Perchè?

Ieri ho iniziato a leggere un interessante libro di astronomia…si parlava anche di alcuni osservatori astronomici. Ma perchè sono tutti a forma di cupola? XD

Prendi una matita con l’indice ed il pollice. Con l’altra mano muovi la matita su e giu facendo perno sull’indice e pollice dell’altra mano. La punta della matita descrive un arco di circonferenza. Ora pensa che la matita sia il telescopio. Adesso pensa di fare questi movimenti mentre sei su una sedia girevole. Se un tuo amico ti fa ruotare sulla sedia mentre tu fai su e giu’, la punta della matitta descrive una cupola semisferica.

Poi e’ facile da costruire, e’ simmetrico e quindi la distribuzione del peso della neve e’ piu’ facile da distribuire. Insomma ci sono diversi vantaggi.

E poi non sono proprio tutti a cupola. Prendi ad esempio l’oservatorio solare di Kitt Peak in AZ. http://www.noao.edu/kpno/

L’ultimo telescopio costruito (ed per un quarto italiano) il Large Binocular Observatory - Mt. Graham, AZ, ha una cupola cubica ( puo vedere un immagine qua http://emcomet.com/LBT_Progress.jpg );

od ancora un pò meno recente ma pur sempre squadrato (nel deserto non cade la neve :stuck_out_tongue_winking_eye: ) l’europeo Very large telescope. Qua qualche notizia http://it.wikipedia.org/wiki/Very_Large_Telescope

Anche io credevo che non cadesse la neve nel deserto. Mi sono ricreduto quando ho portato mia moglie a vedere la Monument Valley nel febbraio del 1994…

Per curiosità, quale?

Come è già stato detto, non tutti i locali di osservazione astronomica hanno una copertura a cupola emisferica. La prima di questo tipo in Europa fu quella del Richmond Observatory in Inghilterra, realizzata nel 1769. La prima in America è del Williams College Observatory (1836).

La cupola emisferica ha però iniziato a diffondersi soprattutto dall’inizio del XX secolo. Nel XVIII e XIX secolo le cupole avevano forma generalmente cilindrica, conica o biconica (un tronco di cono sormontato da un cono o altro tronco di cono), più semplici da costruire di quelle sferiche.

Negli ultimi decenni si è iniziato ad abbandonare la tradizionale forma emisferica passando a coperture a forma di cubo o parallelepipedo. Immagino che, soprattutto per grandi dimensioni, queste forme risultino più semplici da costruire di quelle emisferiche.

Le cupole astronomiche sono suggestive, ma gli astronomi ne farebbero a meno. Sono un male necessario: proteggono lo strumento, ma generano turbolenza dell’aria che peggiora la qualità delle immagini.

Paolo Amoroso

Grazie per le vostre risposte…il libro è un inserto della Repubblica “La Scienza”, pieno zeppo di nozioni.

Non ero a conoscenza di questa problematica.
Visto che non sono un genio ma l’ultimo arrivato mi viene da pensare che le cupole totalmente apribili (con dei teloni come copertura facilmente arrotolabili) se non si sono diffuse presumo abbiano anche loro dei difetti. Quali?

Penso proteggano meno dalle intemperie… e presumo per dimensioni ragguardevoli devono essere piuttosto scomode da installare e togliere.

L’ideale sarebbe un tetto o una copertura scorrevole che possa lasciare scoperto il telescopio. Ma per strumenti di grandi dimensioni immagino che ci siano difficoltà di costruzione.

Paolo Amoroso

Non per niente il grande Jules Verne (da cui prende nome il primo ATV) nel suo “Dalla Terra alla Luna” (“Da le Terre a le Lune” del 1865) ipotizza un enorme telescopio, unico mezzo ottico per poter seguire all’epoca un’ipotetica missione circumlunare, completamente…scoperto.

Come ben illustrato dall’immagine in allegato estratta dalla prima edizione del celebre romanzo (via NASA).

In questo caso però la lungimiranza è stata dell’astronomo Lord Rosse che costruì il Leviatano di Parsonstown, un telescopio riflettore da 1,80 m di diametro a cui molto probabilmente si ispira l’illustrazione del romanzo di Verne (un’altra illustrazione). La sua montatura aveva però notevoli limitazioni: il tubo poteva essere puntato solo vicino al piano del meridiano locale.

Paolo Amoroso

Incredibile…allora esiste davvero!!! :scream:

Per coprire l’intera volta celeste però si può però attendere che la Terra compi la sua porzione di rotazione?

Mezza volta celeste, perchè nell’altra metà c’è il Sole… nell’arco di un anno comunque la fai tutta… ma scordati lunghe esposizioni… pochi secondi e l’oggetto è già passato… senza neanche il tempo di cercarlo… :smiley:

Sì, se lo strumento, come nel caso di quello di Lord Rosse, può muoversi in altezza dall’orizzonte allo zenit. E` più o meno ciò che faceva l’astronomo William Herschel, lo scopritore di Urano, con i suoi “scandagli celesti”: puntava il telescopio verso il meridiano ad altezze diverse, lasciando che la rotazione terrestre portasse porzioni sempre diverse della volta celeste nel campo di osservazione.

Il radiotelescopio di Arecibo può invece osservare solo una piccola porzione del cielo, mi pare di ricordare entro 13 gradi dallo zenit, perché la parabola è fissata al suolo e i rivelatori radio fanno solo piccoli spostamenti nel piano focale. Nonostante questa pesante limitazione la produzione scientifica di questo strumento è incredibilmente vasta.

Paolo Amoroso