Lanciatore OmegA

Apro questo topic a riguardo di questo nuovo razzo. Apparentemente non c’è nessuna discussione a riguardo (e nemmeno una sottosezione dedicata all NGIS, il che mi sembra gravino…)
Cmq piccola raccolta di news dei mesi passati e delle milestone che questo razzo raggiungerà quest’anno.

OmegA è un razzo vettore sviluppato dalla Orbital ATK in occasione del contratto EELV indetto dalla US Air Force. Il razzo quindi è costruito sotto i rigidi standard del contratto, ma come la NGIS fa sapere, OmegA mira a lanciare non solo payload USAF, ma anche payload NASA e commerciali.
OmegA ha vinto 792 mln di dollari durante la competizione LSA.

Analizziamo il vettore:
Il vettore ha 2 versioni principali e si sviluppa su 3 stadi con l’opzione di 6 booster solidi aggiuntivi.
Ci concentriamo per ora sulla prima versione (destinata a volare nel 2021).

Il primo stadio usufruisce del nuovo CASTOR 600. E’ un razzo solido di nuova generazione con involucro in compositi. Come propellente usa l’HTPB invece del classico PBAN. Contiene oltre 272 tonnellate di propellente solido. Attualmente la NGIS sta finendo i lavori per quanto riguarda i 2 segmenti del Castor 600. Test fire previsto quest’anno. La potenza stimata è di 9800 kN.

Opzionalmente OmegA può usare 2,4 o 6 booster GEM63XL. I GEM63XL sono la versione allungata dei nuovi booster in composito destinati all Atlas V (volo previsto a metà 2019). Il test fire dei GEM63XL è previsto anch’esso quest’anno. Ogni GEM63XL contiene 48 tonnellate di propellente e pesa in totale 53,4 tonnellate. Dovrebbero sviluppare 2020 kN di spinta in 84 secondi.

Il secondo stadio è composto da (guess what?), un altro SRB. Il CASTOR 300 contiene 136 tonnellate di propellente. E’ semplicemente la versione più corta del primo stadio. Si basa sempre sulla nuova formula compositi/HTPB. Produce una spinta di 4000 kN.
Il test fire del CASTOR 300 è previsto sempre quest’anno tra Agosto e Settembre.

(sopra 2 segmenti compositi in lavorazione e l’involucro del GEM63XL in lavorazione)

Il terzo stadio rappresenta ancor più una sorpresa. Si tratta di uno stadio hydrolox basato sul classico RL-10 (La versione in uso sarà la C3, che fa largo uso di parti stampate 3D che hanno abbattuto i costi). La novità è che lo stadio verrà interamente fatto dalla Orbital ATK, e che persino i fairing saranno fatti dalla Orbital. De facto l’unico componente del vettore fatto fuori dalla fabbrica NGIS saranno i 2 motori RL-10.

La performance del vettore dipenderà in base ai booster add on in utilizzo ( e quindi all uso richiesto). La massima performance della prima versione è di 10100 kg verso GTO con una spinta al lancio di 18600 kN. .Il vettore si colloca facilmente nella classe heavy lift con una performance comparabile all’Ariane 5.
Dei 3 vettori in arrivo (Vulcan, New Gleen ), OmegA appare il più vicino alla rampa di lancio la costruzione avanzata di hardware e testing del primo/secondo stadio + booster previsti per quest’anno ad Aprile e Agosto 2019 rispettivamente

La Orbital lavora anche su una versione “Heavy” di OmegA (con un occhio rivolto a lanci USAF estremi, ma anche missioni scientifiche NASA e sopratutto Gateway). L’unica differenza è il primo stadio. Al posto del CASTOR 600 ci sarebbe un mostruoso CASTOR 1200 (un 4 segmenti più potente del RSRMV di SLS). Questo booster sarebbe a tutti gli effetti la versione del Dark Knight per SLS.
La performance di questo booster composito è impressionante. OmegA “heavy” risulta più potente del Delta IVH e del Vulcan 562 e “Heavy”. Può portare 7800 kg in GEO (il che si traduce in quasi 12000 kg verso traiettoria lunare e oltre 17000 kg verso GTO)…

E il prezzo?
Non ci sono molti hard number su cui lavorare, ma certamente OmegA ha le basi per essere un vettore competitivo. La Orbital ha seguito la strada di Space X per quanto riguarda il “fatto in casa”.
Primo e secondo stadio inoltre condividono l’hardware tra loro. I booster GEM63XL (anch’essi fatti dalla ATK) verranno usati anche dal Vulcan. E la nuova tecnologia compositi/HTPB è molto più competitiva anche in termini economici rispetto ai vecchi booster. Anche l’upper stage criogenico verrà prodotto dalla ATK.
Sommando questi fattori, si può dire che la NGIS/Orbital ATK si appresta a sfornare un vettore di tutto rispetto versatile e tutto sommato competitivo anche nei tanto chiacchierati termici economici (fornendo al contempo le assicurazioni di un booster costruito sono standard EELV).

(immagini credit Orbital ATK/Northrop Grumman)

p.s. odio il tasto invio :smiley:

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Beh, Saturn…
In realtà c’è il post del nostro articolo su Anews dello scorso aprile:

Sarà stato un problema di ricerca?
:thinking:

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non l’avevo proprio trovato. Cmq secondo me andrebbe dedicata una sezione a riguardo (propria per NGIS/Orbital ATK)

Post aggiornato con pdf, immagini e info extra :wink:

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Anche qui, consiglli benaccetti (provvederemo a creare qualcosa di ben organizzato nel weekend) e grazie mille per aver contribuito! Questo è lo spirito che stiamo cercando nei nostri utenti! :clap:

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Ottimo articolo ( http://www.thespacereview.com/article/3658/1 ) che racconta la storia è un pò di tecnica dietro la nuova famiglia di SRB ad alto potenziale GEM63. Il GEM63 nel giro di 3 anni è passato dal nulla al consegnare nelle mani di NGIS l’ultimo mattone per il monopolio nel campo di booster a propellente solido grazie alla combinazione di 3 fattori:

Performance: nuova formula di propellente HTPB che garantisce un ISP elevato e tanta spinta:
il GEM63 ha 1660 kN di spinta (e according to Tory Bruno , al quale ho posto questa domanda in particolare, sono anche depotenziati affinche la performance del GEM63 sia comparabile ai vecchi AJ60A). Il GEM63XL che verrà utilizzato su Vulcan e OmegA sprigiona 2020 kN di spinta.

(credit: Northrop Grumman)

Leggerezza: Dalle supercar agli aerei la leggerezza è un fattore ricercato. I nuovi “case” fatti in fibra di carbonio e di una resina particolare (CLRF-100) di proprietà della NGIS sono molto più leggeri dei vecchi case in acciaio stile shuttle. Ne guadagna non solo la dry mass, ma anche la quantità di carburante imbarcato (pareti dei contenitori più sottili).

Costo: i nuovi booster non offrono solo performance superiori, ma sono anche drammaticamente meno costosi. il taglio di costi rispetto alla vecchia gen è del 40%. Se aggiungere un booster extra sull’Atlas V costava 5 mln, adesso costa solo 3 mln. NGIS si è spinta oltre menzionando che il venturo CASTOR 1200 (facente parte del più ambizioso programma CBS) costerà il 40% in meno dei booster di SLS, offrendo al contempo performance nettamente superiori.

(credit: NASA, ULA)

il GEM-63 è previsto venga utilizzato per la prima volta quest’estate sull’Atlas 551 per la missione STP-3. Accompagnerà anche la CST-100 con uomini a bordo verso la ISS.
la versione XL debutterà nel 2021 a bordo sia di Vulcan che di OmegA.

La prossima milestone per questa nuova generazione di SRB è ad Aprile, quando il 2 segmenti CASTOR 600 sprigionerà 9500 kN nel test stand NGIS nello Utah.

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Tutto eccellente, ma occhio alle fonti delle immagini

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Ops. Mi era sfuggito. Grazie per averci messo una pezza :wink:

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un altra bella immagine credit NGIS da fine 2018 che mostra i “case” del CASTOR 300 e 600 destinati a essere utilizzati nei test fire Q2 2019.

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Bei ‘sigari’! :slightly_smiling_face:

mi dicono che questi sigari dello Utah siano “hot” quando gli accendi :rofl::rofl:

il ply interno si sa di che tessuto è? sembrerebbe un aramidico a bassa conducibilità termica tipo nomex

Potrebbe essere quello (o una variante) ricoperto dalla resina epossidica made in NGIS. Non ci sono dati certi. Sono ovviamente segreti di fabbrica.

Sarebbe bello sapere se la colata viene fatta direttamente su quel materiale o se viene spruzzato qualche ulteriore strato “protettivo”.

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già. potrebbe essere già quello lo strato protettivo dopotutto. se fosse nomex ci starebbe, sopporta temperature molto elevate e protegge dal calore gli strati esterni che hanno fibre molto meno resistenti in termini di temperatura

Il nomex sì, sulle resine ho molti dubbi però. :sweat_smile:

Nuovo video direttamente da Northrop

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Buon video che conferma le date fondamentali per i test fire. Non vedo l’ora che accendono quel CASTOR 600. Sarà una furia. Se il test sarà un successo dovrebbe diventare il 3° motore a razzo più potente in assoluto dopo gli SRB di Shuttle e SLS.

Ti confondi con il CASTOR 1200 credo, ovvero il primo stadio della versione XL di OmegA. Senz’altro quello sarà un booster mastodontico ed estremamente efficiente grazie ai compositi a differenza dei booster di SLS e shuttle.

Si parla già infatti di utilizzarlo come booster laterale per l’SLS in quanto i booster attuali derivati dallo shuttle non verranno più prodotti.

Purtroppo però bisognerà aspettare ancora qualche anno per quello.

CASTOR 600 sara il primo stadio di Omega “Medium”. E avrà una spinta di quasi 9500 kN.
CASTOR 1200 arriverà a 20000 kN e sarà il primo stadio del Omega Heavy.