Partecipazione spagnola alle missioni della ESA

Mittente : AMBASCIATA D’ITALIA-MADRID ufficio addetto scientifico
Data: 27-1-2006
Oggetto: RISeT Code: 15: Partecipazione spagnola alle missioni della ESA: il progetto Galileo
Redazione: Flore
Testo:
Cresce la partecipazione spagnola alle missioni dell’Agenzia Spaziale Europea:
aumenta il numero di di ingegneri e scienziati spagnoli impiegati, mentre le imprese ed i centri di ricerca del paese vengono coinvolti in modo sempre più profondo nei programmi della Agenzia. Queste partecipazioni comportano un importante ritorno per il paese in termini di contratti per le imprese spagnole e rappresenta per la comunità scientifica del paese la possibilità di disporre delle tecnologie spaziali più sofisticate nella ricerca.
La Spagna collabora a diversi programmi spaziali e il suo contributo
economico ha raggiunto nel 2004 la somma di 111.21 milioni di euro. In questa categoria rientra il progetto Galileo, futuro sistema satellitare di navigazione destinato all’americano GPS.
Lo scorso 28 dicembre, dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistán, è stato lanciato in orbita il satellite GIOVE-A, primo del futuro sistema “Galileo”, che conterà su un totale di 30 satelliti disegnati per uso civile e nati dall’iniziativa congiunta della Commissione Europea e la Agenzia Spaziale Europea.
Dopo gli ultimi importanti sviluppi del settore aerospaziale spagnolo, oggi
impegnato nello sviluppo di un proprio satellite per l’osservazione della terra da rendere operativo nel 2010, il progetto Galileo permetterà all’industria spaziale del paese di compiere un ulteriore passo in avanti, con una partecipazione di circa il 10% al programma, il cui sviluppo supera i 3.500 milioni di euro.
La prima fase di questo progetto si completerà con quattro satelliti che saranno messi in orbita entro il 2009, il cui costo si aggirerà intorno ai 240 milioni di euro.
Secondo Álvaro Azcárraga, direttore del dipartimento aerospaziale di Sener e presidente del Galileo Sistemas y Servicios, consorzio che raggruppa le imprese spagnole coinvolte nel progetto, alla Spagna spetterebbero incarichi per una somma che oscillerà tra 85 e 100 milioni.

A partire dal 2010 si cominceranno poi a fabbricare i 26 satelliti che
completeranno il sistema e che verranno messi in orbita nei tre anni successivi. In questo caso la partecipazione spagnola alla spesa totale, di circa 2.500 milioni di euro, sarà anche maggiore rispetto a quella precedente e una quota di circa il 25% dei costi sarà suddivisa tra le imprese Hispasat ed AENA.
Nello sforzo europeo per lo sviluppo della industria aerospaziale, la Spagna si trova oggi in quinta posizione dopo Germania, Francia, Regno Unito e Italia. Il ruolo svolto da imprese spagnole, la cui partecipazione alla gestione dei satelliti da terra risulta fondamentale per il funzionamento del sistema, dimostra come il programma
Galileo sarà utile per consolidare l’industria spagnola nel settore.
La Spagna ha inoltre ottenuto due centri di controllo: il primo, sotto
responsabilità di AENA, si occuperà della navigazione aerea e della sicurezza umana; il secondo si occuperà del controllo dei satelliti e dipenderà invece da Hispasat.
Il ministro spagnolo per le Attività Produttive, Magdalena Álvarez, ha dichiarato che si tratta di “istallazioni ad alto valore strategico” per l’economia e lo sviluppo della Spagna nell’industria aerospaziale.

tratto da questo interessante sito: http://www.isti.cnr.it/Events/RISeT/

Dato che si parla sempre di Russia ed America…oltre un po’ d’Italia…vediamo un po’ che ne pensate di questo.

:smiley: