Prendono forma i piani ufficiali per le procedure di rientro della ISS

Sono andato un Po a memoria, ma è una stima mia, non assoluta.

La temperatura comunque varia in base anche al tipo di materiale che affronta quelle velocità.

Poi (sempre a memoria, letto ma senza fonte pronta da dare ora) il calore del plasma differisce da quello del materiale. Un detriti poi credo abbia una temperatura diversa dagli scudi termici ablatativi…

Insomma, appena possibile esaurito le tue/mie curiosità… avevo proprio intenzione di buttarmi in una serie di approfondimenti in tema debris (che è l’argomento che mi intrippa di più al momento)

EDIT : questo ebook free di NASA è molto interessante, a pagina 16 alcune info sulle temperature raggiunte (Per il layer di plasma, non per la struttura) di 12.000 kelvin.

3 Mi Piace

Scusate se riprendo questo 3d ma sono un fantasioso romantico e assistere un giorno alla vaporizzazione di 400 tonnelate di roba così faticosamente piazzate in orbita io non la vedo come una fine percorribile. Secondo me qualche visionario come io sono pazzo potrebbe pensare di trasformarla sostituendo I pezzi che ormai sono obsoleti o non più utili (quelli si da vaporizzare), ripeto è enorme ma è anche modulare non esiste oggetto modulare che non possa essere smontato riciclando ció che è utile fino alla successiva sostituzione. La Iss è una serie di moduli collegati da nodi, ognuno dei quali credo sia indipendente dal resto e non tutti hanno la stessa scadenza meccanica…Ripeto, scartando la conservazione in orbita cimitero (grazie per l’ottimo intervento di @riki2048ksp), il deorbiting (se questa sará il destino) dovrebbe comunque avvenire a pezzi :cry: che fine ingloriosa…

3 Mi Piace

I Dotraki non sarebbero d’accordo…:sob:

1 Mi Piace

Errore 404: The cosmic object you are looking for has disappeared beyond the event horizon.

Mi dai il titolo del pdf?

1 Mi Piace

Tutto si può fare, volendo, ma quello che suggerisci costerebbe quasi quanto una nuova stazione.

Non è facile come sembra. “Basterebbe che…” è il tormentone che in questo forum chiamiamo il Lego spaziale e in questa intervista abbiamo spiegato perché è difficile:

7 Mi Piace

Coming home

EDIT: scusa la brevità, ma ero a prendere pesti a scuola!

@Vespiacic ecco il link alla risorsa

4 Mi Piace

Giusto per precisione, nel libro sono citati 12.000 Fahrenheit, non Kelvin. Convertendo la temperatura in Kelvin viene circa 7.000K.

Quello che mi turba è la frase:
“The steep trajectories used by the initial medium-range ballistic missiles
resulted in a reentry in which temperatures exceeded 12,000 degrees Fahrenheit
(°F) within the stagnation zone immediately in front of the vehicle. This is
twice as hot as the surface of the Sun.”

Fossero Kelvin la frase avrebbe anche senso, ma 12.000 °F sono la temperatura del Sole, non il doppio. :thinking:

Tornando in topic, ho letto male, nell’articolo ti riferivi a un generico “temperature che si raggiungeranno”, io ho interpretato erroneamente a contatto con la ISS. Però approfondirò, grazie del link :slight_smile:

Scusa, letto male io

Grazie @Amoroso, posso chiederti più o meno a che minuto se ne parla? Perdonami col cell e senza wifi mi risulta un tantinello scomodo 1h22 di intervista😂 per il resto: probabilmente anzi sicuramente una nuova stazione costerebbe meno a parità di condizioni iniziali…il discorso è che non si può prescindere dal fatto che ci sono già 400 tonnellate di “rifiuti metallici” in orbita e per adesso in buona percentuale ancora funzionanti…non si possono trattare come io tratto la differenziata credo

@anon65396009 non ho la possibilità di verificare ora ma il Lego spaziale è il filo conduttore dell’intera intervista a Diego Vanelli che inizia nei primi minuti dell’episodio.

Infatti la ISS non verrà deorbitata ora, solo alla fine della vita operativa.

Verranno trattati nel modo più sicuro, efficiente ed economicamente conveniente previsto dal piano di deorbitazione.

2 Mi Piace

Sperem…:wink:
…per 400ton di rifiuti intendevo rispondere alla convenienza e al calcolo economico di una nuova Stazione…scusa mi ero spiegato maluccio con lo smartphone :slight_smile:

1 Mi Piace

Non pensare al metallo, pensa a tutta l’impiantistica, gli isolamenti dei cavi, le tenute dei circuiti, i motori elettrici, tutta roba che deperisce e che smontare e rifare in orbita non è possibile

1 Mi Piace

Perchè dici che non è possibile? I pannelli o gli armadi attrezzati sono modulari all’interno delle sezioni cilindriche, li smonti e li sostituisci. Le stesse sezioni della iss completi portati dallo Shuttle e preassemblati potrebbero essere sostituiti per intero, cosi come sono stati portati su e montati, potrebbero essere smontati e riportati sulla terra…io non riesco a vedere difficoltà in questo. Altro discorso è quello economico/politico costi/benefici…se la volontà di fare le cose per bene è quella dell’Italia degli ultimi decenni sappiamo come va a finire, se invece la volontà e quella propositiva degli anni pionieristici dello spazio secondo me la ISS non sarà distrutta ne tra 10 anni, ne mai, quest’ultimo caso non è solo una riflessione ma anche una speranza personale.

Ma secondo te, costa piu’ un’ ora di lavoro di un operaio sulla terra o di un astronauta nello spazio?

In un contesto in cui il costo di lancio e’ calato significativamente, costa di meno farne una nuova con impianti, tecnologie e progetti allo stato dell’arte che ristrutturare questa

Io sono per alzarla un po’ di altitudine perche’ duri, ma arrivera’ un giorno in cui sara’ di interesse storico e non piu’ abitabile ne’ utile come avanposto.

D’altronde potrebbero aggiungere nuovi moduli, cosi’ sarebbe ancora la ISS ancora attiva anche se ha molti moduli vecchi e non piu’ utilizzati.

2 Mi Piace

Non ho capito se per te è meglio farne una nuova o integrare/ristrutturare quella che c’è.
Per me non si può prescindere dal fatto che c’è una discreta quantità di risorse e tecnologia già a 400km d’altezza al momento delle “dismissioni”…

non puoi sganciare, ora, un modulo della iss e farlo rientrare, aggiornare e rispedirlo su. I motivi sono facilmente intuibili…primo di tutto non esiste un veicolo in grado di rientrare con un carico simile. Se pensi che i moduli della iss siano dei cilindri vuoti in cui sono banalmente avvitati degli armadi non hai proprio idea di cosa sia la iss.
ci sono km di cavi e tubi, interfacce e impianti implementati anni dopo anno per arrivare a ciò che è ora. Hai almeno ipotizzato quanti decenni servirebbero per farla a pezzi portarla a terra e riportarla su? anni in cui sarebbe aperta nello spazio, inutilizzabile

1 Mi Piace

@arkanoid Penso ci sia un equivoco di fondo: io non ho mai detto che va smontata, aggiornata e riportata su, ma solo aggiornata in orbita con l’aggiunta di nuovi moduli O con la sostituzioni di quelli magari non più utili o funzionali…

Poi bisogna considerare che tutta la struttura della ISS ha iniziato la sua vita operativa del 99, e di anni ne sono passati, e le tecnologie sono avanzate a passi con il tempo. Ora come ora é altamente infattibile un’ “aggiornamento” della ISS, vedremo come procederà Deep Space Gateway.

1 Mi Piace

Per affrontare in modo proficuo questo genere di discussioni è molto importante tenere a mente alcune “regole di base”.

Prima di tutto, la parola “spazio” fa rima (per dire) con “complessità”. Non esiste niente di facile nell’ambito spaziale, a causa principalmente dell’unicità dell’ambiente orbitale. Tutto ciò che vedi è frutto di anni di pianificazione, lavoro duro e dell’applicazione di precise procedure.

Altri punti rilevanti:

  • la ISS non è una semplice struttura componibile. È stata costruita con migliaia di ore di lavoro grazie al braccio robotico dello shuttle prima e della stazione stessa poi, insieme a decine di EVA, ed è ormai un unicum percorso dentro e fuori da sistemi interconnessi molto complessi (elettrici, di raffreddamento, di controllo dell’assetto).
  • separare parti o sottoparti della ISS richiederebbe di investire tempo, lo sviluppo di precise procedure, e decine di migliaia di ore di lavoro del personale a terra che deve supportare il tutto
  • gli elementi strutturali della ISS sono sottoposti a sollecitazioni e ad usura straordinarie, e non possono funzionare all’infinito solo cambiando qualche parte qui e là o usandola come fonte di parti di ricambio.
  • la scelta di deorbitare l’avamposto spaziale è la più conventiente sotto ogni punto di vista, arrivati alla fine della sua vita utile.
9 Mi Piace