Parti elettriche delle console dell'Apollo

Ciao a tutti!
Girovagando tra le cartelle del mio computer, ho trovato queste rarssime foto di alcuni costituenti elettrici dei pannelli e della console della capsula Apollo.

La foto n°1 visualizza un doppio strumento analogico (a lancetta), che era tipicamente installato nella console di comando principale, accanto agli indicatori luminosi di emergenza e appena sopra agli interruttori di docking. Questo strumento faceva parte del corredo di monitoraggio dei dati ambientali della capsula Apollo. Una cosa interessante da sapere, è che, anche se le unità di misura riportate sui quadranti riguardavano una quantità, un flusso, una temperatura o una pressione, lo strumento a lancetta era sempre percorso da una corrente elettrica proporzionale all’unità di misura da visulizzare. In pratica ogni strumento analogico (esclusi quelli meccanici ad ago, comandati dall’estensione di una molla), non erano altro che amperometri. Il segreto del loro funzionamento proporzionale alla grandezza da misurare, si nascondeva nei dispositivi elettronici che lo comandavano ed eseguivano in sostanza la conversione elettrica.

La foto n°2 mostra sempre un doppio strumento analogico a lancetta. A differenza di quello visualizzato dalla foto n°1, questo visualizzava la grandezza in maniera verticale. La NASA aveva richiesto alle ditte costruttrici di adottare questo genere di strumento, per visualizzare il contenuto di serbatoi criogenici, di serbatoi ipergolici e dove l’aspetto discendente o ascendente della lancetta, doveva dare rapidamente all’osservatore un intuito immediato dello svuotamento, riempimento o flusso di un determinato sistema idraulico! Questi strumenti verticali (più estesi), avevano una precisione superiore rispetto a quelli riportati nella foto n°1, che a differenza di questi, nella maggior parte dei casi davano solo un’informazione di tipo indicativo. Appunto per questo non erano applicati a dispositivi di vitale importanza.

La foto n°3 mostra invece il set di interruttori utilizzati in tutti i pannelli dell’Apollo. Il primo riportato a sinistra (del tipo a pulsante), altro non era che un interruttore automatico, ovvero in grado di interrompere (disarmandosi) un circuito in caso di sovraccarico o cortocircuito. Questi interruttori venivano utilizzati come sezionatori principali dei circuiti di potenza. In poche parole, si trovavano inseriti sulle sbarre collettrici provvenienti dalle pile al combustibile e dalle batterie, ed erogavano una volta chiusi, la corrente ai vari sottosistemi. Il secondo interruttore partendo da sinistra è sempre del tipo automatico, ma con la possibilità di interrompere l’afflusso di corrente su un singolo filo. Questo genere di interruttore, poteva essere inserito a protezione di un singolo sottosistema. Il terzo interruttore partendo da sinistra invece, era del genere utilizzato per inserire o escludere determinate aree di un sottosistema o per collegare apparati necessari ad una determinata funzione. Questo interruttore è in relatà un triplice deviatore, ovvero permetteva con una singola levetta di scambiare tre linee differenti. Alcuni di questi interruttori o deviatori, disponevano della posizione di “fermo centrale”, ovvero un totale di tre posizioni stabili: “In alto”, “al centro” e “in basso”. Molto utile, quando la posizione di un singolo interruttore, doveva determinare una triplice azione in un sistema. Gli interruttori successivi, hanno più o meno la stessa funzione di quello appena descritto, con l’unica differenza che la loro effettiva grandezza e robustezza, lo destinava ad interrompere circuiti di grande, media o piccola potenza elettrica.

Questi spaccati sono utilissimi e ottimamente scritti. Continua così!

Ottimo AstroTeo!!! :grin:

Lo studio dei sottosistemi dell’Apollo è quanto di meglio si possa chiedere per imparare, anche a chi è già esperto, in dettaglio il funzionamento di un veicolo spaziale.

Spero che, una volta esaurita la serie dell’Apollo, ti possa (e voglia ovviamente) dedicare alla descrizione dei sottosistemi di altri veicoli spaziali… [-o< [-o<

Peppe, glielo hai già chiesto tu di intervenire “per forza” all’AstronautiCon?
Ah, non disdegnare la trasfertina al KSC… :smiley:

La tua competenza riguardo al sistema Apollo non dovrebbe più essere una sorpresa per me, eppure non manchi mai di stupirmi con queste “chicche”
:smiley: :smiley: :smiley: :smiley: