C’è un bel problema per la Soyuz MS-22
Sta perdendo parecchio liquido refrigerante da un bel po di tempo.
Ovviamente la EVA russa di oggi è sospesa.
C’è un bel problema per la Soyuz MS-22
Sta perdendo parecchio liquido refrigerante da un bel po di tempo.
Ovviamente la EVA russa di oggi è sospesa.
Riassumo la cosa con alcuni tweet. Le osservazioni stanno arrivando a valanga.
La EVA è stata interrotta mentre stavano depressurizzando l’airlock.
Per ora le osservazioni vengono fatte con le telecamere esterne. Le finestre in direzione della Soyuz sono ovviamente chiuse.
Probabile che stiano per usare ERA per un occhiata ravvicinata.
Già in zona
Non sono presenti perdite all’interno della capsula.
Ovviamente le cause sono sconosciute al momento.
Sembra che ERA stia osservando i pannelli della capsula.
A differenza del Canadarm2, non abbiamo immagini in diretta dal braccio robotico sul lato russo.
Le uniche osservazioni “dirette” sono al momento eseguite attraverso il piccolo oblò dell’airlock di Nauka
Ultimo post prima di staccare, giusto per tranquillizzare.
Il sistema di raffreddamento della Soyuz è (come tante altre cose fatte per andare nel “mare” dello spazio) ridondante, quindi non è detto che la capsula sia inutilizzabile del tutto.
Anche in caso di impossibilità di usare la MS-22 per far rientrare gli attuali occupanti, di sicuro una soluzione si trova. Non a brevissimo termine per vari motivi logistici, ma a scendere scendono.
Di sicuro ci saranno forti ripercussioni sulle attività di messa in opera piena di Nauka (again).
Il refrigerante non è ammoniaca (come quello del sistema di raffreddamento principale della ISS) quindi non c’è problema di contaminazione delle tute EMU/Orlan in caso di future operazioni EVA.
Nuovo articolo di Marco Zambianchi pubblicato su AstronautiNEWS.it.
Il liquido refrigerante è Isoottano
C’è qualche chimico che possa dare delucidazioni su un eventuale grado di tossicità?
diciamo che non è una passeggiata di salute, poi bisogna vedere nel vuoto dello spazio la combinazione di temperatura-pressione se lo fa congelare, assorbire su qualche materiale etc
L’account ESA Human spaceflight fa “trapelare” alcune riprese di ERA
Sembra che non ci sia in effetti una ridondanza del circuito di raffreddamento.
Si tratta sempre di analisi non ufficiali, ma comunque fatte da appassionati con una certa conoscenza.
Personalmente, mantengo il beneficio del dubbio. Mi fa troppo strano pensare che non sia un sistema “doppiato”.
“This Soyuz is dead” (Space Shuttle Almanac) è un giudizio alquanto pessimista, (realista? ) attendiamo la (eventuale) conferma ufficiale…
sarei curioso di sapere se per la ISS esiste un monitoraggio periodico visuale, del tipo di quelli che fanno i piloti di aereo prima di ogni decollo (“pre-flight inspection”, ma ovviamente qui sarebbe “in-flight”), eseguito magari dal controllo a terra. O se l’incarico di segnalare eventuali problemi (come questo) è lasciato semplicemente ai sensori di bordo.
Qualcuno ne sa qualcosa?
Si, fanno periodicamente ispezione grazie alle varie telecamere esterne e con il Canadarm2 in caso di analisi più approfondite. Proprio per questo sono state sostituite quasi tutte con nuove apparecchiature ad alta risoluzione.
Oltre ad ispezioni ottiche, c’è anche il RELL (Robotic External Leak Locator) principalmente usato per le ispezioni al sistema di raffreddamento USOS, in grado di rilevare perdite anche minime. Quest’ultimo però non riesce a raggiungere tutto il lato russo della stazione, perché è montato sul sistema Dextre/Canadarm2.
molte grazie Raffaele.
Quest’ultimo però non riesce a raggiungere tutto il lato russo della stazione, perché è montato sul sistema Dextre/Canadarm2.
Quindi non è la stessa docking port di questa foto? O quello che dici non implica che il Canadarm2 non possa raggiungere la navetta per ispezioni e magari tentativi di riparazione?
Potrebbe essere stato causato da un impatto con un piccolo detrito?
Certo che sì.
O si è rotto qualcosa o è stata colpita da qualcosa; non ci sono molte altre alternative.