Premetto che non mi appassionano minimamente le tesi complottiste , girando nel web mi sono imbattuto in questo articolo che mi ha incuriosito e non poco,non avendo le competenze tecnico-scientifiche necessarie per farmi un’idea precisa dell’argomento,chiedo a voi cosa ne pensate.
Sapevo che le prime immagini dei Viking erano arrivate con dei cieli non propio rossi e che i tecnici nasa fecero delle correzioni, mi sbaglio?E ancora ,cosa ne pensate di questo sito?
http://www.pianetamarte.net/marte_oggi8.htm
Volgari e patetici tentativi per imbastire un Mars Hoax!
Il cielo su Marte non è azzurro, varia dal rosa pallido all’arancione.
Chiunque sostenga qualcosa di diverso è un complottista o uno male informato…
Il cielo è azzurro su Marte solo al tramonto, in modo inverso quindi a quel che succede qui sulla Terra
Questa proprio non la sapevo!
Ho trovato questa bella foto del tramonto marziano…
che dire da restare a bocca aperta…
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/69/MarsSunset.jpg
Che foto meravigliosa,altro che paesaggio familiare,da deserto terrestre, come dicono in molti…A me da l’idea di un mondo veramente alieno.
Ma i tecnici NASA come si regolano per calibrare le foto dei Rover marziani?
Per quale motivo?
Tutt’altra cosa direi… ma la notte deve essere ancora meglio…
Dalla foto che ho pubblicato prima mi pare che il colore del tramonto tenda di + sul rosa cipria…
Guarda, qui ho trovato la teoria che spiega il perchè della tipica colorazione terrestre; dalla quale puoi derivare la teoria marziana…
Spirit ed Opportunity dispongono di questa meridiana che serve anche per la calibrazione dei colori nelle foto.
Per gli scienziati è uno strumento molto utile, infatti avere delle foto con colori fedeli è determinante per ricavare ulteriori informazioni.
Ed ecco perché, nei primissimi giorni dopo il landing, si sono verificati/tarati i chip di acquisizione di immagine usando quella placca come riferimento.
A dire il vero, oggi come oggi, le meridiane sono ormai ricoperte di polvere marziana.
Molti di quelli che affermano che il cielo su Marte sia blu, sostengono che parecchie foto dei rover non siano calibrate, dopo di che le modificano a loro piacimento secondo ragionamenti empirici.
Grazie mille x la spiegazione RikyUnreal, ora è tutto chiaro su come si sono calibrate le immagini acquisite dai Rover!!!
http://marsprogram.jpl.nasa.gov/MPF/science/clouds.html
Oltre alle foto interessanti, il documento spiega come le polveri sospese nella tenue atmosfera marziana assorbano sì la componente blu della luce, ma ne riflettono anche una parte immediatamente vicino al Sole.
Al tramonto, quando la quantità di polveri attraversate aumenta per via dell’angolazione del sole rispetto all’orizzonte dell’osservatore, il fenomeno della rifessione della componente blu si fa più evidente attorno alla nostra stella.
Esattamente, ma a colori invertiti, il fenomeno che accade sulla Terra, dove la componente della luce solare filtrata è quella rossa.
Premessa: quello dei colori è uno degli argomenti tecnici più complicati di cui si possa parlare, nel discorso ci entrano diverse branche della fisica, come elettromagnetismo, fisica atomica, biochimica (la retina ha un funzionamento che è tutt’altro che ovvio e linare). Nel caso dei colori su un monitor o di una foto, c’entra anche la tecnologia di riproduzione dei colori e la psicologia della visione. E forse anche qualcos’altro che non conosco bene. Quindi avere le conoscenze tecnico-scientifiche per dire qualcosa di definitivo sull’argomento è estremamente difficile.
Definire esattamente cosa sia il colore vero, o giusto, in una foto è tutt’altro che banale. Chi ha una fotocamera in grado di gestire manualmente il bilanciamento del bianco può fare qualche eseperimento al riguardo: si potrebbe infatti pensare infatti che una sola impostazione è quella giusta, mentre le altre falsano i colori ed in effetti, da un punto di vista puramente oggettivo, “colorimetrico”, è così. Ma se si blocca il bilanciamento su una sola impostazione (magari quella per la luce solare, che all’aria aperta è effettivamente quella più fedele) e poi si prova a scattare qualche foto alla luce delle lampadine, cosa succede? Ebbene i colori risulteranno completamente sballati! O meglio i colori potrebbero essere effettivamente quelli “giusti”, solo che il mio occhio non riesce ad interpretarli correttamente nella foto. Ma allora per fare una foto “giusta” devo cambiare il bilanciamento del bianco, il che vuol dire che devo falsare i colori… ma allora qual è la foto veramente fedele alla realtà? Mistero…
Detto questo, è giusto che qualcuno si faccia delle domande vedendo le foto marziane. Ma in quell’articolo fanno capolino qua e là delle scorrettezze.
In primo luogo, se uno ha il dubbio che la NASA o chi per lei si comporti male, sarebbe più corretto mettersi in contatto con loro prima di scriverci su un articolo, perché si potrebbe scoprire che esiste una spiegazione più semplice di tutta la faccenda. Ma si sa, è troppo comodo fare l’attivista in pantofole, denunciare i mali del mondo senza allontanarsi dal PC…
Secondo, ci sono una serie di “dico e non dico”, specialmenente nella colonna di destra. Ad esempio, scrivere “E’ stato sufficiente rimuovere il filtro rosso.” non spiega un bel nulla, anzi sembra voler sottointendere che l’autore sappia per certo che le immagini siano state ritoccate con un filtro dalla NASA.
Le immagini dovrebbero essere state ritoccate per mostrare i colori veri, ma l’autore giustifica il suo ritocco dicendo che le immagini ora rivelano più dettagli, il che non c’entra assolutamente niente con la fedeltà dei colori! Anzi, chi ha smanettato un po’ con i programmi di fotoritocco sa che il modo migliore per evidenziare dei dettagli è cambiare i parametri come contrasto e saturazione in modo innaturale. Insomma, è ovvio che so ho una roccia con diverse sfumature di marrone e sottraggo il colore dominante, restano solo le differenze tra una zona e l’altra; e queste differenze, non disturbate da altre informazioni, risulteranno evidenziate ai miei occhi. Ma ho ottenuto i colori “veri”? No di certo!
Insomma il sospetto che l’autore abbia semplicemente tolto un po’ di rosso dalle immagini, quanto basta per ottenere un cielo azzurro, è forte.
Si possono notare anche altre cose “fastidiose”. Ad esempio, solo uno dei tre articoli citati per intero (il primo) è separato dal resto del testo mediante la formattazione (il margine è leggermente rientrato). Nel secondo e terzo c’è il titolo all’inizio, ma niente che segnali la fine, e i paragrafi di commento sembrano far parte dell’articolo citato. Ad una prima lettura, sembra che siano gli esperti citati a questionare sulla originalità delle immagini NASA! Sicuramente si tratta più di sciatteria che di malafede, ma comunque è un errore che distorce i contenuti.
Ma allora perché non tutte le foto sembrano mostrare gli stessi colori del cielo? Ci possono essere diverse ragioni:
- Il cielo ha veramente colori diversi in momenti diversi
- C’è stato un errore nella calibrazione delle immagini
- I colori sono stati volontariamente ritoccati per venire incontro ad una particolare esigenza.
Cercando un po’ mi sono imbattuto su questa pagina abbastanza tecnica:
http://www.lyle.org/~markoff/methods.html
Che spiega in dettaglio come vengono prodotte le immagini a colori. In particolare, c’è questo paragrafo che riguarda proprio il cielo:
The 'majority training' also dulls the diversity of colors of the sky , since the sky and the ground appear the same in several of the 3 filter views, but in 6 filter show variation. This 'dulling' is something I'm trying to work around, by training formula specific to the material (dusty ground, rock, sky) and then applying the appropriate formula to that material when it appears in a 3 filter image, but might not be ready for some time.
Insomma le immagini che usano solo 3 dei sei filtri a disposizione per i colori perdono un po’ di informazione, ed il cielo potrebbe essere una delle maggiori vittime di questa perdita di informazione.
Grazie Gwilbor per le interessanti considerazioni che sottoscrivo in pieno!
Molto interessante anche l’articolo lincato.
Un’altra considerazione viene alla mente. Le immagini marziane vengono mostrate alla reale luminosità di ripresa, oppure vengono schiarite per renderle più simili a ciò che il nostro occhio vuol vedere?
Per intenderci, con la fioca luce solare alla distanza di Marte, i paesaggi sono realmente così luminosi?
Non credo che un’astronauta nella stessa posizione di una Voyager possa vedere la superficie di Nettuno luminosa come nelle immagini pubblicate a suo tempo!
Ottimo post Gwilbor, sottoscrivo.
Grazie mille a tutti, ora mi è tutto “chiaro” !!!
Consiglio questa serie di esaurienti ed autorevoli articoli del noto space artist Don Davis: Some thoughts on color in space photos, in particolare The colors of Mars e The skies of Mars.
Paolo Amoroso
Grazie ragazzi per le delucidazioni,pensavo di avere aperto un Topic che sarebbe stato liquidato subito e invece si sta rivelando una miniera di informazioni.
Quindi Marte sarebbe un mondo poco luminoso?