E’ previsto per oggi giovedì 17 maggio (l’ora non è specificata) un lancio da Plesetsk di un vettore Soyuz-U il cui carico dovrebbe essere un satellite da ricognizione della serie Kobalt-M. Trattandosi di un lancio per il ministero della difesa le notizie sono un po’ pochine (a partire dall’ora).
I satelliti della serie Kobalt-M sono delle piattaforme per l’osservazione ottica della superficie, di particolare hanno il fatto di non fare down-link dei dati ma usano la cara vecchia pellicola che poi viene rinviata a terra con una capsula di rientro.
Esatto è fatto a posta! Poichè io uso il tema scuro!
Il fatto è che mentre lo scrivevo, facendo copia-incolla da sito mi ha importato la formattazione del carattere e quando poi ho cercato di toglierla non ci sono riuscito :embarrass:
Spero di aver sistemato un po’…
P.S.
Grazie anche ad Enrico che mi ha avvisato via mail
Si è sorprendente dato che siamo nell’era digitale, un pò meno se si pensa che il Kobalt-M è null’altro che la nuova designazione del satellite Yantar-4K2M il quale, come tutti i satelliti classe Yantar, dispone di una capsula di rientro a terra grosso modo di forma e dimensioni simili ad una Mercury americana e di due piccole capsule di forma sferica.
Se si pensa al recupero delle ottiche allora può avere un senso recuperare un’eventuale pellicola (anche se sembra un arcaismo, e forse lo è…).
Da twitter: @SPACEFLIGHT101
LAUNCH CONFIRMED - Ria Novosti reports that the Soyuz-U with [s]#[/s][b]Kobalt[/b] has lifted off from Plesetsk Cosmodrome, Russia.
Modificando il post e rimuovendo tutti i tag [ color=white], ecc…
se vuoi evitare di incollare della formattazione con dei copiaincolla, “transita” da qualcosa che non la supporta, come ad esempio il blocco note.
Cheers.
Peppe: le ottiche? Capisco la massima economia, ma di tutte i costi di una missione del genere è incredibile che i costi “materiali” superino quelli (vivi e organizzativi) del rientro e recupero.
Questo a “intuito” eh? Non ho idea di quali siano gli ordini di grandezza delle varie parti della missione.
D’altra parte il campo spaziale, come immagino avrai iniziato ad intuire praticandolo professionalmente, è estremamente conservativo e conservatore (alla faccia di tutto quello che la fantascienza ci ha abituato).
Dunque per i russi è prassi consolidata, sin dai tempi delle Zenit 2K (versione da ricognizione delle Vostok 3K), quella di recupeare le ottiche perché all’epoca erano estremamente costose, tanto da far passare in secondo luogo il costo dell’hardware di volo (che però costava ordini di grandezza in meno di quello prodotto in Occidente, vuoi per la produzione di massa voluta dai russi vuoi per il minor costo della manodopera).
Però le mode sono dure a morire, un esempio: l’incaponirsi degli americani ad integrare e portare al PAD i vari vettori in verticale. Usanza, questa, ereditata direttamente dai tedeschi di Peenemunde che facevano lo stesso sui loro Test Stand. Pensa a cosa ha condotto nel caso del Saturno V/STS in termini di infrastrutture e complessità di trasporto (dal VAB al Crawler, ecc.).
L’unica deroga a questa regola è quella della SpaceX che integra “alla russa”, ossia in orizzontale ed erige il vettore sul PAD al posto di portarlo direttamente in verticale.
Stavo pensando proprio a questo quando ho visto che anche i giapponesi fanno lo stesso, stessa cosa per gli Ariane e mi sembra anche per gli indiani…
Quindi si tratta solo di mode… e tradizioni consolidate. Ma in pratica quale sarebbe la più semplice tra le due?
Se non ricordo male alcuni vettori americani (Delta IV ?) vengono assemblati in verticale ma al pad che mi sembra un po’ più semplice…
Più ancora che per il trasporto verticale, io mi sono sempre meravigliato della scelta statunitense di realizzare crawler su cingolo anziché su rotaia. Anche ipotizzando di dover cambiare il tragitto ogni tot anni penso che sarebbe stato comunque più semplice posare nuovi binari :o
Delle pellicole russe ne avevamo parlato si! Un tocco di vintage davvero affascinante, francamente mi chiedo se davvero ci siano dei vantaggi a parte il risparmio per non dover progettare un satellite ex-novo…
Ancora con queste credenze “folcloristiche”??
Eh dai… se ne è già parlato fino allo sfinimento in passato… e continuare con questa favoletta delle “mode” o della razionalità dei russi confronto alla cocciutaggine degli 'mmericani è davvero acqua passata a livello della biro pressurizzata USA vs. matita URSS…
Che brutto che è vedere sminuito in questi canoni il lavoro di tanti ingegneri e progettisti portandolo ad una mera questione di “consuetudini” e mode (??)…
Ancora una volta, il fatto di assemblare un vettore verticale piuttosto che orizzontale porta a vantaggi strutturali dello stesso (e soprattutto del payload) dovendo sopportare carichi solamente assiali e non trasversali durante la movimentazione a terra, quindi maggiore payload, d’altro canto un assemblaggio orizzontale porta ad una possibile semplificazione nelle strutture a terra (che poi è tutto da verificare, perché i sistemi di verticalizzazione non è che siano così banali…).
L’esempio più banale (anche qui, trito e ritrito) è il Soyuz che a Baikonur viene assemblato completamente orizzontale mentre a Kourou in verticale e questo porta ad un vantaggio (oltre a quello dovuto alla latitudine) nel risparmio dei pesi, soprattutto per il payload e per l’adattatore, non soggetto a carichi trasversali…
Ci sono vantaggi e svantaggi per entrambi i casi e a seconda delle situazioni si è fatta una scelta… non ci sono mode ne cocciutaggine nel progettare sistemi spaziali… (anche perché, come detto, c’è praticamente tutto il resto del mondo, oltre ad USA, anche Cina, India e Europa, che assembla vettori in verticale… e l’anomalia se proprio vogliamo sono i Russi)…
Gli esempi che trafugano ogni dubbio sono appunto numerosi e “variopinti”…
Spero che una volta per tutte questa “storiella” sia definitivamente chiusa…
anche a me sembrava poco logico e poco aderente alla realtà tecnologica dei tempi definire genericamente il campo spaziale “conservatore e conservativo” focalizzando l’ attenzione su
quegli esempi e aggiungendo inoltre “al di là di quello che ci ha abituati la fantascienza”.
al limite quest’ ultima potrebbe “abituare” coloro che non operino e non abbiamo
competenze nel campo spaziale al punto di confondere la scienza con la scienza fantasiosamente immaginata
e scavalcando invece nuove teorie e sperimentazioni tecnologiche basate su concrete basi
scientifiche in via di sviluppo.
Senza voler alimentare nessuna polemica, ma a titolo di mera curiosità storica, ricordo che gli Scout nel nostro poligono San MArco erano assemblati in orizzontale, o sbaglio?
Certo, entrambi, come detto si tratta di soluzioni con vantaggi e svantaggi, come scegliere fra propellente solido o liquido, fra criogenico o ipergolico, fra metallo o composito, fra LAS spingente o traente… sono scelte, impossibile dire se esiste un meglio o un peggio…