Passata al senato legge per extra-finanziamento NASA

E’ passata all’unanimità al Senato la legge che si prefiggeva di consegnare dal prossimo anno un sostanzioso incremento di budget alla NASA con maggiori finanziamenti per quasi tutti i programmi attivi dell’agenzia.
La legge consiste in 2,6 miliardi di dollari di aumento sul budget complessivo richiesto per il 2009 con 1 miliardo dedicato esclusivamente al programma Constellation e il resto diviso fra STS-134, COTS, ISS e altri programmi minori.
La legge è praticamente in dirittura d’arrivo per essere definitivamente realtà, con il consenso unanime del senato si prevede un rapido passaggio all’altra Camera del Parlamento USA e infine ci sarà la firma Presidenziale.
Per quanto riguarda l’estensione della vita dello shuttle, con 2 navette che continuerebbero a volare dopo il 2010 lo studio terminerà un po’ in ritardo a causa della chiusura del JSC, ma comunque entro fine settembre. L’ipotesi non sembra essere tramontata dopo l’approvazione di un’eventuale acquisto di Soyuz sostitutive e solo con il risultato finale dello studio verrà presa una decisione definitiva.

Per quanto riguarda STS-134 la legge in questione mette a disposizione una certa cifra dedicata alla missione per la consegna in orbita di AMS con alcune opzioni che permettono al direttore dell’agenzia di sospendere la missione entro un anno dal lancio nel caso fosse valutata sensibilmente più costosa del previsto o se sorgessero criticità particolari per la sicurezza.
Se questo accadesse il Congresso potrebbe ri-autorizzare la missione o il Presidente dovrebbe ri-considerare la missione come “interesse nazionale”.
Per quanto riguarda l’estensione oltre il 2010 intanto la legge imporrebbe alla NASA di non attuare scelte, fino ad Aprile 2009, che possano impedire un’eventuale estensione.
Quest’ultima condizione è piuttosto pesante per alcuni stabilimenti, come il MAF dato che entro poche settimane è previsto l’inizio della conversione di alcune zone per l’inizio della produzione degli upper stage per Ares I.
Viene inoltre richiesta alla NASA entro 90 giorni una valutazione dei costi per un’eventuale estensione, mentre entro 120 giorni un valutazione degli impatti che avrebbe.
La valutazione prevederà due opzioni diverse, sia per un’estensione a breve termine (1-2 anni) sia a lungo termine (3-6).
L’estensione all’INKSNA (Iran, North Korea, and Syria Nonproliferation Act) dei giorni scorsi sarebbe anzi un tassello di tale prospettiva, eliminando la necessità di una scialuppa per gli equipaggi americani durante la permanenza sulla ISS e un’utilizzo, come avverrà nei prossimi due anni, dello shuttle non per i cambi di equipaggio ma per il supporto alla stazione.
La legge in questa sezione comprende anche le direttive per la consegna a musei e istituzioni delle navette al termine della loro vita operativa e i termini per i sussidi alle comunità coinvolte nella chiusura del programma Shuttle.

Per quanto riguarda la ISS la legge prevede una previsione di supporto oltre il 2015 estendendo le attività almeno fino al 2020, con l’obbligo anche in questo caso di non effettuare attività che ne precludano l’utilizzo oltre il 2015.
Anche in questo caso è stato commissionato uno studio di fattibilità.

Il programma COTS è interessato largamente dalla legge, che invita la NASA ad utilizzare considerevolmente il supporto dell’industria privata Americana soprattutto per quanto riguarda l’opzione “COTS D Minus” per l’evacuazione della ISS.
Sempre a questo riguardo si invita la NASA, una volta entrati in serivizio i mezzi COTS, ad utilizzare il meno possibile la capsula Orion in LEO.
Esclusivamente per l’opzione “D” del programma COTS vengono finanziati 100 milioni di dollari.

Il quarto grande settore influenzato dalla legge è infine, ovviamente, il Constellation che come già detto riceverebbe 1 miliardo “extra” di finanziamento il prossimo anno, alleviando la pressione per l’inizio delle attività per il nuovo mezzo manned e con l’intento di iniziare il prima possibile lo sviluppo di Ares V.
Nella legge ci si augura inoltre che i vari partner internazionali siano interessati ad una collaborazione per l’ “esplorazione” guidati dalla NASA, comprendente missioni robotiche, Luna, asteroidi, punti lagrangiani e eventualmente Marte.
Come anticipato in precedenza viene proposta l’intitolazione della base a “Neil Armstrong” e viene consigliata una capacità di gestione in remoto della base lunare per poter in un secondo momento non avere obbligatoriamente presenti degli astronauti potendo gestire un programma lunare e uno marziano in parallelo come avverrebbe fra ISS e base lunare.
Altri punti toccati sono l’aspetto educativo e di informazione delle missioni e la collaborazione e standardizzazione internazionale.

La legge va a toccare anche altri campi di interesse dell’Agenzia e in particolare i seguenti.
Viene rifinanziata la missione Glory per lo studio del clima terrestre e degli aerosol nell’alta atmosfera.
Viene programmata la missione del Deep Space Climate Observatory, un satellite proposto da Al Gore per lo studio del clima e cancellato dall’amministrazione Clinton con il satellite già costruito e da allora “conservato” e pronto all’uso.
Viene incoraggiato l’uso di razzi e palloni sonda, aerei, e lanciatori suborbitali riutilizzabili a scopo educativo per giovani ingegneri e studenti.
Commissionato uno studio per l’immagazzinamento di materiale radioattivo destinato agli RTG per le sonde interplanetarie dopo che ne è stata autorizzata la produzione.
Coinvolgimento prima possibile in una missione per lo studio di Giove e Europa o Saturno e Titano e un programma per lanciatori di medio-piccole dimensioni per uso domestico.
Infine la messa in atto di un esteso programma di osservazione dei NEO (Near Earth Objects) per la protezione della Terra da eventuali impatti.

Il testo completo della legge è disponibile in allegato.

Ci sono tanti paletti, ma almeno si può tirare un po’ il fiato. :wink:

Intanto, prima di ogni discussione, e di carne al fuoco mi sembra ce ne sia, complimenti per il bell’articolone!!! :clap:

Complimenti per l’articolo, Alberto.

Buone notizie qua e là…belle dichiarazioni di intenti quanto meno.

Un finanziamento extra all’Orion non può che far bene! :clap:
Per il resto mi sembrano tutte cose sensate…impongono studi di fattibilità senza chiudere le porte a nulla finchè non hanno i risultati!
Credo sia un modo corretto di procedere

mi sembrano tutte delle buone notizie…si cerca di non escludere nessuna possibilità anche se si guarda alle soluzioni più realistiche e fattibili. La dignità della NASA e del programma spaziale americano sarebbero così salvate. Il finanziamento extra a Orion è ottimo una bella ventata di ossigeno che non fa certo male. Il fatto poi che ci sarà (salvo gravi impedimenti) la missione di AMS mi rende ancora più felice. così come ottima è l’incremento delle missioni scientifiche (certo mi sarebbe piaciuto vedere una missione su Urano e Nettuno, ma Europa e Giove vanno bene comunque).

Mi domando come l’hanno presa i sostenitori della lobby “pro-shuttle”…

Penso bene…
Di fatto e’ anche pro-shuttle! :wink:

Con questi nuovi fondi il Constellation ed il suo sviluppo potranno essere al sicuro… Spero che possano continuare in questa direzione, con la coscienza che un programma nuovo non può convivere con uno in corso senza dare fondi adeguati… già adesso si stanno facendo miracoli… per quanto riguarda la recente diatriba STS-Soyuz-Scialuppa, penso che la lobby pro-shuttle non sia ancora abbastanza forte nel Congresso… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Come non quotarti…

Mi sembrano buone notizie, sopratutto tenendo conto dell’attuale crisi finanziaria USA!

Tutto Ok , ma la cosa più positiva e che questo finanziamento sia stato approvato all’unanimità !

non concedere finanziamenti extra sarebbe stato come condannare la Nasa ad una lenta ed inesorabile agonia, sperando che questo non sia il primo e l’ ultimo extra.

Per chi sta stanziando 700 miliardi per le banche, penso che 3 o 4 in più per la NASA siano veramente briciole!
Lo 0,5%…

Dite che l’imminente missione cinese non c’entra neanche un pochino?

Beh, ne erano al corrente da un pezzo.

Non sono d’accordo…
Chi si interessa di spazio ne era al corrente da un pezzo, gli altri non credo!
Se non si interessano ai propri programmi spaziali, figurati essere aggiornati su quelli degli altri.
Credo che i successi della Cina in questo campo, mettano più paura dei russi ai politici americani

Bhe, forse “John Smith senatore dell’Iowa” non lo sapeva, ma l’apposita commissione parlamentare periodicamente farà dei rapporti.
Non è necessario che ogni singolo senatore/parlamentare sia informato su tutto per “reagire” come nazione.

continuo a non essere d’accordo con questa opinione. La guerra fredda e’ finita da un pezzo!
se non si trovano argomenti migliori per motivare il ritorno sulla luna che la concorrenza di altre superpotenze (o presunte tali) vuol dire che non si sa davvero a cosa serva andare lassu’!

Le ragioni scientifiche, tecnologiche o economiche per il ritorno alla Luna si possono anche trovare o ci sono già. Ma, forse, ottenere le risorse per realizzare un’impresa così impegnativa richiede una forte motivazione politica.

Paolo Amoroso

queste cifre dovrebbero indicare con estrema chiarezza il peso e l’ importanza che i politici U.S.A. danno alla NASA.
facilmente immaginabile anche quali sottomissioni di “preghiere per elemosine” i dirigenti di quest’ ultima abbiano dovuto subìre.