Quiz by @Cmdr_Hadfield su twitter

Lo ripropongo qui…
http://twitpic.com/7fpe0u

Io non ne ho idea… :flushed: Un termostato?
Sicuramente non è una lampada :stuck_out_tongue_winking_eye:

Un regolatore della pressione atmosferica?

Mi piace di piu’ quello dei barattoli di cibo disegnati da Alain Ducasse…

Ho provato a traslitterare le scritte, dicono “Allarme” e “Via” (se il traduttore di Google è corretto :flushed: ) ma più di lì non ci arrivo.

Punto anche io sul sensore/regolatore di pressione.

Sembra anche a me un allarme di pressione atmosferica, i numeri sulla scala potrebbero essere mmHg.

Il mio collega russo dice che le scritte significano:

Segnalazione - Spento

La scritta sotto accanto a quello che sembra un rubinetto

Ingresso

e quei numeri accanto che sembrano coordinate?

Lui dice che è un trasmettitore ( ma è anche quello che non sapeva cosa fosse l’ISS… )

Potrebbe essere un allarme per la bassa pressione ma perchè non hanno scritto semplicemente Acceso - Spento allora?

E il “tubo” laterale?

:thinking:

@Cmdr_Hadfield
@tswsl1989 - nope, not a pressure control valve!

russian flux capacitor?

Avevano ragione Riky e IK1ODO :beer:
Bravi!!
Se venite a FI la birra ve la offro non virtuale :slight_smile:

La giusta domanda sarebbe: ma è un allarme di pressione alta o di pressione bassa? :wink:

Penso sia di pressione alta. Dietro alla risposta c’è questo semplice ragionamento: è vero che la levetta che si vede punta verso il 720 così come verso il 690 (e il valore verso cui essa punta credo sia il current setting di pressione), ma è anche vero che se il valore segnato è il setting della pressione, penso che la pressione di 720 mmHg sia già abbastanza bassa che non i 690 mmHg. Stando a questo ragionamento, la scala avente come unità di misura i mmHg è quella nera dopodichè basta osservare i valori mostrati. E’ un ragionamento personale che potrei benissimo aver sbagliato. I più esperti di me potranno confermare o smentire quanto da me detto.

E invece io penso proprio di no.

Entrambe le scale sono in mmHg. Semplicemente spostando la levetta si sposta il valore che viene letto a seconda delle posizioni dell’indicatore. La levetta è verso il basso, il che significa che la scala da guardare è quella interna. E quindi l’allarme è settato a 720. I valori direi che sono in mmHg. Considerando che la pressione nominale è intorno ai 760 vorrebbe dire che l’allarme è costantemente acceso (al momento la pressione è 747, puoi guardare qui).

Io quindi direi che al momento sia usato come allarme di pressione bassa in caso di depressurizzazione…

Beh, per la birra la pressione deve essere giusta :slight_smile:
Isa, se per caso passo te lo dico.

Scherzi a parte, ovviamente l’allarme è di pressione bassa. Una volta ho provato una anossia su un velivolo non pressurizzato, ed è un test che non raccomando a nessuno.

Ma quante ne hai fatte o passate tu nella tua vita? Sei un mito :slight_smile:

Cmq a 720 mmHg siamo ancora ben lontani dall’anossia. Il limite “safe” di respirazione è intorno ai 16 kPa di pressione parziale di ossigeno, che in atmosfera comune corrisponde a circa 600 mmHg di pressione totale. Qui a casa non ho le flight rules ISS e a memoria non mi ricordo il limite inferiore dei sensori di pressione totale di Columbus. Però 720 mi sembra piuttosto vicino alle normali oscillazioni nel range nominale, per questo quel settaggio mi suonava un po’ strano… cmq credo che quella foto sia in un training mockup a terra, e quindi il limite potrebbe non essere lo stesso che a bordo

Buzz, era un PA28 Turbo Arrow (monomotore a pistoni), marche I-ANLA, da Parigi a Torino in IFR, una sera di settembre del 1983. Dopo Digione il meteo era peggiorato, e siamo saliti nel buio a FL190 sopra Ginevra. Avevamo una bombola di O2 con due erogatori, uno per il pilota e l’altro per i tre passeggeri (le due mogli ed io), e ce lo passavamo a turno. Ad un certo punto ho dimenticato di chiedere il boccaglio, e prima ho visto sparire i colori, il cockpit è diventato grigio, e poi nero profondo. Sono scivolato giù nel sedile. Per fortuna gli altri se ne sono accorti, e mi hanno ridato l’ossigeno :slight_smile:
Molto pittoresco, -20 °C esterni, neve a raffiche e lampi continui, turbolenza a gogò, e la certezza che 1000 metri sotto c’erano i picchi del Monte Bianco. Io guardavo lo schermo dello stormscope, pieno di nuvole rosse e gialle, e mi son dimenticato di respirare.
Paura di volare? Mavà…

I-ANLA vola ancora, eccolo qui http://www.airport-data.com/aircraft/photo/269438.html

A proposito di maschere, non so se l’ho gia’ raccontato.

Meno avventuroso.

Una volta stavo su un ATR-42 da Nizza a Roma, una di quelle carriole con elica quadripala che Alitaglia aveva 15 anni fa, si ballava in mezzo ad una tempesta mediterranea, ed io stavo leggendo un libro.

Mentre leggevo l’amico seduto accanto mi chiede:
“Ehi, Emilio, non e’ che succede come sull’aereo degli altri amici, qualche mese fa, che depressurizza e scendono le maschere?”
[continuando a leggere] “Non e’ possibile…”
“E perche’?”
[continuando a leggere] “Questo aereo non ha le maschere…”
Il mio amico resta in silenzio sbigottito per qualche secondo, mentre si guarda in giro.
“E’ vero, non ci sono gli sportelli… Ma se depressurizza che succede?”
[continuando a leggere] “Beh, questo vola molto piu’ basso del jet su cui viaggiavano gli altri, per cui il pilota si butta in picchiata fino a che non raggiunge una quota dove possiamo respirare senza problemi. In ogni caso lui la maschera ce l’ha…”
“Ah, ok…” fece il mio amico, QUASI rassicurato. Dall’altra parte del corridoio c’erano due sposini, strettamente abbracciati, che mi guardavano come fossi stato un serial killer.

Poi il mio amico mi racconto’ come era andato VERAMENTE il volo che si era depressurizzato con a bordo i nostri colleghi, ma questa e’ un’altra storia…