Perdita di liquido refrigerante dalla Sojuz MS-22 (68S)

https://en.wikipedia.org/wiki/Soyuz_MS-14 nel 2019, con a bordo il robot Fedor.

Con dovuta cautela di ciò che Anatolij Zak ha captato in forma confidenziale, sicuramente Roskosmos si esprimerà ufficialmente sul da farsi il prossimo 11 gennaio. Questo è dato per certo. Più ombre, da qui il mio invito a usare le proverbiali pinze, lo scenario che potrebbe prospettarsi è il seguente:

  • Far deorbiare la Sojuz MS-22 priva di equipaggio
  • Lanciare il 20 febbraio la Sojuz MS-23, la navetta sostituiva, con a bordo solamente Oleg Kononenko.
  • Estendere la missione di Sergej Prokop’ev e Dimitrij Petelin di sei mesi, fino a settembre 2023, in linea con durata standard del volo di Oleg Kononenko, con il quale tornaranno a casa.
  • Andrej Fedjaev NON siederà a febbraio nella Crew Dragon della missione Crew-6, lasciando il suo posto per il rientro di Francisco Rubio insieme a Stephen Bowen, Warren Hoburg e Sultan Al Neyadi. Anche per lui si dovrebbe prospettare una missione di quasi 12 mesi complessivi.

Roskosmos desiderebbe in via precauzionale qualcuno a bordo della Sojuz, anziché lanciarla in modalità automatica, poiché la navetta non è dotata dell’antenna triangolare che si interfaccia con sistema di attracco manuale teleoperato di emergenza (TORU). Così facendo si garantirebbe l’arrivo a destinazione della capsula che prenderà il posto della Sojuz MS-22 come scialuppa di salvataggio. Nelle difficoltà nel primo attracco della Sojuz MS-14 con il robot Fedor si è trattato di un malfunzionamento all’antenna Kurs di Poisk, tanto qualche giorno più tardi si è agganciata regolarmente al modulo Zvezda.

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Come mai? Forse viene installata in una fase precedente rispetto all’attuale stato della MS-23… Oppure era stata installata eccezionalmente sulla MS-14, che però ricordo aver avuto dei problemi proprio al sistema TORU. Non ricordo se lato ISS o Soyuz.

Edit: ok, ho letto l’ultima parte del messaggio.

La Sojuz a differenza della Progress non è proprio munita di tale apparecchio. L’antenna a cui mi riferisco è collocata all’esterno del modulo abitativo. Per esempio anche in Nauka è ben visibile, mentre nel caso di Prical era posizionata nel modulo propulsivo del rimorchiatore Progress MS-UM.

Letto il suo EDIT, Veronica. Tranquilla. Lato Stazione, il famoso cavo scollegato in Poisk. Se ti ricordi, infatti, quel imprevisto ha obbligato a Luca Parmitato, Andrew Morgan e Aleksandr Skvorcov al riposizionamento della loro Sojuz MS-13 da Zvezda a Poisk. I cosmonauti erano impossibilitati, fisicamente, nel far attraccare manualmente la Sojuz MS-14.

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Ah, ecco, sí, ricordavo del parcheggiatore Parmitano.

Però se non ci fosse stato il malfunzionamento a Kurs avrebbe attraccato automaticamente, giusto? Come fanno se non hanno l’antenna?

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Affermativo!

Nel caso delle Sojuz non si pone più di tanto il problema, il comandante e gli ingegneri di volo al suo fianco possono intervenire in prima persona. Un guasto al Kurs è successo il 5 ottobre 2021 con la Sojuz MS-19, quella con l’attrice e il regista nel lungometraggio russo oltre ad Anton Skaplerov.

Per Progress si ovvia alle difficoltà di comunicazione via Kurs con il sistema TORU. Le recenti Progress, in particolar modo Progress MS-16, hanno sofferto di danni alla parabola del Kurs. L’apertura della carenatura ha prodotto dei detriti che hanno impattato con l’antenna, piegandone un bordo.

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Continuo a non capire una cosa però. Perdonami, poi non ti rompo più :sweat_smile:.
In teoria una Soyuz può attraccare automaticamente, giusto, l’idea di mandare solo Fedor sulla MS-14 era per dimostrare questa capacità. Come mai adesso Roskosmos preferisce mandare Kononenko?

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Nessun problema Veronica, mi fa piacere rispondere ed essere più attivo sul Forum. Il volo solitario di Fedor era dettato dalla necessità di certificare il lanciatore Sojuz 2.1a per la Sojuz. La missione di Luca Parmitano è stata l’ultima col “vecchio” Sojuz-FG e dalla storica rampa 1/6 di Bajkonur (Gagarinskij Start).

Vuole mettersi il ferro dietro la porta, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e Roskosmos non vuole rischiare un’altra Sojuz a vuoto.

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Ah ok, ora ho capito. Grazie!

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In attesa delle comunicazioni ufficiali da parte di Roscosmos e di NASA, uno spunto di riflessione dalle conclusioni dell’articolo:

Se è vero che la MS-22 ritornerà a terra subito mentre la MS-23 va su a Febbraio, significa che passerà un mesetto in cui l’unico veicolo di salvataggio a bordo della ISS sarà la Dragon Crew-5. Significa che verrebbe accettato che, in caso di emergenza della ISS nel periodo tra il rientro della MS-22 e il lancio della MS-23, la Dragon Crew-5 potrebbe tornare giù con 7 astronauti a bordo.

In più, se la MS-23 andrà su con Kononenko e Rubio verrà spostato su Crew-6 (la quale andrà su con solo 3 astronauti invece di 4), significa che per qualche settimana, prima dell’arrivo di Crew-6, a bordo della ISS ci sarebbero 8 astronauti/cosmonauti. In quel caso, la MS-23 fungerebbe da veicolo di salvataggio per Kononenko, Prokop’ev e Petelin, mentre Rubio dovrebbe usare come veicolo di emergenza la Crew-5. Significa che verrebbe accettato che, in caso di emergenza della ISS nel periodo tra il lancio della MS-23 e il lancio di Crew-6, la Dragon Crew-5 potrebbe tornare giù con 5 astronauti a bordo.

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Scusa Buzz, non mi tornano i conti o mi sono perso qualcosa. C’è un impedimento o problemi di sicurezza per l’attracco della Sojuz MS-23 mentre la Sojuz MS-22 è ancora ormeggiata a Rassvet? Oppure è stato detto che la navetta rientrerà subito, a gennaio, ovviamente dopo aver estratto oggetti personali e i seggiolini di Prokop’ev e Petelin, senza aspettare il mezzo sostitutivo? La porta inferiore di Pričal è libera, lo scenario che si presenterebbe è lo stesso di un avvicendamento diretto!

A breve 2023-01-09T22:05:00Z la Cargo Dragon lascerà l’avamposto, dunque il boccaporto superiore di Harmony (PMA-3/IDA-3) sarà libero per l’arrivo di Crew-6, il lancio è calendarizzato per il 19 febbraio. Anche nessun problema apparente.

Ah ok, capita la tua chiave di lettura. Il nodo, l’inghippo, è da adesso fino a quando la turnazione degli equipaggi non si sarà conclusa. Se le previsioni dovessero essere mantenute, si astronauti Sojuz e Crew Dragon dovrebbero concludere il passaggio di consegne quasi in simultanea, o comunque con pochi giorni di scarto. Un mesetto abbondante dunque. Mi sembra di capire che si accettano i rischi presi finora.

Detto ciò, aspettiamo ancora un paio di giorni per il verdetto ufficiale :wink:

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C’è una cosa che mi lascia perplesso: è vero che la Dragon 2 ha la capacità di ospitare fino a 7 astronauti a bordo (caratteristica di progetto) ma come la mettiamo con i sedili?

Attualmente la “Endurance” attraccata alla ISS ha solo i 4 sedili impiegati per il lancio del Crew 5.

Ciò significa che con la Cargo Dragon CRS-27 (sempre prevista a febbraio) saliranno su anche altri tre sedili? Oppure uno solo per il rientro di Rubio?

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No, in effetti non è scritto nell’articolo. Ma da come ha scritto la sequenza, ho per qualche motivo assunto che la MS-22 rientrerà prima del lancio della MS-23.

Non ho guardato la situazione dei boccaporti, ma in effetti potrebbero tenere la MS-22 su fino all’arrivo della MS-23.

In ogni caso, fino all’arrivo della Crew-6, rimane un astronauta “di troppo”. Quindi, se deorbitano la MS-22, comunque la Crew-5 dovrebbe accomodare 5 astronauti invece di 4 (in caso di emergenza).

Aspettiamo le dichiarazioni ufficiali :wink: :zipper_mouth_face:

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A quanto ho letto è anche un problema di tute, non solo di sedili. Le tute russe non sono compatibili con le Dragon

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E le tute?

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Detesto dire “l’avevo detto” ma l’avevo detto!!! :grin:

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Personalmente questo topic mi sta piacendo e ho letto tutto con interesse, sia i contributi che riassumono posizioni ufficiali, sia le ipotesi e le opinioni.

Non capisco pero’ le “celebrazioni”, ne tantomeno il “contro il parere degli esperti” (vedo ora, cancellato): se la faccenda fosse semplice (sia tecnicamente che politicamente) non ci sarebbe il bisogno di attendere cosi’ a lungo.

E soprattutto, anche nella soluzione piu’ conservativa (principio di precauzione e quant’altro = questa soyuz torna vuota) resta un ventaglio di soluzioni per portare lupo, pecora e pastorelli dall’altra parte del fiume.
E’ una situazione di contingenza senza enormi pericoli imminenti. Forse una delle cose piu’ interessanti ultimamente, in questo programma.

Quindi…boh, continuiamo a parlarne tranquilli?

edit: I downvote non sono una punizione, tant’e’ vero che sono semplici icone e non hanno valore intrinsecamente positivo o negativo (chiaro che il siginficato di un pollice verso e un meno sono abbastanza inequivocabili)
Non esiste un algoritmo che “squalifica” l’utente che li riceve (anzi credo che se fai incetta di qualsiasi cosa, pollici versi inclusi, ti arrivi una coccarda). E’ un modo per rispondere velocemente. Se sono in disaccordo con un post - o anche con il tono di un post - metto un pollice verso. Zero conseguenze.
Siamo tutti adulti, non ce la prendiamo per gli emoji dai :smiley:

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Non è mai bianco o nero. Un conto è un rientro nominale, un altro conto è un rientro di emergenza. Sono operazioni diverse, con orbite e traiettorie diverse, e durate diverse.

E ogni decisione (qualunque essa sarà) è sempre risultato di un trade off. Il fatto che possano preferire di lanciare la MS-23 ed evitare un rientro nominale con la MS-22, non significa che in assoluto la MS-22 non sia considerata sicura per il rientro, ma semmai che, vista la disponibilità della MS-23 e la possibilità di estendere ad un anno la durata della missione di due cosmonauti e un astronauta, si può preferire di prendersi meno rischi possibile.

In questo caso, oltre alla questione “tecnica”, va aggiunta anche quella politica, e di scambio di informazioni.

È più sicuro un rientro balistico nella Soyuz danneggiata, oppure un rientro senza tuta e con un seggiolino “arrangiato” nella Dragon?

Molto probabilmente i Russi non fanno vedere agli Americani tutto il dettaglio delle analisi termiche e delle accelerazioni in caso di rientro balistico fatte sulla Soyuz, e di sicuro gli Americani non fanno vedere ai Russi tutto il dettaglio delle analisi di rientro e delle accelerazioni con 7 astronauti fatte sulla Dragon (ho scritto precedentemente che le informazioni vengono scambiate, ma il livello di dettaglio ovviamente non è lo stesso che si ha internamente).

E quindi è probabile che in caso di emergenza i Russi si fidino di più della MS-22 e che gli Americani si fidino di più della Crew-5 con 5 astronauti.

Comunque per ora stiamo solo speculando, aspettiamo ancora qualche giorno e vediamo quali saranno le decisioni ufficiali.

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Quanto siamo consapevoli che trasportare una seduta in più sia lo scoglio da superare verso la realizzazione della soluzione tampone? È davvero così semplice aprire i pannelli del pavimento, imbullonare le staffe e connettere i tubi dell’aria e il cavo dell’interfono? Un astronauta sarebbe in grado di farlo come lo sono i comandanti delle Sojuz per lo scambio dei seggiolini profilati su misura?

Per quanto concerne le tute, Francisco Rubio ha svolto di recente delle attività extraveicolari, le misure caratteristiche del suo corpo sono (dovrebbero essere) note. In più le tute di SpaceX sono sì cucite su misura, ma consentono con minimi aggiustamenti la corretta vestibilità per corpi con fisici diversi. Sono infatti raggruppate in famiglie di taglie, nel giusto numero per coprire l’ampia eterogeneità degli utilizzatori.

Restando nel campo delle speculazioni, come qualcuno ha osservato nel forum di NSF, l’eventuale rientro di Rubio sulla Dragon andrebbe ad occupare il quarto seggiolino su Crew-6 lasciato libero da Andrej Fedraev, che dovrebbe poter partecipare ad una missione successiva di SpaceX. Il cosmonauta ha il ruolo di specialista di missione, per cui limitati compiti e responsabilità nella fase di volo e rientro. L’ideale vista la sua limitata formazione sulla Crew Dragon, ma che di sicurò potrà apprendere le informazioni più importanti con sessioni specifiche di studio in orbita. Le simulazioni della fase di distacco e rientro sono una routine per gli equipaggi in procinto di tornare a casa.

Mi associo nell’aspettare le decisioni ufficiali. Se ci saranno altri dubbi su quanto detto, ipotizzato finora sono disponibile per dei chiarimenti costruttivi :wink:

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Piccola provocazione (da intendersi non come un “basterebbe che…” ma come curiosità di fattibilità ingegneristica): ammesso che il danno consti solamente di un forellino al max di un mm di diametro nella tubatura del circuito…. Non si potrebbe tentare una riparazione e un refilling del sistema? Parlo da completo ignorante dei sistemi Sojuz… ovviamente si potrebbe svolgere questo tentativo e fare deorbitare la Sojuz vuota senza astronauti (o testare il sistema riparato quando ancora attraccata alla ISS)… magari il refilling non sarebbe possibile svolgerlo in EVA o in volo in generale…. Però sarebbe indubbiamente un bel banco prova per sperimentare procedure e tentativi di riparazione in una situazione di (mi pare) normale sicurezza…

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