Passaggio della ISS davanti a Saturno

Ma solo io credo sia un problema di comunicazione?
Il transito è stato catturato. Non c’è modo di renderlo visibile con quella nitidezza senza barare un pochino. Se l’avesse detto dall’inizio, l’immagine sarebbe stata considerata meno eccezionale, non sarebbe probabilmente diventata APOD, ma sarebbe stata comunque interessante, no?

Abbiamo parlato anche in ACAST dell’Earthrise di LROC. Se chiedete a me, un earthrise costruito con una camera a scansione guardando la luna quando era lontana dall’orizzonte lunare e poi appiccicando il tutto è un po’ barare. Non siamo neanche vicini all’Earthrise di apollo 8.
IMHO il valore di quella foto è che era accompagnata da una bella spiegazione sul processo realizzativo.

Certo, se non fosse che lui non l’ha detto e ha provato a farlo passare come un vero passaggio davanti a Saturno, guadagnando notorietà e non so quanti clic sul suo sito.
E molto probabilmente c’è malafede, il che rende inscusabile il tutto…

Michael, forse. Esiste una deontologia dell’astroimaging, come dice Thierry Legault. Se presenti una foto devi dire come l’hai fatta, e se è quello che una volta si chiamava fotomontaggio e oggi photoshoppata devi pure dirlo chiaramente. Se non lo dichiari espressamente ti esponi al ridicolo. Come in tutti i campi, c’è gente agguerrita che è pronta a smontare le cose. Come unica attenuante gli riconoscerei che non è da molto che fa astroimaging, e forse ha sottovalutato le regole non scritte di questa attività. E la gente di APOD non poteva non notare le incongruenze; avrebbero dovuto specificare anche loro che era il montaggio di due immagini, tale da rendere l’idea del transito, che comunque è stato osservato.
Quando pubblico un’immagine cerco sempre di specificare come l’ho fatta: strumenti, condizioni, tipo di elaborazione. Molti non lo fanno, ritenendo che la gente non sia interessata a questi dettagli. Invece sono importanti, e permettono di evitare certi malintesi.