Recuperati dei dati da un hard disk a bordo del Columbia

Jon Edwards della Kroll Ontrack Inc. dopo aver recuperato per anni dati da computer bruciati o finiti in acqua è riuscito in un risultato che da molti viene considerato sbalorditivo, recuperare dei dati da un hard disk recuperato fra i rottami del Columbia, bruciato e fuso in cielo e quindi precipitato al suolo.
Quando è stato recuperato l’hard disk, le due parti del case erano fuse insieme per il calore del rientro e il disco non era più sigillato essendosi aperto in alcuni punti permettendo a polvere e sabbia di entrare e rovinare i piatti con le speranze di poter recuperare qualche cosa che sembravano minime.
Dei 340Mb di hard-disk solo metà contenevano dati e la parte sui cui erano incisi era la meno rovinata, questo fortunosamente grazie al sistema operativo utilizzato su quel PC, ancora DOS il quale non scrive i dati in maniera casuale su tutto il disco come fanno molti altri sistemi operativi ma segue un ordine progressivo di riempimento permettendo di isolare le zone contenenti informazioni le quali non erano fortunatamente state danneggiate proprio perchè meno esposte.
E dopo aver pulito con un solvente i piatti, essi sono stati montati su un hard disk funzionante e dopo 2 giorni di lavoro è stato possibile recuperare il 99% dei dati immagazzinati.
L’hard disk recuperato era stato utilizzato durante la missione per raccogliere dati su un esperimento che riguardava lo xenon liquido, i dati sono relativamente importanti ora, l’eccezionalità è nell’incredibile risultato ottenuto.
Nonostante questo, gran parte dei dati erano già stati trasmessi a terra prima del rientro e mancavano solo gli ultimi, questi sono stati incredibilmente recuperati e il team responsabile dell’esperimento riuscirà a pubblicare questo mese i risultati completi dell’esperimento su Physical Review dopo 5 anni dal disastro, con un valore che non sarà sicuramente solo scientifico ma porterà con se tutto il peso della tragedia.
Lo stesso risultato purtroppo non è stato raggiunto con altri 2 hard disk recuperati dal disastro.

Nella foto un’immagine dell’hard disk recuperato

Sbalorditivo…

Sono senza parole… :shocked: :shocked: :shocked:

Veramente sbalorditivo!

Sapevo che ci sono specialisti in grado di recuperare dati da memorie danneggiate ma fino a questo punto sembra proprio incredibile! :shocked:

importante per i dati recuperati, ma non è troppo da stupirsi, i data rescue sono laboratori che fanno cose che le nostre utilità di recupero software si sognano.
il recupero avviene in camere pulite, senza polvere, con solventi studiati per togliere tutto dalla superficie del disco. Molti laboratori hanno esperienza di incendi, considerate che un mio fornitore, una tipografia ebbe un incendio devastante con temperature di 600 gradi generati tra i solventi e la carta di stampa
e dai cinque dischi rigidi dei computer furono recuperati tutti i dati anche se non erano ridotti a dei cubetti neri
furono recuperati quasi 7 gb di lavori in corso e da consegnare…( 15 giorni di lavoro e 2000 € per il servizio)
l’incendio durò quasi 5 ore (nb 5 ore a 600 c° son meno dei pochi minuti (tristi) del’incidente dello shuttle)
poi il disco era “relativamente grande” dal punto di vista fisico, oggi con 100 € la stessa dimensione di del disco viene occupata da più di 1000 gb e non 340 mb… quindi i byte occupano fisicamente più spazio!
la fortuna è stata che non si sia danneggiato con buchi o cose simili…
bello e importante comunque come recupero, oltre al sacrificio degli uomini persi,
abbiamo tanti altri dati tangibili del lavoro fatto in orbita

Certo che queste enormi capacità di recupero spiegano come mai si dice che sia quasi impossibile cancellare dei dati in maniera definitiva!

Ne parla anche Paolo Attivissimo nel suo Blog.

A proposito di Attivissimo e del suo giusto consiglio di “distruggere” i nostri vecchi HD, guardate cosa e’ capitato al pilota di F1 Sutil:

http://www.sportautomoto.it/News.asp?ID=14799

STS-107 forever in our Heart

Concordo sul suggerimento di distruggere i vecchi HD. Ma consiglio anche (se finanziariamente possibile) di comperare sempre HD in coppia, stessa engineering release. Nel caso che uno dei due HD smetta di funzionare e la cosa sia da imputare al controller, ne avete un’altro! Recentemente sono diventato molto familiare con le tecniche di recupero dati :frowning:

Paolo

Grandissimi!
Roba da premio Nobel!

Anni fa avevo un hard disk non funzionante, sebbene le meccaniche interne “suonassero” a posto.
Fortunatamente avevo comprato per mio zio lo stesso identico modello.
Ho sostituito la parte elettronica con quella del suo disco e ho scoperto che…non era quello il problema.
Tuttavia, nel processo, forse per qualche scarica di statica, la scheda elettronica dell’HD funzionante si è guastata. Così ho effettuato la sostituzione sull’hard disk che sarebbe servito per recuperare i dati del mio.
Guadagnato esperienza, ma in ogni caso, perso i miei dati.