Mmm…a me non funziona ugualmente:compare la scritta “errore,file danneggiato”… ecc
Ho risolto alla radice inserendo il pdf in questa area speciale del forum:
http://www.forumastronautico.it/materiale/fratricide.pdf
La risposta di Jeff Hanley, responsabile del programma Constellation allo studio:
“We have analysis that tells today that the capsule will fly free of the danger,”
“Our analysis says. the crew capsule will not be exposed to the more severe environments.”
Quindi secondo la NASA la cpasula e i suoi paracadute non subirebbero danni nel volare in mezzo a quell’inferno o secondo loro l’inferno non sarebbe così brutto?
Mi sembra di capire che secondo loro (e anche secondo le considerazioni di Peppe e Albyz) non ci sarebbe uno scenario così catastrofico e quindi la capsula terrebbe bene
Mah…io sono un po’ perplessa. Possibile che la NASA abbia fatto le cose così a cuor leggero da sottovalutare l’eventualità di un evento così catastrofico? O ancora che possano averlo voluto nascondere per portare avanti un programma su cui ormai hanno già investito molto? Oltretutto considerando che di disastri ne hanno già avuti. Quel PDF mi ha fatto venire i brividi…
In almeno un’occasione il sistema “a torre di salvataggio” ha funzionato con ottimi risultati proprio in relazione ad un pad abort con tanto di esplosione del vettore sulla rampa:
Ho letto il pdf. Allora, mi pare di capire che il problema stia nel combustibile solido. Infatti viene portato a titolo di esempio l’esplosione in volo di un Titan IV, in questo caso tutti i test compiuti con il Saturn ed anche il caso di Soyuz T-10-1 non farebbero testo perchè parleremmo di vettori a combustibile liquido.
A quanto pare un solid rocket motor, esplodendo, farebbe una palla di fuoco molto grande e soprattutto una pioggia di “lapilli” incandescenti su un’area molto estesa. Il LAS progettato non riuscirebbe ad allontanare abbastanza la capsula e ne verrebbe avvolta, distruggendo i paracadute e facendola schiantare. Proprio questa pioggia, che credo essere composta dai pezzi di combustibile ancora acceso, non ci sarebbe nel caso di esplosione di carburante liquido, che ovviamente brucia in maniera compatta. Vedesi il caso del Challenger dove si ha solo una palla di fuoco e poco altro.
Quindi, se ho capito bene il problema, mi sa che l’errore è ben grossolano, possibile che ala NASA non se ne siano accorti mentre all’USAF si?
Un’obiezione: il Titan ha due SRM, mentre Ares solo uno, potrebbe questo influire sulla quantità di detriti?
A occhio direi propio di si,
bisogna però vedere se un solo SRM è sufficente a creare esplodendo la situazione senza scampo denunciata dall’USAF.
Anche a me sembra stranissimo che fino ad ora nessuno alla NASA si sarebbe accorto della cosa,considerando che la motivazione principale del ritorno alle capsule è che sono (o dovrebero essere) “safe”,
Continuo a pensare ad un braccio di ferro tra lobby.
sento come delle spallate da dietro la porta…
a giudicare dal suono mi sembrerebbe un delta IV
Anch’io penso che si tratti di un braccio di ferro tra lobby!
Ma per braccio di ferro tra lobby intendete qualcuno che spinge alla sostituzione di Ares con Delta? Ma allora che senso avrebbe far vedere quanto è pericoloso il Delta per dimostrare quanto sarebbe pericoloso l’Ares?
Non è un problema di vettore secondo me, ma di prestazioni del LAS, che andrebbe dimensionato diversamente. Cioè per evitare questo specifico tipo d’incidente non serve cambiare il vettore ma serve un sistema di escape che ti porti più lontano!
Un braccio di ferro tra produttori di sistemi di escape!
Ma per braccio di ferro tra lobby intendete qualcuno che spinge alla sostituzione di Ares con Delta? Ma allora che senso avrebbe far vedere quanto è pericoloso il Delta per dimostrare quanto sarebbe pericoloso l’Ares?
Beh no, si dimostrerebbe l’inadeguatezza di Ares e del suo primo stadio per promuovere il Delta IV Heavy che non ha booster solidi.
Un braccio di ferro tra produttori di sistemi di escape!
No questo no, il LAS è comunque uno solo e le prestazioni sono quelle richieste dalle specifiche, in questo caso chi lo produce non ha nessuna colpa.
certo che se dovessero dire no a ares I, anche il V sarebbe spacciato!
Non credo che il V sarebbe spacciato…non è manned e quindi non ha requisiti di sopravvivenza e nemmeno LAS
giusto non c’aveo pensato.
questi giorni non si fa altro che parlare di luna e mi ero arenato col pensiero sull saturno 5 (manned)
Si,ma senza Ares-I metterebbero su una catena di produzione soltanto per Ares-V,destinato a volare al massimo (bene che vada) due volte l’anno?
Ricordate il Saturno-V e lo stop alla sua produzione nel 1968 (e lì per lo meno c’era ancora il Saturno IB).
Quello che dici in effetti è vero…non ci avevo pensato…il fatto è che a Ares V non c’è alternativa di così heavy…
Effettivamente pensare a Ares V senza che venga realizzato l’Ares I sembra a dir poco molto difficile! Se non altro per un discorso di economia di scala (parti di Ares V sono chiaramente derivate da parti di Ares I)
be a quel punto o si accetta un ares V più costoso a parita di hardware o si punta su un nuovo vettore, magari derivato dal delta IV… un delta V?
a sto punto si fa prima a creare una nuova famiglia/serie di vettori “ad missionem”