Proton: altro fallimento

anche se vedeste chi costruisce e assembla in campo aeronautico vi cachereste addosso ad ogni decollo! :-p

Concordo :wink:
Per non parlare dei PM e PE che coordinano l’assemblaggio :stuck_out_tongue_winking_eye:

Colpo di scena. Nessuna violazione sulle linee di montaggio, ma un difetto di progettazione che riesce a spiegare anche altri due incidenti (nel 1988 e nel 2014) per i quali furono tratte delle conclusioni erronee.

Grazie a dei sensori di vibrazione montati solo recentemente sul razzo, si è appurato che il motore per la correzione di assetto del terzo stadio si è guastato a causa di un eccessivo carico di vibrazioni indotte dal rotore della turbopompa. Queste vibrazioni eccessive sono state a loro volta causate dal degrado del materiale di cui è costituito l’albero del rotore causato a sua volta da alte temperature e dall’inefficacia del sistema di bilanciamento.

Le azioni correttive saranno tre: cambiare il materiale di cui è costituito l’albero del rotore della turbopompa; migliorare le procedure per il bilanciamento del rotore; migliorare l’attacco fra la turbopompa del motore di assetto e la struttura del motore principale.

Nell’indagine della commissione d’inchiesta sono comunque emersi anche dei problemi nella gestione dei controlli qualitativi a livello industriale per risolvere i quali verrà elaborato un piano d’azione entro un mese. Sempre entro un mese verrà comunicata la data del prossimo lancio Proton.

La miglior notizia che potessimo aspettarci, la scoperta di un difetto e quindi il miglioramento definitivo (si spera) dell’affidabilità del vettore.
E’ l’era dei sensori, ce ne sono a decine in un cellulare, non si capisce perché non ne siano stati pieni finora tutti i dispositivi importanti. Fondamentali.

Paolo ma… il problema coinvolge anche le Soyuz?

Perché dovrebbe? Non mi sembra sia mai stata presa in considerazione questa possibilità

Assolutamente no. Sono due veicoli che non hanno parti in comune.

Allora non ho capito il ritardo per il rientro di Sam! :point_up:

E’ dovuto al fallimento del lancio della Progress, non del Proton. Sono due incidenti diversi

Appunto…
Errore umano non significa niente. Se l’operatore fa un errore non è colpa dell’operatore, ma dei processi che hanno portato quell’operatore a fare una cosa in modo sbagliato… purtroppo troppo spesso si pensa di risolvere “sostituendo” l’operatore, strategia non solo inutile ma anche dannosa

Assolutamente… è esattamente così…

In effetti… ho sbagliato topic, ero convinto di essere in quello del fallimento della Progress.
Cavoli avrò pure l’Alzaimer, ma Pro…gress, Pro…ton, entrambi falliti, 2 topic in corso… uff
:astonished:

Non ritengo giusto considerare l’attività di un operatore priva di responsabilità perché è sempre colpa di “chi gli ha detto cosa fare”. Secondo me dipende sempre dal tipo di errore. In ogni caso un errore di un operatore dovrebbe essere intercettato da un controllo a valle.

:stuck_out_tongue_winking_eye: ehhh l’età! :wink:

Ma non colpevolizzare non significa assolutamente de-responsabilizzare, escludendo ovviamente il dolo, per tutti gli altri casi, se qualcuno commette un errore, il sistema, nel suo complesso (procedure, qualità, sicurezza, progettazione ecc…) non era sicuro e su questo ci sarà da intervenire. L’errore, come giustamente dici, deve essere intercettabile a valle se è possibile commetterlo (ad esempio con un doppio controllo, un test funzionale ecc.) oppure il sistema deve essere progettato perché quell’errore non possa avvenire (ad esempio con scelte di design, procedure differenti ecc.). La possibilità che un errore possa essere commesso senza che nessuno se ne accorga è un problema di progettazione, oppure di stesura di procedure, oppure di qualità, ma difficilmente è colpa dell’operatore che fisicamente lo ha commesso.
Nessun rapporto di sicurezza andrà comunque mai a additare qualcuno o a trovare un colpevole, questo è semmai compito della magistratura.

Tutto giusto quello che dici. Il ragionamento funziona così bene che si applica in tutte le aziende e alla fine la “colpa” è sempre del progettista… Lo vivo tutti i giorni… :frowning:
Sent from my lumia

Beh no, non è sempre del progettista, ci mancherebbe, le figure coinvolte sono anche molte altre …
Non so in che settore lavori, ma in campo aeronautico/spaziale è la norma, te lo posso garantire, sia a alti livelli (inchieste delle varie autorità investigative nazionali a seguito di incidenti/inconvenienti) sia a livello delle singole aziende a seguito di audit/rilievi… e anche se in Italia siamo sempre un “po’ indietro” come cultura su questo, la consapevolezza e i processi che l’autorità di porta a mettere in atto fanno si che questo tipo di mentalità sia comunque diffusa…

In Italia (campo sanitario) l’audit è una utopia
Si vive col terrore della colpa e non del comprendere dove vi sia stata la falla e migliorarsi.

Beh non solo sanitario… chi non è abituato a essere sottoposto a audit nel 90% delle volte, se non ha una formazione in cui gli stato spiegato l’intento e le modalità, quando viene coinvolto lo vive nella maniera più sbagliata e controproducente possibile… mi è capitato più volte di effettuare audit in settori solitamente non coinvolti, anche all’interno di aziende comunque aeronautiche e avere reazioni terribili con il risultato di una visita totalmente inutile nel migliore dei casi…

Qualche mese fa la mia azienda mi ha mandato a fare il corso per auditor interno del sistema qualità nell’industria e durante le lezioni il docente ha sempre sottolineato il fatto che le interviste fatte durante gli audit vanno condotte mettendo le persone a proprio agio e facendo capire loro che l’oggetto dell’audit non è la persona, ma la, o le procedure del sistema qualità.
In sostanza l’auditor deve tenere molto in considerazione l’aspetto psicologico quando svolge il proprio compito.