Una stanza costerà 3 milioni di euro e comprende anche 18 settimane ai caraibi per formare e preparare il turisti.
Ci sono già 38 prenotazioni!
BARCELLONA - Evidentemente stufi delle solite mete turistiche, 38 viaggiatori hanno già prenotato una stanza al Galactic Suite, il primo hotel dello spazio che nel 2012 aprirà le sue porte a 450 chilometri dalla Terra. Lo rivela il quotidiano spagnolo El Mundo.
L’idea è semplice:
si costruisce una base per lanci spaziali con centro di addestramento annesso, si progettano e costruiscono i lanciatori (o si affittano), si progetta e costruisce la navetta per i collegamenti, si progetta e costruisce la stazione spaziale ed il gioco è fatto!
Il tutto finanziato dai viaggiatori!
Fila tutto liscio!
Ma tre milioni di euro a stanza bastano per coprire le spese di tutto ciò? Si forse con migliaia di turisti nell’arco di qualche decennio…
E poi quanto di tutto ciò esiste già? Dal sito della compagnia non si capisce, si vede solo una specie di Shuttle con binario maglev e motori ibridi.
Il 2012 è dietro l’angolo e, a quanto ne so (qualcuno ha notizie?), non è stato fatto ancora nessun test nè di moduli orbitali nè di mezzi manned o unmanned…
Unica cosa buona sono i 38 disposti a spendere soldi nello spazio, questo da sicuramente una spinta all’evoluzione spaziale, ma il tutto si ferma lì per il momento!
Spero di sbagliarmi, ma queste sparate rischiano di far più male che bene, illudendo l’opinione pubblica su capacità tecniche che attualmente non esistono.
Sono almeno 25 anni che nelle varie riviste di divulgazione (Test, Futura, Scienza & Vita, Focus, e chi più ne ha più ne metta) non faccio altro che vedere disegni di anticipazione di alberghi orbitali (dal minimale al faraonico) spostati sempre “5 anni più in la…”.
Francamente mi sono anche stufato di leggerle certe cose.
I tempi, i costi e le tecnologie coinvolte sono irrealistici, roba buona solo per stimolare la pigra mente del lettore in vacanza.
Inutile dire che quoto il pensiero di Biduum, parola per parola.
A gudicare dalle foto del modello di questa stazione turistica fatte da Damaris, che sembra messo insieme con contenitori di latte decorati con un pennarello, hanno ancora un po’ di strada da fare.
Come non quotarti Paolo…
Certo che questa mania degli hotel spaziali senza avere ancora un accesso a basso costo allo spazio e’ veramente deleteria per la seria astronautica…
Ho letto anch’io la notizia e mentre la leggevo mi risuonavano in testa le parole di una nota canzone di Dalla…‘sara’ tre volte natale e festa tutto l’anno…’
… sì, e nell’hotel ci saranno anche delle hostess venusiane a disposizione del cliente per togliersi ogni sfizio…
Secondo me la notizia la danno perchè intanto sanno che nel 2012 finirà il mondo, e quindi non ci sarà nessuno a lamentarsi del fatto che l’hotel non è pronto.
E che ci vuole!
Fatte le dovute proporzioni la NASA ad esempio con i suoi finanziamenti potrebbe costruire un sostituto dello Shuttle ed una nuova stazione spaziale in poco più di un anno.
Il turismo spaziale è il buisness dell’ (immediato) futuro.
Pensate a quanti miliardari ci sono,ed a quanti di questi interesserebbe andare nello spazio.
Poi,naturalmente non si limiterebbero ad un solo viaggio,ma prenoterebbero ogni anno.
Insomma,un giro di affari colossale!
Sapete che vi dico,io ho deciso di investire i miei risparmi nel settore.
Beh,non subito;per ora ho un altro affare sicuro per le mani.
Non ditelo a nessuno,ma mi hanno proposto un colpaccio…mi compro la fontana di Trevi.