Quali energie sono e saranno disponibili per la produzione di energia elettrica

Circa 50 km dalla costa.

http://maps.google.com/maps?f=d&source=s_d&saddr=Unknown+road&daddr=Fukushima,+Fukushima+Prefecture,+Japan&hl=en&geocode=FfajQAIdVKFmCA%3BFdMuQAIdDHRfCCnZTToq0Y6KXzFG40_BD00GDA&mra=luc&dirflg=d&sll=37.620758,140.73349&sspn=1.038779,0.999756&ie=UTF8&z=10

Sì, lo tsunami è arrivato anche lì.
E’ come se un onda che si frangesse sul lungomare di Rimini arrivasse fino a 2 volte la distanza di San Marino dalla costa.

Tra parentesi, nel sul del Giappone si e’ anche sturato un vulcano, perche’ nessuno si lamenta degli isotopi che QUELLO butta fuori?

…mmmm Michael non vorrei dire fesserie, ma credo che quello indicato sulla mappa sia il paese di Fukushima, mentre le centrali nucleari dovrebbero essere invece proprio a ridosso della costa.

Edit: infatti, ecco qui una mappa dove si vede sia il paese che le due centrali nucleari, che sono proprio sulla costa :ok_hand:


fukushima.jpg

Infatti stanno praticamente a ridosso della costa, per poter attingere all’acqua di mare per il raffreddamento (normalmente viene demineralizzata, solo durante l’emergenza viene usata liscia)…

Ottimo. Così imparo ad usare Radio Deejay come fonte di informazioni su disastri nucleari.
Mi cospargo il capo di cenere, perchè sono un pir*a che predica bene e razzola male.

Beh, effettivamente, Radio Deejay…

Per sentire l’altra campana, l’ultimo articolo di Lewis Page sulla questione:

http://www.theregister.co.uk/2011/03/17/fukushima_thursday/

I condizionatori hanno creato il black out… e per fortuna che non c’è più l’industria pesante in Italia, altrimenti in estate saremmo tutti a friggere!
Un impianto centralizzato sarebbe stato meglio di tanti impiantini magari tirati a tutta manetta per non far morire dicaldo i pinguini che si allevano a casa…
Perchè nel frattempo attorno alle abitazioni si è cementificato o braciato quel poco di vegetazione che prima assorbiva la calura.
Milano d’estate è un forno. Perché? Perché c’è più cemento che verde. E i lcemento è un buon assobitore di calore, che poi ti restituisce la notte. Allora?
Se non vogliamo riprogettare, dobbiamo tenerci quello che abbiamo.
Resta il fatto che se in Giappone non avessero costruito le centrali a ridosso del mare, ora non saremmo qui a discutere del nucleare si, nucleare forse, nucleare no.
Per quel che ne sò, possono anche dire di sì, ma poi vi attendo al varco sui tempi di realizzazione.
Nulceare italiano? Si, fate pure, tanto alla fine non ci arrivate.
Quanto alle centrali di nuova generazione… see… potremmo farle, ma chi ci mette i soldi per la sperimentazione? Nessuno. Quindi, Rubbia, vendi il brevetto a qualcun altro, che qui non lo compra nessuno.

Ti è stato già scritto che le centrali si dovettero costruire lì per questioni di raffreddamento; o vicino al mare, o vicino a qualche grosso fiume con ampia portata idrica. Quindi si è dovuto costruirle lì.
Mi ripeto: non bisogna sparare a zero sul nucleare, altrimenti si deve essere pronti ad andare a letto a lume di candela, con la pompa dell’acqua a mano in cortile e con il pitale sotto letto per la notte …

addirittura? in Italia l’energia nucleare (importata ovviamente) è meno del 2% del totale, dalle stime Enel, e nel mondo non mi risulta che arrivi al 7% del totale dell’energia elettrica prodotta…un po’ poco per dire che senza nucleare dovremmo vivere al buio!

Credo che Vittorio intenda dire che quando gas e petrolio saranno in via di esaurimento e sempre più cari, il carbone fuori gioco per l’elevato tasso di inquinamento e produzione di CO2, le fonti rinnovabili non saranno sufficienti a produrre abbastanza energia ed il nucleare sarà un’opzione obbligata, sia che lo produciamo in proprio sia che lo acquistiamo all’estero. Guardate questo link http://www.terna.it/default.aspx?tabid=1024 , è molto istruttivo, in questo momento stiamo utilizzando 37000 MegaWatt, con un pico previsto alle 19:00 di 41000! :nerd:

Interessante (spero) link wiki sulla produzione energetica italina: http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_elettrica_in_Italia

Mike, foto della centrale.

In questo caso altro che costruire 5 centrali in Italia: dovremmo decuplicare il numero di impianti funzionanti in tutto il mondo…dubito fortemente che la fissione nucleare potrà mai rimpiazzare i combustibili fossili.

Con le centrali di quarta generazione, che userebbero U238 anzichè U235 si potrebbe andare avanti ancora per almeno un centinaio di anni dando energia a tutto il mondo. Se ne parlava nel blog di Paolo Attivissimo, se trovo i link sull’argomento li posto.

Questo significa che fra soli 100 anni non potremo più “contare” sull’energia nucleare?

Beh insomma, io spero proprio che in 100 anni verranno fuori i reattori a fusione nucleare :slight_smile:

Auspicabilissimo, anche perchè ribadisco che le attuali centrali a fissione, anche raddoppiando la potenza di ciascuna e costruendone una nuova per ogni impianto già presente, non arriverebbero a produrre neanche la metà di quello che oggi produciamo con i combustibili fossili.

Chi spera che il nucleare possa liberarci dalla schiavitù del petrolio forse ha fatto dei conti un po’ ottimistici

Principalmente perche’ se non e’ detto che produrranno tanta energia (ben venga) sarebbero in ogni caso ottime produttrici di carburante per i reattori a fissione.

Questo senza dimenticare i reattori fast breeder e la raffinazione di quelle attualmente chiamate scorie, per ottenere nuovo carburante.

E comunque, basta scendere nella crosta, per trovare tutto l’uranio che serve…

interessante. possibile che nel 2010 la Cina già sperimentava centrali
di quarta generazione, almeno secondo il seguente link?:

http://www.varesenotizie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56461:cina-sperimentate-centrali-nucleari-di-quarta-generazione&catid=67:esteri&Itemid=377

//La Cina ha annunciato oggi diaver effettuato con successo un esperimento su un reattore nucleare di quarta generazione. Lo scrive il China Daily.
Questi reattori sono molto diversi dai precedenti perché utilizzano il carburante in maniera ottimale, riducendo il costo energetico in maniera significativa. Con questa nuova tecnologia, le riserve di uranio cinesi, saranno capaci di fornire energia per oltre 1000 anni, mentre ora potranno soddisfare i bisogni per un solo secolo, facendo scendere l’uso dal 70% all’1%.//

ma che fesseria, quella è natura, ci sta, fa parte dell’universo.

qui si parla di danni creati dall’uomo!

Sto ragionando su questo dilemma. Come sapete l’uranio non cresce sugli alberi.

Guardando il grafico e l’articolo in questa pagina, http://www.world-nuclear.org/education/uran.htm , mi accorgo di come i maggiori esportatori di uranio, ossia Kazakistan, Australia e Canada, essendo pure stati enormi abbiano un numero irrisorio o nullo di centrali. Perché secondo voi?