Presentazione Kliper Energia

Credo che la versione alata sia più pesante della LB puro a parità di dimensioni. La volontà di piegare le ali credo derivi dalla necessità di ridurre al minimo gli attriti quando queste non servono permettendo inoltre di non doverle per forza fare molto massicce per sopportare i forti carichi al lancio o al rientro.
A parità di robustezza un’ala ripiegabile è sicuramente più pesante di una classica, il guadagno credo si arrivato fra la versione ad ala fissa e quella ad ala mobile dalla maggiore sottigliezza della seconda.

Ovviamente è così, la necessità di ripiegare l’ala deriva dalla volontà di ridurre, principalmente, la resistenza indotta sia al lancio che al rientro. Anzi al lancio il Kliper potrebbe essere intregrato all’interno di una carenatura (così come la Soyuz) in maniera tale da non “disturbare” l’aerodinamica del vettore.

Ed è quello che intendevo io quando parlavo di risparmio di peso, ma non solo. Un ala ripiegabile, durante il rientro, va protetta sicuramente in maniera diversa rispetto ad una fissa (e di maggior allungamento/resistenza) il che si traduce in un risparmio di peso per le TPS.

Vorrei ricordare che già i Bor 4, veicoli non pilotati in scala ridotta del programma Spiral, avevano le semiali incernierate per poterle ripiegare verso l’alto durante il rientro, proprio per ridurre al minimo la resistenza. Anzi proprio i 4 lanci dei Bor, negli anni '80, hanno dimostrato con successo la possibilità di utilizzare ali ripiegabili senza che le cerniere rappresentassero un punto critico durante la fase di rientro.

Anche gli americani avevano pensato a soluzioni analoghe, ma le avevano sempre scartate a priori per timore che non potessero funzionare. Un pò come la storia dei portelli di collegamento nello scudo termico (vedi Gemini B e TKS-VA).