Pioggia di meteoriti sulla Luna

Nei campioni raccolti durante le missioni Apollo sono evidenti i segni di fusione delle rocce

L’idea che la superficie della Luna – durante la lunga vita del satellite – sia stata colpita da meteoriti non è certo nuova per gli astronomi: i crateri ben visibili anche a occhio nudo ne sono una evidente testimonianza. Ma i nuovi dati raccolti analizzando i campioni di roccia riportati sulla Terra dalle misisoni Apollo parlano di una “pioggia” estremamente intensa durata circa 100 milioni di anni e lontana da noi circa 3,9 miliardi di anni. È questo in estrema sintesi ciò che si evince leggendo un articolo pubblicato su “Geochimica e Cosmochimica Acta”, rivista dell’International Meteoritical Society a firma di Marc Norman, dell’Australian National University e di Robert Duncan e John Huard della Oregon State University. L’importante risultato è stato ricavato dall’analisi di frammenti di roccia fusa: le tecniche radiometriche infatti hanno confermato che si tratterebbe di fusioni dovute allo sviluppo di un intensissimo calore seguito all’impatto di meteoriti. Ciò che appare più misterioso e affascinate di questo studio è che tali fusioni si sono verificate tra 3,8 e 4 miliardi di anni fa, un’epoca coincidente grosso modo con l’inizio della vita sulla Terra. Tale circostanza deporrebbe così a favore dell’ipotesi che le stesse meteoriti possano aver portato i primi germi di vita sul nostro pianeta.

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