Nuovi moduli Russi per la ISS

No, ELC3 e ELC4 sono attualmente previsti per la STS-132 :wink:

In effetti il Consolidated Launch Manifest della NASA dice ancora così, ma purtroppo sappiamo quanto siano lenti e “prudenti” ad aggiornarlo. Per fortuna ci sono le fonti parallele.
Per quanto riguarda il Docking Cargo Module penso che le informazioni più aggiornate, e veritiere, siano quelle contenute in questo articolo di Novosti-Kosmonavtiki di Giugno 2007 (se volete tradurlo Babel Fish dà dei buoni risultati).
In breve, il DCM sarà agganciato alla porta di Nadir (inferiore) di Zarya, che altrimenti diventerebbe inutilizzabile da Progress e Soyuz dopo l’arrivo del Nodo 3, per mancanza della separazione minima di sicurezza.

Il Modulo verrà trasferito dalla stiva dello Shuttle ed agganciato a Zarya con l’aiuto delle braccia robotiche di navetta e stazione.

Una volta in posizione, il suo carico esterno (in verde l’airlock ed in marrone un pannello radiatore) sarà trasferito all’MLM.

Rimangono invece aperte tutte le ipotesi sul “Research Module”.

(c) Image Credit: Novosti-Kosmonavtiki - http://www.novosti-kosmonavtiki.ru

Forse dovrebbe essere agganciato in “orizzontale” parallelo alla struttura principale all’MLM… ma di più non saprei…

Se i due ELC 3 e ELC4 sono previsti per la STS132, il NODO 3 chi lo porta in orbita?

STS-133 :smiley:

Da un annuncio di Yevgeniy Mikrin, direttore generale di RSC Energia:
http://www.rian.ru/technology/cosmos/20071119/88676991.html

2009 - Small Research Module No. 2 (MIM-2) - weight 4 tonnes
2010 - Small Research Module No. 1 (MIM-1, former DCM) - weight about 8 tonnes
2011 - Multipurpose Laboratory Module (MLM)
2012 - Node Module (UM)
2014 - two Science-Power Modules Nos. 1 and 2 (NEM-1, NEM-2)

Da notare che il “Docking Cargo Module” viene ora chiamato “Small Research Module”.
La configurazione definitiva dovrebbe essere quella dell’immagine qui sotto

uhm uhm buono buono…mi piace…speriamo che non siano le solite promesse megolomane ma che sia qualcosa di veramente concreto…speriamo [-o< [-o<…soprattutto fanno bene a dotarsi si qualche pannello solare in più così almeno il segmento russo non deve affidarsi solo ai pannelli solari della parte americana.

Importanti novità da un “insider” russo, Anik di NSF, che lavora al programma ISS a Mosca.
Questo sarebbe la proposta russa per il proseguimento dell’attività con la ISS:
2009 - Lancio del Research Module No. 1 (IM1) con un razzo Soyuz e aggancio al portello di zenith del Zvezda (IM-1 sarà realizzato dal Docking Compartment No. 2)
2010 - Lancio del Research Module No. 2 (IM2) con lo Space Shuttle (STS-131) e aggancio al portello di nadir del Zarya (IM2 è realizzato dal Docking Cargo Module)
2011 - Sgancio e deorbit del Pirs utilizzando un Progress, lancio del Multipurpose Laboratory Module (MLM) con un Proton e aggancio al portello di nadir del Zvezda
2013 - Lancio del Node Module (UM) con un Soyuz e aggancio del MLM
2014 - Lancio del Science-Power Module No. 1 (NEM1) e aggancio al portello di nadir del UM, da dove verrà poi spostato con il proprio braccio
2014 - Lancio del Research Module No. 3-1 (IM3-1) e aggancio al portello di nadir del UM, anche questo sarà poi rilocato con il suo braccio, anche il NEM1 sarà rilocato con il braccio europeo ERA
2015 - Lancio del Research Module No. 3-2 (IM3-2) e aggancio al portello di nadir del UM, sarà poi spostato su un portello laterale con il proprio braccio
2015 - Launch of Science-Power Module No. 2 (NEM2) e aggancio al portello di nadir del UM, sarà quindi spostato sul IM3 con il braccio ERA

Questo piano, che rispecchia l’immagine pubblicata precedentemente consentirebbe di:

  • utilizzare l’IM1 come cabina per il terzo membro russo dell’equipaggio
  • il Pirs potrebbe essere fatto deorbitare come da programma senza cercare di allungarne la vita
  • i lanci delle piattaforme per l’energia NEM1 e 2 dovranno supplire i pannelli americani anche dopo il 2015 quando cesserà il loro utilizzo.
  • Sviluppare la ISS come futura base in LEO come ipotizzato dal programma russo per supportare le missioni interplanetarie e lunari.

Da queste notizie viene confermata la ferma intenzione della Russia di continuare ad utilizzare la ISS anche dopo il 2016 e di rendere indipendente il settore Russo dal resto della stazione, con la sempre maggiore possibilità, secondo fonti interne, di veder deorbitare il segmento americano al termine degli accordi con la Russia che continuerebbe in maniera autonoma la gestione della propria sezione.

Albyz ha scritto:

- i lanci delle piattaforme per l'energia NEM1 e 2 dovranno supplire i pannelli americani anche dopo il 2015 quando cesserà il loro utilizzo. - Sviluppare la ISS come futura base della base in LEO ipotizzata dal programma russo per supportare le missioni interplanetarie e lunari.

Da queste notizie viene confermata la ferma intenzione della Russia di continuare ad utilizzare la ISS anche dopo il 2016 e di rendere indipendente il settore Russo dal resto della stazione, con la sempre maggiore possibilità, secondo fonti interne, di veder deorbitare il segmento americano al termine degli accordi con la Russia che continuerebbe in maniera autonoma la gestione della propria sezione

bhè l’idea di utilizzare la ISS come futura base LEO per andare sulla luna e beyond non è male, sempre sperando che i moduli attualmente presenti nel segmento russo non siano così “usurati” dalla lunga permanenza nello spazio da essere inservibili…

certo che sarebbe davvero triste vedere deorbitare il segmento americano-europeo-giapponese dopo così tanta fatica per realizzarlo!!

Sarebbe bello capire in virtù di cosa si possa arguire che i Russi non siano più una grande potenza squattrinata.Anche perchè ,a quanto pare, hanno intenzione di ricominciare a spendere in armamenti.

Bravo,il punto è propio questo.

Se l’Europa paga l’ACTS la Russia potrebbe reinvestire nel Kliper…

Che senso avrebbero due mezzi spaziali differenti con finalità analoghe ? Se l’Europa paga per l’ACTS anche i Russi useranno quello.Perchè mai dovrebbero costruire anche il Klipper?

Appunto, quindi i soldi ci sono… mi pare che in periodi ben più duri non si spendesse neanche in quello…
E a mio parere, mi ripeto, qualche cosa sta cambiando, considero un giudizio troppo superficiale continuare a considerare la Russia un paese di perenni squattrinati… Il periodo più buio a mio parere è passato, e non parlo solo di settore aerospaziale, con questo non dico che oggi tutti stiano meglio… ma che le risorse di oggi sono maggiori di quelle di 20 anni fa si…

L’ACTS sarebbe una capsula per la LEO mentre il Kliper oltre ad essere ben più grande sarebbe per l’esplorazione… Luna in primis…

Quali sarebbero i segnali che potrebbero indicare un’inversione di tendenza?

  • L’imminente entrata in servizio dell’unica famiglia di lanciatori russi degli ultimi 40 anni
  • La prima missione verso marte degli ultimi 20 anni
  • La costruzione del secondo cosmodromo “man-rated” di sempre
  • Il completo rinnovo di una flotta di satelliti come i Glonass che erano archeologia spaziale
  • Incremento del budget spaziale negli ultimi due anni del 33% annuo con previsione di mantenere un trend di crescita del 10% all’anno per i prossimi 10 anni

Non ho certezze su quello che ho detto, sono solo impressioni, ma a me sembra che ci sia un certo fermento, e che questo non c’è sicuramente stato negli ultimi 20 anni…

Ma sviluppare due veicoli alla volta (nell’ambito di due differenti progetti) neanche gli Americani potrebbero permetterselo.A mio avviso o la scelta cade sul Klipper,o sull’ ACTS,ed il Klipper non lo vedo messo bene (anzi da un anno a questa parte non lo vedo per niente) . P.S…BUON NATALE!!! :grin: :grin:

Una serie di slide da una presentazione di Energia sui piani futuri Russi per la ISS.

Ancora, le ultime due sono le due configurazioni di evoluzione successiva del segmento Russo nel caso i partner internazionali mollino e rimanga in orbita solo il segmento russo con il deorbiting di quello internazionale.

Deorbiting internazionale!!! NOO! ma scusa non si potrebbe tenere tutto su, la Russia si prende un pò di cose americane come per i giaponesi ed europei così da non andare nell’atmosfera anche noi abbandonando gli americani, no?

Non ti preoccupare, c’è ancora molto tempo, e poi non penso che tutti gli altri partner abbandonino la ISS così facilmente, dopo oltre 10 anni che ci sono voluti per costruirla…

Se riusciranno a mantenere la loro stazione spaziale, questa è sicuramente una buona scelta.
A mio giudizio questa scelta evidenzia ancora di più l’importanza della ISS, cosa che invece gli statunitensi sembrano non tenere di conto.
Non dimentichiamo che noi non possiamo fare a meno dei loro moduli, mentre loro si.
Inoltre avete notato la prima slide? Gli Statunitensi abbandonano il rientro alato, loro invece lo adotteranno! :point_up:

In caso di emergenza non si potrebbe spostare dopo essersi staccati dalla parte internaztioanle il nostro povero Columbusal posto del modulo Unity e tenerlo attaccato alla stazione russa? anche se sarebbe una cosa alquanto complessa, però potrebbe essere preso dal braccio robotico europeo (che in futuro si aggancerà alla parte russo) e staccarlo dal node 2, dopo il distacco di tutta la parte internazionale lo si potrebbe traslocare sull’attacco del pma che è rimasto attaccato alla parte russa…cosa davvero compless la mia idea :slight_smile: e quindi irrealizzabile. E se così volesse rimanere anche la sezione giapponese?!! bel casino!

Credo che le porte di interconnessione siano incompatibili, mentre solo Unity ha la possibilità di collegarsi al tipo di boccaporto usato dai moduli russi.