Una grande notizia, in particolare per tutti quelli che si sono entusiasmati (e anche un po’ commossi) nel leggere il libro
di Carl Sagan (‘Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space’ purtroppo di non semplice reperimento e ovviamente
non tradotto in italiano).
Questo un estratto…
"From Dr. Carolyn Porco… "Something great, something big,
something very special that’s never happened before is about to happen!
On July 19, 2013, NASA’s Cassini spacecraft will be turned to image
Saturn and its entire ring system during a total eclipse of the sun, as
it has done twice before during its previous 9 years in orbit.
But this time will be very different. This time, the images to be
collected will capture, in natural color, a glimpse of our own planet
next to Saturn and its rings on a day that will be the first time
Earthlings know in advance their picture will be taken from a billion
miles away.
It will be a day for people all over the globe to celebrate together the
extraordinary achievements that have made such an interplanetary photo
session possible. And it will be a day to celebrate life on the Pale
Blue Dot."
Incredibile! Sembra quasi di essere su un’astronave e guardare fuori da un oblò! In un futuro, forse non molto lontano, qualche astronauta avrà la fortuna di guardare saturno con i propri occhi e lontano la nostra Terra.
La foto della Cassini è straordinaria, ma non riesco a capire (da astroimager ) quanto sia reale e quanto risultato di elaborazione. Ad esempio, tutte le riflessioni date dagli anelli esterni, sono reali? Forse dovute all’angolo di incidenza della luce sui cristalli di ghiaccio?
Insomma, immagine meravigliosa, e più che mai aliena.
Ciao IK1ODO,
questo mosaico è stato un vero incubo!
Qualche giorno dopo l’evento hanno pubblicato le immagini raw e, da allora, per un mese buono, non c’è stato giorno in cui non le abbia messe insieme e cestinato il risultato!
Era veramente difficile: oltre a cambiare radicalmente la geometria, la Cassini ha scattato con esposizioni molto diverse, a seconda se doveva riprendere Saturno in primo piano o gli anelli più flebili.
Con il Sole in basso a sinistra dietro agli anelli, vicino a Saturno, c’era anche una retrolluminazione asimmetrica a complicare la situazione.
La geometria è stata ovviamente adattata utilizzando l’immagine del simulatore ma tutti i dettagli e le differenze cromatiche che vedi fanno parte delle immagini originali. Comprese le riflessioni che, sono molto frequenti quando la Cassini aumenta l’esposizione e in base all’incidenza della luce che può arrivare da cristalli di ghiaccio, da una luna o da Saturno stesso, come ad esempio negli ultimi scatti pubblicati in cui ha provato a riprendere l’anello D.
Qui sotto l’elaborazione (http://www.flickr.com/photos/lunexit/10625313886/#):
La composizione è comunque frutto di un compromesso, che rende sicuramente il mosaico più scenografico e un po’ meno dettagliato da un punto di vista scientifico: è stato necessario omogeneizzare le esposizioni, la luminosità e i contrasti, a discapito di qualche dettaglio in più che si sarebbe potuto vedere sugli anelli più esterni.
Per uno studio tecnico/scientifico queste foto devono essere sicuramente analizzate in maniera distinta.
Grazie Elisabetta, davvero un bel lavoro. So che c’è diversa gente che rilavora le immagini grezze delle sonde. Certo la cosa richiede una bella abilità, per cui ri-complimenti!
Elisabetta, comunque ancora complimenti per il lavoro. Chiaramente la NASA ha accesso a qualche dato in più per ottimizzare il mosaico.
Questa faccenda della disponibilità pubblica delle immagini e della possibilità di rielaborazione da parte degli appassionati è davvero interessante; bisogna ringraziare la rivoluzione informatica!