Perseidi sulla Luna

Gli astrofili hanno un rapporto ambiguo con il nostro satellite. Da un lato, alzi la mano chi NON ha puntato il telescopio/binocolo sulla Luna alla prima osservazione. D’altro canto, quando le ambizioni crescono, la Luna e’ spesso d’impaccio: troppo luminosa, troppo “grande”, banale…

Tuttavia alcuni astrofili stanno trovando nuovi interessi nell’osservazione selenica, ed in questo sono assecondati niente meno che dalla Nasa.

L’idea e’ quella di cercare di scorgere l’impatto di una meteora sul suolo lunare. L’energia liberata e’ equivalente ad una cinquantina di chili di TNT, ed il lampo ha una luminosita’ apparente di magnitudine 7, ben alla portata degli strumenti dell’astrofilo dilettante.

Naturalmente occorre abbinare al telescopio una videocamera, o una webcam. Inoltre e’ stato recentemente introdotto un software apposito, LunarScan, scritto dall’appassionato Pete Gural ed ora impiegato anche dalla Nasa, che analizza i filmati per cercare i flashes da impatto, risparmiando la parte piu’ tediosa dell’analisi. Si tratta un un “freeware” liberamente scaricabile dal sito http://gvarros.com/.

L’interesse dell’ente spaziale americano per gli impatti meteorici lunari e’ da ricollegarsi al previsto ritorno sul nostro satellite. Senza un’atmosfera protettiva, le meteore possono rappresentare un rischio concreto per gli esploratori lunari, e la Nasa sta cercando di valutare la frequenza e distribuzione degli impatti.

Attualmente sono due i centri di ricerca impegnati nell’osservazione, l’uno in Georgia, l’altro in Alabama; tuttavia, con l’incognita metereologica sempre in agguato ed il problema della luce diurna, il supporto di un team globale di osservatori dilettanti e’ per la Nasa un validissimo aiuto.

Inoltre gli astrofili potranno contribuire anche alla riuscita del progetto LCROSS, che prevede di mandare un satellite a schiantarsi sul fondo di un cratere polare nella speranza che l’esplosione liberi detriti nei quali gli astronomi possano individuare tracce di acqua. Questo impatto, se non oscurato dalle pareti del cratere, sara’ ben visibile con un telescopio amatoriale.

Recente aggiornamento a riguardo, nel sito NASA, sul rilevamento di recenti impatti lunari dovuti allo sciame delle Perseidi:
http://science.nasa.gov/headlines/y2008/02sep_lunarperseids.htm