo venire tecnici dalla Francia (sarà credo necessario all’inizio) e contando ritardi (inevitabili in Italia) credo 6 o 7 anni siano necessari, ma cosa sono 7 anni per una nazione?
  • Sicurezza: veniamo a uno dei tasti dolenti. Molto spesso viene tirato in causa Chernobyl, ma non bisogna dimenticare che livelli di sicurezza aveva tale centrale, situata ai margini di un impero russo in piena crisi e decadenza. Bisogna invece guardare in altri paese, come il Giappone o la Francia o la Gran Bretagna. Un solo errore sarebbe certo fatale, ma credo che al giorno d’oggi, ci sia una sicurezza molto elevata. Inoltre sono presenti centrali sui nostri confini, e quindi il problema non è certo eliminato.
  • Scorie radioattive: questo è un problema molto importante, ma al giorno d’oggi esistono siti di stoccaggio sicuri ed efficienti.

Ricapitolando problemi come la sicurezza e le scorie sono molto gravi, ma se si considera i problemi causati dai combustibili fossili, e inoltre si considera il nucleare come un gradino temporaneo verso la fusione, che (si spera) entro 50-100 anni dovrebbe essere pronta, vedo il nucleare di buon occhio, a differenza di tanti altri in Italia che però si basano su paure primordiali e non basate su argomenti scientifici.

Naturalmente oltre all’introduzione del nucleare si dovrebbero potenziare i metodi rinnovabili, e magari continuare in misura molto ridotta con combustibili fossili, nell’ottica di ottenere una diversificazione delle risorse necessaria a uno sviluppo del genere umano sostenibile per noi e per la Terra.

P.S. Per coloro che sono scettici sulla fattibilità della Fusione, vorrei ricordare questa frase:
“Non esiste il benché minimo indizio che faccia pensare che l’energia nucleare diverrà mai accessibile, perché questo comporterebbe essere in grado di spaccare l’atomo a comando.”
Questa frase fu pronunciata da Einstein nel 1932, solo 10 anni prima della pila di Fermi, proprio nel 1942.

Io fino a poco tempo fa ero convinto che bene o male si dovesse passare per il nucleare, perchè prima o poi il petrolio finirà o anzi prima di finire comincerà a salire sempre più di prezzo fino a quando qualsiasi altra fonte sarà più conveniente, e quindi la soluzione più logica era il nucleare.
Però piano piano mi sto convincendo che non abbia poi tutti questi vantaggi, non penso comunque che la sicurezza sia oggi un problema se si rispettano tutti i criteri… il problema lo vedo nello stoccaggio delle scorie che soprattutto in Italia troverà sicuramente una fortissima opposizione da parte delle popolazioni nelle vicinanze di quei 2-3 posti idonei in Italia, non prendo neanche in considerazione di esportarle, se vogliamo seguire la strada del nucleare ci teniamo anche gli svantaggi, è troppo facile scaricare il problema pagando…
Penso però che l’alternativa esista, e penso ad uno sviluppo capillare del solare, non con centrali solari, ma con installazioni “personali” soprattutto per le aziende, perchè non obbligare, magari con incentivi, le aziende nel giro di 15 anni ad installare sui propri tetti un impianto che soddisfi in parte o in toto il loro fabbisogno? Sarebbero soldi ammortizzati dall’azienda e risparmiati poi… e per il fabbisogno di una casa bastano sempre meno metri quadri di pannelli.
E penso anche che in questo campo si possa migliorare ancora molto la rendita di questi impianti attraverso la ricerca svolta dalle stesse aziende produttrici…

Tornando al nucleare, penso anche che ormai abbiamo perso il treno, non per conoscenze, ma perchè come hai detto per la costruzione ci vorrebbe un certo tempo e io vedo con fiducia anche alla fusione, che secondo i piani e se tutto andrà bene prima o poi arriverà, si parla di 2030-40, quindi considerando una 15ina di anni per l’entrata in funzione di una centrale ( forse troppo ottimisticamente…), calcolando referendum e pratiche politico-burocratiche, studi preliminari, lotte con la popolazione, progettazione, collaudo. Ecco per 10-20 anni di utilizzo prima che diventi realmente obsoleta e ultra inquinante (per i futuri canoni di paragone)… penso che non si riescano neanche a recuperare i costi di produzione…

Questa è la mia opinione… in fin dei conti penso ci sia di meglio del nucleare… :?

Visto che questa sezione si chiama "parole in libertà" spero che sia il posto adatto per una discussione di questo tipo. Prendo spunto da un articolo-intervista letto su Le Scienze di questo mese e mi piacerebbe sentire le varie opinioni di persone aperte e dotate di un bagaglio scientifico, a differenza della maggioranza della popolazione italiana :( . Presupponendo che non possiamo fare affidamento sulla fantomatica fusione atomica, ancora molto lontana, siete favorevoli al ritorno della produzione di energia elettrica mediante centrali nucleari in Italia?

Personalmente, analizzando vari pro e contro, io sono tendezialmente favorevole.
I punti a favore sono innumerevoli:

  • Innanzi tutto l’ambiente: al giorno d’oggi è chiaro che dobbiamo fare tutto il possibile per salvare la terra (comportandoci in modo diverso dai parassiti che siamo) e cercare di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti nell’ambiente e nell’atmosfera. Purtroppo la nostra economia è basata sul petrolio, e la produzione di energia elettrica utilizza prevalentemente centrali a olii combustibili, a gas naturale (pochissime perché costa troppo), con delle emissioni inquinanti e di CO2 molto alte. Inoltre se nel nostro paese le normative possono limitare queste emissioni (anche se quelle di CO2 credo che non vengano limitate), pensate in paesi emergenti che schifezze buttano in atmosfera.
  • Strategia: l’energia elettrica è prodotta principalmente attraverso petrolio e derivati, gas naturale, carbone. Ora queste sono fonti non rinnovabili, destinate ad esaurirsi in tempi non molto lunghi. Inoltre l’Italia non possiede giacimenti di queste riserve, che vengono quindi importate totalmente dall’estero con un costo elevatissimo per l’economia dello Stato. Inoltre al giorno d’oggi la situazione paradossale è che importiamo energia elettrica per una grossa fetta dall’estero, soprattutto dalla Francia. Considerando sia i combustibili che l’energia elettrica importata, l’Italia dipende dall’estero per l’82% della propria energia elettrica. Ovviamente ciò è un notevole pericolo per il Paese; un’improvvisa penuria del combustibile o un improvviso aumento dei prezzi potrebbe rendere problematica la produzione di energia elettrica paralizzando il Paese (vedi problema del gas dalla Russia questo inverno). Occorre pertanto cercare metodi di produzione alternativi, puntando sia sulle fonti rinnovabili (che cmq non possono essere la soluzione per i costi troppo elevati di costruzione e mantenimento), sia sul nucleare.
  • Economia: il discorso di prima, tradotto in denaro, implica che necessariamente il costo dell’enrgia tende ad aumentare sempre di più, e non dipende da noi. Essendo un bisogno primario per una società del nostro tipo, dovremmo sempre pagare senza fiatare, adattandosi ai prezzi fatti da stati esteri, che inoltre sono caratterizzati da forte instabilità politica (Medio Oriente).

Sicuro di aver dimenticato qualcosa passo agli svantaggi:

  • Costi elevati di costruzione e sviluppo di centrali nucleari: non conosco le cifre ma personalmente ritengo che in massimo massimo 50 anni dovremmo ritornare in pareggio, contando che il costo di fonti che tendono ad esaurirsi e molto richieste aumenta sempre di più.
  • Tempi lunghi di costruzione: in Francia costruiscono una centrale sicura in 4 anni, in Corea 2. Facendo venire tecnici dalla Francia (sarà credo necessario all’inizio) e contando ritardi (inevitabili in Italia) credo 6 o 7 anni siano necessari, ma cosa sono 7 anni per una nazione?
  • Sicurezza: veniamo a uno dei tasti dolenti. Molto spesso viene tirato in causa Chernobyl, ma non bisogna dimenticare che livelli di sicurezza aveva tale centrale, situata ai margini di un impero russo in piena crisi e decadenza. Bisogna invece guardare in altri paese, come il Giappone o la Francia o la Gran Bretagna. Un solo errore sarebbe certo fatale, ma credo che al giorno d’oggi, ci sia una sicurezza molto elevata. Inoltre sono presenti centrali sui nostri confini, e quindi il problema non è certo eliminato.
  • Scorie radioattive: questo è un problema molto importante, ma al giorno d’oggi esistono siti di stoccaggio sicuri ed efficienti.

Ricapitolando problemi come la sicurezza e le scorie sono molto gravi, ma se si considera i problemi causati dai combustibili fossili, e inoltre si considera il nucleare come un gradino temporaneo verso la fusione, che (si spera) entro 50-100 anni dovrebbe essere pronta, vedo il nucleare di buon occhio, a differenza di tanti altri in Italia che però si basano su paure primordiali e non basate su argomenti scientifici.

Naturalmente oltre all’introduzione del nucleare si dovrebbero potenziare i metodi rinnovabili, e magari continuare in misura molto ridotta con combustibili fossili, nell’ottica di ottenere una diversificazione delle risorse necessaria a uno sviluppo del genere umano sostenibile per noi e per la Terra.

P.S. Per coloro che sono scettici sulla fattibilità della Fusione, vorrei ricordare questa frase:
“Non esiste il benché minimo indizio che faccia pensare che l’energia nucleare diverrà mai accessibile, perché questo comporterebbe essere in grado di spaccare l’atomo a comando.”
Questa frase fu pronunciata da Einstein nel 1932, solo 10 anni prima della pila di Fermi, proprio nel 1942.

Pur se , senza dubbio, l’energia solare è e rimane la migliore e la meno inquinante, non si può obbligare gli imprenditori a sobbarcarsi di spese eccessive per produrre l’energia elettrica in proprio.
Bisogna ricordarsi che i finanziamenti statali sono poca cosa rispetto alle spese finali.
Se guardiamo le spese, per un appartamento medio, si scopre che tutto compreso l’impianto verrà a costare circa 15-20 mila euro, il tutto ammortizzabile in circa 15 anni e comunque , per legge, sempre con l’obbligo di pagare una tassa minima allo stato.
Se ci immaginiamo i costi per un impianto utile ai fabisogni di una fabbrica, le spese non sarebbero ammortizzabili .
Se questo sistema fosse stato davvero economico , ora, sarebbe stato già utilizzato da tempo.
Per il nucleare non sono propriamente convinto.
E’ senza dubbio una buona cosa, ma le scorie…
Bisognerebbe fare uso di sistemi eolici o idrodinamici, ma ci si lamenta sempre che deturpano l’ambiente.

Io non penso che il lato economico sia un problema, per il prezzo di oggi forse si, ma sicuramente il prezzo del petrolio è destinato ad aumentare nei prossimi anni, fino ad arrivare al punto che l’energia solare sarà più conveniente, e se si instaurasse una sorta di concorrenza fra i produttori di pannelli sicuramente i prezzi scenderebbero… Sicuramente per un’azienda sarà un problema non da poco dotarsi anche solo in parte di una propria fonte di energia, ma le bollette aziendali sono ben maggiori di quelle domestiche e i vantaggi di conseguenza. Secondo me passo-passo è un problema risolvibile, come lo è stato per i depuratori, c’è voluto tempo ma probabilmente ne è valsa la pena…
Probabilmente non basterà per tutto il fabisogno ma un grosso taglio alle emissioni e ai costi è possibile…

Sono assolutamente favorevole al nucleare.In attesa della fusione a freddo è uno dei migliori sistemi per produrre energia.

Appena compiuti i 18 anni, esercitai il mio primo diritto al voto, proprio con il referendum sul nucleare … io votai a favore.

Anche io mi schiero tra i favorevoli, anche se a mio parere la questione delle scorie E’ la vera questione dell’energia nucleare a fissione.
Sinceramente, la vorreste la discarica nel vs. Comune?
E dove, eventualmente, le smaltireste in modo ragionevolmente sicuro, escludendo la “vendita” a qualche paese africano disperato, del tutto inaccettabile?

Quando si prende una decisione, si assumono onori e oneri … quindi … bhè se devo ospitare una discarica nel mio comune, che venga fatta a regola d’arte … :roll_eyes:

Anche io mi schiero tra i favorevoli, anche se a mio parere la questione delle scorie E' la vera questione dell'energia nucleare a fissione. Sinceramente, la vorreste la discarica nel vs. Comune? E dove, eventualmente, le smaltireste in modo ragionevolmente sicuro, escludendo la "vendita" a qualche paese africano disperato, del tutto inaccettabile?
Il punto è che se il deposito di scorie viene fatto come Dio comanda ,per quel che mi riguarda potrebbe stare tranquillamente sotto casa mia.Fino a pochi anni fa convivevamo allegramente con soffitti,pareti e SERBATOI D'ACQUA di eternit (in tantissime case ci sono ancora).Ogni giorno,anche se molto si è fatto in questo campo,si incontrano persone che ti fumano in faccia.Insomma i guai per la salute sono ben altri (ad esempio siamo certi che i telefonini siano assolutamente innocui?)

Favorevolissimo al nucleare, senza il minimo dubbio.

Incentiverei molto, qui in Italia, lo sfruttamento dell’energia solare (chissoeppaesedusole)!!

Anche io sono favorevole al potenziamento del fotovoltaico. Se dei pannelli da circa 2-3 kW (da quel che ricordo) costano sui 15000-20000 euro, perché non OBBLIGARE tutte le case di nuova costruzione a esserne dotate? I vantaggi sono molteplici:

  • un progetto originale di una casa che tenga conto dei pannelli solari sarebbe più efficiente, senza contare l’introduzione di accorgimenti per evitare sprechi energetici.
  • aumenterebbe di molto la richiesta di pannelli e quindi l’offerta, con la creazione di molte più aziende produttrici, maggiore concorrenza e minori costi.
    Inoltre quando si compra una casa e si fa un mutuo, sono 15000 euro a fare la differenza? Sarebbe un costo ammortizzabile e esiguo contando che:
  • le bollette future costeranno di meno
  • quando uno compra una casa conta di viverci molto tempo, abbastanza per recuperare i costi

Il problema maggiore (se fosse fattibile, ma non sono un esperto) sarebbe credo la pianificazione della distribuzione energetica nazionale, che dovrebbe tenere conto anche del meteo e del fatto che l’energia elettrica prodotta verrebbe messa in circolo solo se non consumata.

- Tempi lunghi di costruzione: in Francia costruiscono una centrale sicura in 4 anni, in Corea 2. Facendo venire tecnici dalla Francia (sarà credo necessario all'inizio) e contando ritardi (inevitabili in Italia) credo 6 o 7 anni siano necessari, ma cosa sono 7 anni per una nazione? - Sicurezza: veniamo a uno dei tasti dolenti. Molto spesso viene tirato in causa Chernobyl, ma non bisogna dimenticare che livelli di sicurezza aveva tale centrale, situata ai margini di un impero russo in piena crisi e decadenza. Bisogna invece guardare in altri paese, come il Giappone o la Francia o la Gran Bretagna. Un solo errore sarebbe certo fatale, ma credo che al giorno d'oggi, ci sia una sicurezza molto elevata. Inoltre sono presenti centrali sui nostri confini, e quindi il problema non è certo eliminato. - Scorie radioattive: questo è un problema molto importante, ma al giorno d'oggi esistono siti di stoccaggio sicuri ed efficienti.

Primo punto: solo 7 anni di costruzione? Ma se per il famoso ponte sullo stretto ne stiamo parlando da quando sono nata??? Ed ancora niente! Senza parlare dell’alta velocità che quando, forse, finalmente sarà pronta satà così ridicola che non ci servirà a nulla!
Per conto mio credo che ci vorrebbero, come minimo, 15 anni…e dopo tutto questo tempo veramente nessuno ha trovato qualcosa di meglio?
Secondo punto: la sicurezza…in Italia siamo sempre i “faciloni” e quindi chi controllerebbe che veramente ci sia? Poi lasciando perdere il disastro di Chernobyl, che, giustamente, tu dici unico che viene ricordato, ma ce ne sono stati moltissimi in America, Francia e Giappone…non ti ricordi le immagini veramente scioccanti degli operai giapponesi che raccoglievano le scorie con i secchi? Certo che abbiamo centrali ai confini ma vuoi veramente una centrale atomica sotto casa tua? Si perchè molti parlano di centrali atomiche ma nessuno le vuole vicino a casa sua…come i rifiuti del resto…o le scorie
Terzo punto le scorie. Come detto prima dove si trovano, in Italia, paese densamente abitato e ricco di storia ed arte, posti dove stoccare il materiale radiattivo? E chi desidera che il suo campicello diventi una discarica? Finirà tutto nelle mani della mafia, come è adesso il business dei rifiuti tossici e medicali, e ci ritroveremo le scorie in posti dove non dovevano esserci e senza alcuna sicurezza.

Come avete capito sono completamente sfavorevole alle centrali atomiche! :twisted:
Ma perchè non investire nel solare, ed in Italia ce ne abbiamo non vi pare? Nell’eolico…in Spagna e Portogallo le eliche si trovano un po’ ovunque…e da noi? Eppure ci sono dei posti talmente ventosi tutto l’anno che possono beneficiare molto di questo sistema di produzione di elettricità.
Ma perchè dobbiamo tornare indietro?
Andiamo avanti, cerchiamo nuovi metodi di produzione di energia elettrica, sviluppiamo una ricerca in questo senso ed iniziamo a sponsorizzare il solare.
Ad esempio costringendo i nuovi costruttori di case ad inserire pannelli sui tetti, coibentare le abitazioni e rendere la casa stessa migliore per consentire risparmi energetici visibili.
Obblighiamo l’Enel a costruire centrali eoliche…
Si possono fare anche sul mare sapete?
Ma basta pensare al passato andiamo avanti e pensiamo al futuro dei nostri figli e del nostro pianeta che, almeno al momento, è il solo in cui dobbiamo vivere. :smiley:

Il problema maggiore (se fosse fattibile, ma non sono un esperto) sarebbe credo la pianificazione della distribuzione energetica nazionale, che dovrebbe tenere conto anche del meteo e del fatto che l'energia elettrica prodotta verrebbe messa in circolo solo se non consumata.

Ho letto poco tempo fa che i pannelli di ultima generazione sono in grado di produrre abbastanza energia anche con tempo nuvoloso o in condizioni di illuminazione non diretta, e sicuramente i margini di miglioramento come ho già detto sono molti.

E sono daccordo con Lady come ho già scritto nei miei post precedenti, a me sembra un andare indietro, perchè non cominciamo a pensare a lungo termine? investendo in qualche cosa di sostenibile, cosa che oggettivamente una centrale a fissione non è? Io lo vedo più come un ripiego temporaneo, che proprio perchè temporaneo non ha rendita e ha molti problemi, anche io probabilmente se mi dicessero che il deposito lo fanno sotto la collina dietro casa mia non avrei grossi problemi, ma non tutti la pensano come me e quindi i problemi di “opinione pubblica” sarebbero comunque immensi…

Se ragioniamo con “siamo in Italia le cose non funzioneranno mai” non si farà più niente. Le opere devono essere costruite, devono essere fatte al meglio, ma non si può fermare lo sviluppo.
Se occorrono nuovi inceneritori e metodi di smaltimento dei rifiuti (visto che ogni anno d’estate a Napoli si trovano sommersi), devono essere costruiti, con progetti d’avanguardia e ecologici, magari fatti da stranieri, ma devono essere fatti. Se lo fanno nella mia città non sono troppo felice, ma se il progetto è stato fatto per bene non dovrebbe danneggiarmi. Basta con il campanilismo e con pensare sempre a se stessi!

La TAV è già a buon punto, lo posso dire perché ho fatto da poco il tragitto Bologna Milano in autostrada e costeggia la TAV che ha praticamente già i binari completi, da quel che ho visto mancano 3 o 4 ponti (su una ventina già fatti) e la rete elettrica.
Inoltre i problemi con l’opinione pubblica ci sono per la costruzione di qualsiasi cosa, dato che per gli ambientalisti qualsiasi cosa che “deturpi” l’ambiente deve essere fermata. Chiaro che il nucleare incontrerebbe più opposizione, ma non possiamo fermarci di fronte a proteste magari immotivate. Le opere devono essere realizzate per bene e se lo sono, non vedo perché dovremmo preoccuparsi. L’allarmismo ingiustificato non è certo salutare.
Inoltre la diversificazione dei metodi di produzione di energia elettrica è necessaria, ma sarebbe impraticabile basarsi solo sui metodi rinnovabili, che hanno dei rendimenti bassi e dei costi di produzione e mantenimento alti, tali da renderli antieconomici (e quindi irrealizzabili per la nostra società). Ancora c’è da ricercare in questo settore, ma non può essere visto come la soluzione a breve-medio termine (50 anni). La soluzione a breve-medio termine, per consentirci di sopravvivere fino all’avvento della fusione, è la diversificazione. In quest’ottica si cerca di potenziare i metodi rinnovabili e di usare al meglio quelli non rinnovabili. Tra il petrolio e il nucleare io personalmente ci vedo poca differenza, forse è meglio il nucleare.
Paradossalmente in futuro potremmo sparare qualche razzone con le scorie e schiantarle contro il sole, mentre se adesso distruggiamo l’ambiente, quello non si recupera facilmente…

Le opere devono essere realizzate per bene e se lo sono, non vedo perché dovremmo preoccuparsi. L'allarmismo ingiustificato non è certo salutare.

Non so se ti riferissi al mio mex ma in questo sono pienamente concorde con te.

Inoltre la diversificazione dei metodi di produzione di energia elettrica è necessaria, ma sarebbe impraticabile basarsi solo sui metodi rinnovabili, che hanno dei rendimenti bassi e dei costi di produzione e mantenimento alti, tali da renderli antieconomici (e quindi irrealizzabili per la nostra società).

Secondo me non è un problema di diversificazione, cioè sicuramente non possiamo appoggiargi solo al solare, ma più che alla diversificazione io punterei alla decentralizzazione, forse il paragone è un po’ tirato ma da informatico mi sono fatto un’idea, il punto di forza di internet è il non avere dei nodi indispensabili o più importanti di altri, se si riuscisse a creare una rete in cui ognuno pensi a risolvere anche una sola parte dei propri consumi sarebbe una grande cosa, un blackout non bloccherebbe più un intero paese e se qualcuno avesse problemi comprerebbe in toto il suo fabbisogno come quando ha un surplus lo cederebbe ricavandoci qualche cosa…

Tra il petrolio e il nucleare io personalmente ci vedo poca differenza, forse è meglio il nucleare.

Anche in questo sottoscrivo pienamente, fra i due mali…

E’ ovvio che centrali e depositi di scorie dovrebbero essere fatti a regola d’arte.Anche una centrale eolica se realizzata in modo raffazzonato può essere pericolosa.Sono inoltre convinto che,per lo meno in Europa,i controlli dovrebbe condurli una qualche agenzia comunitaria,quindi sovranazionale.Introduco un altro elemento (forse utopico) di discussione.E se Stati Uniti,Europa,Cina,Giappone Russia lanciassero un “programma Apollo” per arrivare alla fusione a freddo? Con fondi quasi illimitati ed unendo le migliori menti di ognuno di questi paesi non credete ci si potrebbe arrivare entro qualche decennio?

La mia opinione è: meglio un nucleare oggi che la crisi energetica domani.
A suo tempo credo di essere stato uno dei pochi italiani a votare a favore del nucleare in quell’infausto referendum del 1988.

ArTax afferma che basterebbe munire le nuove case di pannelli solari ed aumentare leggermente i costi, per ammortizzare il tutto.
Ma sapete quali sono i costi delle case, al giorno d’oggi?
Non sò da voi, ma qui a Milano, per comprare un buco devi mutuarti per tutta la vita.
I costi delle case sono lievitati oltre le stelle .
Per seguire la filosofia di pensioero di ArTax, bisognerebbe prima ridimensionare il mercato degli immobili, oggi libero e selvaggio, e poi andare in quella direzione.
Oggi come oggi, non vorrei essere nei panni di una coppia di sposini che , prima del matrimonio si devono sobbarcare di un mutuo che forse riusciranno ad estinguere alla fine dei loro giorni.
per il nucleare? Mandiamo le scorie in orbita a 36000 km; non c’è alcun rischio!

Per il costo degli immobili, non penso proprio che sia problema di costi effettivi, ma è solo speculazione perchè se la stessa casa a milano costa il triplo che in un paese di provincia… beh questo è tutto un altro problema…
Anche questo comunque ha dei “lati positivi” perchè 15mila euro su un acquisto di 100mila sono una cosa e 15mila su un acquisto di 500mila sono un’altra… e comunque non sono soldi buttati all’aria, la bolletta sarà sempre più cara…

Per l’orbita… beh… c’è già fin troppo casino a 36.000 km… ma perchè proprio in geostazionaria? così ognuno si tiene sopra la testa le sue cose? :smiley: