Opportunity: 11 anni... and counting

Una vista… dall’alto!


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Una domanda Elisabetta.
Perché nelle immagini di Marte il cielo lo rielaborate in azzurro?
Non è rosato il colore reale?

Grazie. Se lo avevi spiegato in quslce post o sul tuo blog ti chiedo scusa ma non sono ruscito a trovarlo.

Attendo la risposta di Elisabetta, ma ven sera ho partecipato ad una conferenza in cui si parlava anche proprio di questo. I colori delle foto fatte coi CCD dipendono dal bilanciamento del bianco e possono quindi essere spostati praticamente ovunque nello spazio colore http://gerlos.altervista.org/files/images/542px-CIExy1931_AdobeRGB.png. Ne segue che si fa sempre una foto ad una tavolozza colori stabilizzata e con valori noti http://www.photographers.it/free/images/contents/color_checker2.jpg e quando si rielabora il file raw lo si fa allineando il punto del bianco su questa tavolozza.
I rover sono dotati di questa tavolozza e quando ci si calibra su questa nel caso di marte il cielo viene azzurro… ma all’“opinione pubblica” questo azzurro non sa di marte, quindi le foto che in passato vedevamo erano virate verso il rosso volutamente…

Ciau Raffaele

Ciao pilgrim, vedo che Acris mi ha preceduta :slight_smile:
E’ corretto, dipende dal bilanciamento dei bianchi ma non solo, i colori che si ottengono dipendono anche dai filtri utilizzati (oltre che dalle condizioni ambientali, ovviamente).
Il panorama di Opportunity, ad esempio, è realizzato con i filtri L2 L5 e L7 per cui, con un infrarosso, un verde ed un ultravioletto.
Il bilanciamento dell’immagine dipende da cosa vuoi guardare: vuoi Marte in colori naturali, ossia come apparirebbe ai nostri occhi? O vuoi Marte in colori reali?
Nel primo caso, l’immagine avrebbe effetto scenografico ma poco valore scientifico dato che la nostra capacità visiva è molto poco efficace e lo è probabilmente ancor meno su Marte, dove l’ambiente è poco illuminato e piuttosto monocromatico (in condizioni crepuscolari noi percepiamo poche variazioni cromatiche e quindi meno dettagli). Ma i rover non hanno questi problemi e quindi anche noi, optiamo prevalentemente per un bilanciamento che ci permetta di apprezzare, invece, tutte le differenze cromatiche (che ci sono, così come sulla Terra) e che possono rendere la geologia interessante… a volte enfatizzandole ulteriormente.

Ely, mi piacerebbe vedere una foto di come vedremmo noi un panorama marziano, con i nostri occhi. Ce l’hai?

Grazie Acris ed Elisabetta
la mia memoria risale al viking.
le prime foto arrivarono col cielo azzurro, ma guardando il calibro risultò starato ed ritarando il cielo divenne rosa-arancio.
ma erano altri tempi e formato immagine credo.

Forse ho quello che fa al caso tuo. Per immedesimarti ancor di più nell’ipotetico astronauta ho anche inserito i valori di pressione atmosferica e temperatura.


Grazie phoenix!
Beh, allora é meno peggio di quanto mi aspettassi… dai vari articoli avevo mal capito che marte fosse “crepuscolare” anche in pieno giorno, e che le foto fossero tutte sovraesposte.

A proposito del bilanciamento del bianco, vi invito a leggere il documento NASA Spinoff 2015 (http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=22954.0). Uno degli spinoff dei rover marziani è stato proprio un miglior bilanciamento automatico del bianco per le fotocamere dei telefoni cellulari :ok_hand:

Non si finisce mai di imparare e stupirsi

In effetti, quell’immagine mi sembra troppo ottimista!
Quell’intensità è ottenuta con gli occhi elettronici dei rover e software, per i nostri standard visivi la qualità della luce deve risultare molto più scadente.
Considera (si narra!) che quando il Mars 3 atterrò nel 71, rilevò 50 lux, probabilemente a causa di una tempesta di polvere; mentre sulla Terra abbiamo circa 40 lux per un’alba o un tramonto con il cileo completamente coperto (in condizione di luce diretta a mezzogiorno siamo sui 120.000 lux).

Grazie Elisabetta

Ah!
Vedete però? Alla fin fine l’atmosfera é invivibile come il vuoto per un essere umano, la gravità é troppo bassa, la luce del sole non illumina bene, il campo magnetico marziano e la flebile atmosfera schermano dalle radiazioni ma solo nelle valli più profonde… Secondo me non ci andrà mai a vivere nessuno, su Marte, in pianta stabile.

Beh, inizialmente volevano farlo con entrambi, perche’ duravano troppo rispetto agli stanziamenti previsti per le attività a terra! Mi ricordo che lo lessi su un sito, all’epoca: non avrebbero più aggiornato il pogramma di visulizzazione 3d delle immagini dei MER su PC, perchè “stavano chiudendo”. Qualcuno si ricorda come si chiamava il programma? Io mi ricordo che mi squagliava il PC, per quante risorse chiedeva…
Invece con Spirit furono molto abili a “terminarlo”: non sapremo mai se lo insabbiarono apposta, ma di certo lo lasciarono lì di proposito. Vi ricordate come dissero, l’ultima sera di vita di Spirit, che c’era un’ultima possibilità di muoverlo per orientarlo un po’ più verso il sole, … ma inspiegabilmente decisero di aspettare la mattina dopo?

Qualcuno sa quanto costa al giorno un MER?

Non saprei dire per il MER, perché non conosco quanto è complesso il programma che sta dietro alle operazioni. Ma IMHO sono qualcosa intorno ad una decina di milioni l’anno, il che significa 30mila euro al giorno…

Trovata una fonte (2008):

Praticamente Spirit fu salvato “a furor di popolo”. :smiley:
Ma durò poco: l’anno dopo, nel 2009, si insabbiò; nel 2010 smise di trasmettere.

La questione dei “veri colori” dei corpi celesti ripresi dalle sonde spaziali è annosa, dibattuta, e irrisolvibile.
Irrisolvibile per un semplice fatto: provate a fare una foto in esterni con una macchinetta compatta economica, poi senza modificare niente fate una foto in interni. Una delle due apparirà bluastra, l’altra giallastra.
Il nostro occhio compensa continuamente questo cambio di “colore dominante”, cioè fa un bilanciamento del bianco continuo.

In più, pensate a quegli strani giorni in cui le nuvole sono cariche di pioggia e di sabbia del sahara: vi affacciate alla finestra, e tutto il paesaggio vi sembra rossastro.
Su Marte c’è sempre polvere rossa in sospensione nell’aria, quando più quando meno, quindi quest’effetto c’è sempre!
Quindi, cosa intendiamo con “colore reale di una roccia marziana”?
Il colore che avrebbe se la mettessimo sulla nostra scrivania?
O quello che avrebbe se la appoggiassimo sul marciapiede davanti casa? Ma in un giorno di sole, di pioggia, o di “sabbia”?

Non se ne esce, non esiste un “colore reale”.
Personalmente il “mio” colore reale di Marte è quello che elimina la componente rossa del cielo, e che quindi fa apparire il suolo marziano come sarebbe se si trovasse sulla Terra.Con questa calibrazione, i famosi “mirtilli” (blueberries) visibili in tante foto marziane appaiono blu, e le rocce sono grigie, blu, nere, e ANCHE rosse.

Ma so che quando andrò su Marte :stuck_out_tongue_winking_eye: in realtà vedrò tutto quel rossiccio schifoso che vedo sulla Terra quando sta per piovere sabbia…

È una stima vicina a quella che aveva citato tempo fa Paolo Bellutta.

@mcgyver se la metti così non se ne esce, perchè dobbiamo anche considerare i colori che il tuo monitor ti fa vedere che non è detto siano gli stessi del mio… :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:
Eppoi chi ti dice che i recettori che tuoi occhi vedano lo stesso colore dei miei?
Magari quello che per me è “rosso” per te è “verde”, e non parlo di daltonismo :stuck_out_tongue_winking_eye: ma del fatto che i colori “veri” non esitono visto che alla fine ci sono sempre i nostri occhi ed il nostro cervello ad interpretare l’input

Può benissimo essere che quello che io chiamo “rosso” corrisponda a quello che tu chiami “blu”, anche se il rasoio di occam ci spinge a considerare che grossomodo i colori percepiti siano simili per tutti. La resa del colore in fotografia è sempre argomento di discussione e dibattito, figuriamoci quando una sonda automatica fotografa un pianeta extraterrestre con un’atmosfera diversa dalla nostra…quando parliamo di veri colori cosa intendiamo? Quello che i nostri occhi vedrebbero su quel pianeta (non i miei, sono fortemente miope)? O quello che quella stessa macchina fotografica vedrebbe sulla Terra? Come mi ha insegnato mia moglie, ottima fotografa, la fotografia non è mai realtà ma una sua manipolazione: in genere le nostre macchine fotografiche sono impostate per darci l’impressione di catturare quello che noi vediamo con gli occhi (colore, luminosità, saturazione…), anche se questo non accade mai per il semplice il fatto che, come diceva isapinza, quello che noi vediamo è un continuo flusso di informazioni fortemente rielaborate in tempo reale. I nostri occhi catturano un campo di forma strana, con immagine capovolta e perlopiù fuori fuoco con l’eccezione di un’area centrale…