La firma della convenzione che regola gli interessi comuni nel campo dell’esplorazione dell’Universo dallo Spazio, sigla il punto di partenza, da lungo atteso e per cui molto si è lavorato da entrambe le parti, di un nuovo corso nei rapporti fra i due Enti. Con questo atto la pianificazione, sia a livello di Piani triennali di ricerca che sul più lungo termine effettuerà il salto di qualità che ci si attendeva per un’azione ancora più efficace e sinergica. Il coordinamento e la pianificazione saranno gestiti da un comitato paritetico di sei membri.
Giovanni Fabrizio Bignami, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana e Sergio De Julio, Commissario Straordinario dell’INAF hanno firmato stamani, nella sede ASI a Roma, la Convenzione quadro tra i due Enti. Ha una validità di cinque anni e regola i rapporti fra l’Agenzia e INAF sia in base ai rispettivi Piani Triennali che per gli obiettivi a più lungo termine che entrambi gli Enti si sono dati. Una codificazione di rapporti, già in gran parte in essere, alla cui definizione si lavorava da tempo e che senz’altro porterà benefici ad entrambi i partner impegnati nell’affascinante frontiera dell’esplorazione dell’Universo dallo Spazio.
In particolare l’accordo metterà a disposizione i fondi per la realizzazione della strumentazione delle missioni del programma obbligatorio dell’Agenzia Spaziale Europea ESA. Questo sostegno comporta una previsione d’impegno finanziario a lungo termine a carico di ASI pari a circa 15 milioni di Euro l’anno, gran parte dei quali saranno affidati all’INAF. Circa 3 milioni di euro annui verranno affidati all’INAF per la gestione delle infrastrutture, tra le quali il centro analisi dati dell’ASI ASDC (ASI Science Data Center).
Sarà dato inoltre sostegno economico ai progetti per la realizzazione di strumentazione scientifica nell’ambito dei programmi facoltativi dell’ESA, in particolare l’Esplorazione, di cui l’Italia è capofila. Tale settore sarà finanziato fino al 2014.
Ma il futuro è ben presente nella Convenzione: altri fondi saranno erogati per missioni scientifiche bilaterali e multilaterali, nonché per quelle tutte “made in Italy”. Sarà così possibile avviare studi per la preparazione di nuove missioni, ricerca e sviluppo di tecnologie dirette alla realizzazione di strumenti scientifici, la loro realizzazione e gestione nella fase operativa e nel settore dell’analisi dati.
Almeno il 15 % dell’importo annuo stabilito dalla convenzione verrà poi utilizzato dall’INAF per individuare personale di adeguato profilo scientifico e tecnologico già in organico e reclutare, attraverso contratti di lavoro per specifici progetti di interesse astrofisico, personale di ricerca da assegnare alle attività stesse, compatibilmente con le attuali disposizioni legislative in materia di assunzioni e conferimento di contratti di ricerca a tempo determinato.
Il punto fondamentale dell’attuazione e coordinamento delle attività nei settori di reciproco interesse, è assicurato da un Comitato permanente paritetico di sei componenti, costituito dai responsabili delle Unità Organizzative competenti per materia dell’ASI e dell’INAF e quattro membri nominati, due per Parte, dai rispettivi Presidenti.
Il Comitato avrà il compito di assicurare un regolare scambio di informazioni e notizie sulle attività di reciproco interesse in ambito nazionale ed internazionale, proporre azioni di coordinamento delle attività di reciproco interesse - compresa un’attività di raccordo dei piani strategici e dei piani triennali dei due Enti – e armonizzare gli interventi richiesti per la collaborazione alle attività scientifiche dell’ESA, anche a livello di organismi consultivi.
Previste infine iniziative comuni per la divulgazione, lo sfruttamento scientifico e la pubblicazione dei risultati dei programmi congiunti.