Le prossime missioni per la Luna, che aprono un decennio di fitta esplorazione robotica del nostro satellite in vista di uno sbarco umano nel 2018, saranno caratterizzate da una forte e concreta cooperazione internazionale: è quanto emerge dalla ottava conferenza internazionale sull’esplorazione e utilizzazione della Luna (ILEWG), appena conclusasi a Pechino, che ha visto la partecipazione di 240 esperti di 18 nazioni.
Questa fase di fitta esplorazione, aperta dalla sonda europea Smart-1, vedrà già nei prossimi due anni ben quattro sonde indagare il nostro satellite: la giapponese SELENE (SELenological and ENgineering Explorer), la cinese Chang’E 1, l’indiana Chandrayaan e la statunitense Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO). I dati che raccoglieranno, sommati a quelli della Smart-1, arricchiranno notevolmente le informazioni a nostra disposizione.
Proprio per ottimizzare le ricerche la Conferenza ha prodotto una dichiarazione (Lunar Beijing Declaration) che fissa alcuni punti della futura cooperazione. Tra questi:
• Analisi dei dati coordinata a livello internazionale e loro validazione, grazie al riscontro delle informazioni raccolte con differenti strumenti.
• Individuazione di un ristretto numero di obiettivi sui quali effettuare la calibrazione incrociata degli strumenti.
• Sviluppo e utilizzo di un Lunar Coordinates Reference Frame.
• Sviluppo di uno standard comune per comunicazioni in banda S.
• Coordinamento tra sonde che impattano e altre missioni.
(nella foto, fonte JAXA, la sonda SELENE)
http://www.dedalonews.it/it/08/2006/per-missioni-lunari-coordinamento-internazionale/