Obiettivi futuri delle agenzie spaziali del mondo

      In questo sondaggio ciascun utente dispone di due voti in quanto non necessariamente una opzione esclude l'altra.
      Ad esempio si può sostenere  che le agenzie spaziali del mondo debbano puntare contemporaneamente su due obiettivi strategici,  chiaramente suddividendo le loro risorse tra i due; ho escluso la possibilità di puntare su più di due obiettivi strategici perchè mi sembrava poco verosimile...

Ho messo il mio voto. Sono possibilità molto specifiche… forse ci vorrebbe una voce “altro” per chi ha idee diverse.

PS: la sezione giusta sicuramente non è questa, credo “Chiacchierate astronautiche/Trivia”

Topic spostato :wink:

Credo fortemente nell’esplorazione, per il puro concetto di esplorazione stessa e non per trarne altri vantaggi, perché non credo che siamo in grado a priori di individuare il ritorno che l’esplorazione potrà portare.
Per questo motivo il mio voto va alle due opzioni di esplorazione là dove non siamo ancora arrivati, ovvero sonde/lander/rover su vari pianeti o satelliti e uomini su Marte, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima.

Messo i miei due voti alla esplorazione del sistema solare perché mi affascina il fatto che ogni singola missione ci riserva sempre delle sorprese scientifiche e mi piacerebbe che per ogni pianeta del sistema solare si potesse realizzare una missione tipo Cassini.
L’ altra scelta é per una base lunare permanentemente abitata anche come step intermedio alla destinazione di Marte .
Per quanto riguarda l’ orbita bassa terrestre sarei più per una stazione- laboratorio privata non necessariamente abitata in permanenza , a me piaceva molto il concetto iniziale di Columbus di un Man Tended Free Flyer, quindi un laboratorio con livelli migliori di microgravità, operata normalmente da remoto( magari anche con un robot tipo. Justin di DLR) con visite limitate da parte degli astronauti per manutenzioni o per riportare a terra i risultati degli esperimenti ecc…

Ho votato la base lunare permanente, mi sembra il primo passo necessario per una esplorazione matura del sistema solare in ottica manned. La ISS per quanto spettacolare in ogni suo aspetto è comunque a poche ore di volo dalla Terra con tutto ciò che ne consegue dal lato psicologico e logistico/infrastrutturale. Ancora meglio sarebbe un progetto lunare costituito con tutte le agenzie spaziali che contribuiscono come possono, in denaro o in mezzi, quindi Usa, Canada, Cina, Russia, ESA ,India, JAXA.

votato per basi sulla Luna ed esplorazione sistema solare.

perchè questo sondaggio?

Difficile non votare tutte le opzioni …

Comunque “logisticamente” la cosa principale per me sarebbe la realizzazione di una ISS “2.0” più grande e con area a gravità artificiale; in alternativa e quasi alla pari metto una base fissa sulla Luna.

Come secondo obbiettivo io metto l’uomo su Marte, per tanti motivi.

Ma come detto, anche gli altri punti messi al voto sono validissimi.

Ho votato per le basi sulla luna perchè mi sembra l’unica ipotesi realistica ed a medio termine di exploration.
Su Marte ci vadano le prossime generazioni,quando si sarà in grado di realizzare un esplorazione continuativa di quel pianeta e non una missione spettacolare “toccata e fuga”,che alla fine ci lascerebbe con un pugno di rocce (e di mosche) in mano,peggio che alla conclusione del programma Apollo.

      Ho modificato il sondaggio aggiungendo la casella "Altro", ma non ho azzerato i voti che rimangono quelli che avete dato (per chi ha già votato); tuttavia è possibile cambiare voto fino al termine del sondaggio.

      Vi ricordo che se indicate più di una opzione significa che ritenete che le agenzie spaziali del mondo debbono darsi due obiettivi strategici e quindi dividere per due le loro risorse: vi lascio immaginare cosa significhi dividere le già magre risorse per due obiettivi strategici ciascuno dei quali già di suo estremamente costoso! Con questo non voglio certo condizionarvi, ma non nascondo che la possibilità di dare due risposte a questo sondaggio l'ho data più che altro per scrupolo... Tuttavia se voi ritenete sinceramente che sia una buona idea dividere le risorse per due obiettivi strategici non fatevi scrupolo a dare due preferenze...

Votato
Il doppio voto è sulla base lunare. Unico modo per testare il sopravvivere oltre il LEO
E l’esplorazione del sistema solare.

edit

Dal mio punto da vista in LEO c’è ancora molto da fare. Tra navette Terra spazio e vere stazioni spaziali, manca una “road map” per il futuro. Ho votato le sonde ed altro. Con l’attuale scenario politico internazionale non vedo sbocchi.

ho votato sonde. non credo a chissa’ quale destino dell’umanita’ nello spazio.
seriamente pero’ credo che l’obiettivo principale di tutte le agenzie spaziali debba essere lo studio e il controllo continuo e approfondito dell’unico pianeta sul quale l’umanita’ possa vivere nel futuro prossimo (e anche in quello remoto, IMHO). solo cosi’ l’astronautica puo’ servire a migliorare la vita di miliardi di persone (cosa che dovrebbe essere in fondo il fine ultimo di tutte le attivita’ umane).

Concordo, anche se a malincuore.
Mi spiace rinunciare all’idea di colonie spaziali, ma realisticamente…

Concordo.
Un exploration “virtuosa” dovrebbe essere concentrarsi per i prossimi decenni sul sistema terra-luna (manned) ,e sull’esplorazione del sistema solare attraverso sonde,landers e rovers (unmanned).

      Nello studio ultramillenario della storia della civiltà umana ci si accorge che l'evoluzione non  procede sempre in maniera progressiva, bensì alternando a tali periodi di progressione periodi di stasi e periodi di veri e propri balzi in avanti.
      Ad esempio in Europa (con l'eccezione dell'Inghilterra) dopo secoli di assolutismo monarchico c'è stata la Rivoluzione Francese che ha fatto fare un improvviso grande balzo in avanti all'evoluzione della civiltà umana, con tutti i contraccolpi del caso (il Terrore Rivoluzionario, i vari colpi di stato del periodo 1795-1800, la presa del potere di Napoleone e l'abolizione della Repubblica, la Restaurazione, ecc...).
      Un altro esempio è stata la Prima Guarra Mondiale che ha fatto da spartiacque tra la politica ottocentesca basata sulla borghesia e l'individualismo  e la politica moderna basata sulla capacità di mobilitazione delle masse da parte dei moderni partiti politici, e sull'ingresso sulla scena mondiale delle ideologie politiche.
      Infine, il crollo del Muro di Berlino ha determinato repentinamente la fine del mondo diviso in due e la fine delle grande ideologie politiche.

      Anche nell'esplorazione spaziale è accaduto la stessa cosa: dopo il grande balzo in avanti fatto mandando l'uomo sulla Luna c'è stato un lungo periodo passato a consolidare le fragili basi sulle quali era stata realizzata l'impresa fatta.
      Inutile dire che anche in futuro dovrà essere così: ci vuole un obiettivo strategico che susciti nell'opinione pubblica un enorme interesse per l'esplorazione spaziale sulla quale far leva per avere i finanziamenti necessari, e poi verrà da se la fase del consolidamento.
      Inutile aggiungere che l'unico obiettivo strategico che possa suscitare grande clamore pubblico è mandare l'uomo su Marte. Infatti al grande traguardo in se si aggiungerebbe la storica possibilità di poter scoprire vita extraterrestre, sia pure sotto forma di batteri. Inutile aggiungere che una mezza giornata dell'uomo su Marte, in termini di efficacia di esplorazione, equivale a decine di sonde ultramoderne...

      Certo, non nascondo che ai tempi dello sbarco dell'uomo sulla Luna c'era la Guerra Fredda che generava forti volontà politiche e conseguenti forti finanziamenti, mentre al contrario al giorno d'oggi tutte le società più impegnate nelle attività spaziali sono società post industriali in fase di riflusso economico e psicologico. I paesi che stanno vivendo un forte sviluppo industriale e sociale, le cosidette tigri asiatiche, sono ancora indietro con i loro programmi spaziali, fatta eccezione della Cina che ha tutta l'aria di voler recuperare in fretta il divario per chiare ambizioni politiche mondiali.

      Tuttavia non possiamo dimenticare che mentre negli anni '60 le spese e le difficoltà tecniche per mandare l'uomo sulla Luna gravavano esclusivamente sulla NASA e sul bilancio degli USA, oggi verrebbero ripartite su tante altre agenzie spaziali e tanti altri paesi. Oggi, inoltre, abbiamo un'industria forte nel campo spaziale e quindi per alcuni aspetti si può cominciare far affidamento sul privato con conseguenti economie di scala. Senza dimenticare che poichè negli ultimi 30 anni abbiamo toccato con mano le ricadute positive sul campo industriale di tante tecnologie inventate per l'esplorazione spaziale, c'è meno difficoltà a fare accettare all'opinione pubblica e ai centri di potere economico maggiori spese per finanziamenti alle varie agenzie spaziali. Considerando tutto ciò, se le varie agenzie spaziali del mondo unissero i loro sforzi, i soldi per mandare l'uomo su Marte si troverebbero...

      Infine non dimentichiamoci che nel prossimo futuro potrebbe nascere un nuovo bipolarismo mondiale: quello tra Stati Uniti e Cina. Certo, mentre il bipolarismo della Guerra Fredda tra USA e URSS era basato sul contrasto ideologico e militare, il prossimo potrebbe essere solo di natura competitiva in campo economico (speriamo), ma questo non toglie che una rivalità del genere possa indurre il potere politico a favorire l'esplorazione spaziale...

Per tutte queste ragioni il mio voto è unico ed è per mandare l’uomo su Marte nell’arco dei prossimi 30 anni.

Già vedo l’enorme interesse,ed il grande clamore nel pubblico suscitato dalla decisione di mandare un uomo su Marte.
Tra l’altro questo enorme interesse e grande clamore dovrebbe aver già acceso i cuori delle moltitudini,visto che mandare un uomo su Marte è propio l’obiettivo finale proclamato (a parole) dalla NASA Obamiana.
Una bella missione mordi e fuggi da godersi in poltrona con vestaglione di flanella,frittatona di cipolle,familiare di peroni gelata e rutto libero,per poi far cosa?
Rimanere in orbita bassa altri cinquant’anni?
Se il programma Apollo ci ha dato delle lezioni,queste sono che non si può contare troppo sull’entusiasmo del pubblico,rapidissimo a stancarsi ed a cambiare umore.
Altra lezione è che la conquista del cosmo non è un impresa sportiva o una serie di stunt da guinnes dei primati; è,o dovrebbe essere piuttosto la costruzione metodica di un architettura in grado di rendere accessibile e sostenibile l’accesso allo spazio e la sua esplorazione in modo continuativo e definitivo.
Bruciare gran parte delle risorse disponibili in un impresa,grande fin che si vuole,ma non suscettibile di essere ripetuta in modo continuativo (nessun programma di sbarco su Marte ha fino ad ora mai previsto più di una, due missioni al massimo),è a mio avviso piuttosto autolesionista.
Del resto stando alle ultime notizie,la missione ARM (Asteroid Redirect Mission) sembrerebbe allontanarsi sempre di più verso la fine degli anni 20,visto che la sonda destinata a catturare il frammento di asteroide (sonda non ancora finanziata,come del resto l’intera missione,e di cui non esiste neanche un disegno definitivo ) non potrà partire prima del 2025 (altro che 2020)!
ARM avrebbe dovuto essere la seconda missione manned di Orion (se tutto va bene due missioni in un decennio, dopo quasi vent’anni dall’inizio del progetto…complimenti).
Figuriamoci quindi Marte negli anni 2030; follie!
Se l’intero programma Orion/SLS non viene ridefinito,finanziato adeguatamente ed inquadrato in una “mission” realistica,sarà con ogni probabilità condannato alla cancellazione.

Ormai c’è ancora da stupirsi? Per propaganda politica si arriverà a promettere anche missioni su Alpha centauri