Ricordando STS-1

“Al momento in cui scrivo sono passati venti anni dal lancio di Gagarin nello spazio,e circa dodici da quando Aquila,il modulo lunare di Apollo 11 si posò nel mare della tranquillità.
In questo stesso istante a Cape Canaveral sulla rampa 39,ed a Houston,si vive un momento di eccitazione pari ai tempi dell’Apollo.
Lo Space Shuttle Columbia,malgrado imprevisti dell’ultimo momento sta per essere lanciato in orbita con gli Astronauti John Young e Robert Crippen.
Una nuova era più eccitante della prima sta per aprirsi,un era che porterà l’uomo alla definitiva colonizzazione dello spazio.
Grandi cose ci attendono nei prossimi vent’anni di questo secolo.
Questo mio diario,che illustrerà le future missioni spaziali Americane a partire dal primo lancio di Columbia,vuole essere senza troppe pretese una documentazione della più grande ed eccitante avventura mai vissuta dall’uomo,e potrà essere tra vent’anni un interessante documento”.

Era la mattina (in Italia) di Domenica 12 Aprile 1981,il sottoscritto aveva 16 anni,e mentre aspettava di vedere in televisione il tanto atteso primo lancio di una navetta,scriveva le prime pagine di un quadernone che,illustrato da ritagli di quotidiani incollati,avrebbe “coperto” tutte le missioni Shuttle fino STS-51-D (12-19 Aprile 1985).
A dir la verità,ero rimasto un pò deluso quando due giorni prima,Venerdì 10 Aprile,la partenza dello storico volo era stata rinviata per un problema ai computer di bordo .
Tito Stagno e Mino Damato seguivano il lancio (erano circa le 13,30).
Stagno rispondeva ad una domanda di Damato dicendo che,no,malgrado l’importanza della missione,non era emozionato neanche la metà rispetto ad Apollo 11.
Comprensibile, ma mentre l’allunaggio era stato seguito da molte prove della capsula Apollo,senza e con equipaggio,e persino da una "prova generale in orbita lunare,Columbia stava per essere testato per la prima volta,e con due uomini a bordo per di più!
Da questo punto di vista era incomparabilmente più emozionante di qualunque volo fosse mai stato effettuato nello spazio.

Quello era anche il mio “primo volo”.
Avevo 16 anni,e ricordavo poco delle missioni lunari Apollo; qualche frammento di telegiornale e nulla più.
A quell’età “dieci anni prima” equivale ad un era geologica lontanissima,non ad un soffio come oggi.
L’unica missione spaziale della quale serbavo un qualche ricordo in più era ASTP,avvenuta meno di sei anni prima,quando di anni ne avevo 10; ma anche quello era un ricordo lontano.
Avevo incominciato ad interessarmi veramente di astronautica guardando le trasmissioni per il decennale dello sbarco sulla luna e leggendo il libro dell’ottimo Piero Bianucci “Pionieri del Cielo”.
A volte,dopo la scuola mi recavo alla biblioteca universitaria dove,sulle raccolte dei vecchi quotidiani,leggevo le cronache delle missioni Mercury,Gemini ,Apollo e Skylab.
Oggi,ai tempi di internet è necessario uno sforzo anche solo per immaginare quanto fosse difficile allora informarsi su temi Astronautici.
In quegli anni,sapevo che avrebbe dovuto esserci il volo di una navetta spaziale,e su riviste e giornali ( ad esempio “Corrier Boy”,il vecchio “Corriere dei Ragazzi”)avevo visto qualche concept e le foto del mock up.
Poi c’erano state le prove di Enterprise,di cui aveva dato conto qualche raro servizio del telegiornale.
La prima vera foto di uno Shuttle “in carne ed ossa” sulla rampa di lancio ( ma credo fosse Enterpise,impiegato per le prove) l’avevo vista sulla copertina di “Le Scienze” alla fine del 1980.
Avevo appreso i nomi dell’equipaggio (con mia grande sorpresa il comandante era il veterano John Young) e visto la prima foto con le tute spaziali,all’inizio del 1981 sulla rivista Americana “Time”,dal titolo “Aiming high in 81” (che con il mio inglese scolastico avevo tradotto in “puntando alto nell’81”).
Già, “Scienza e Vita,“Aviazione e Marina”,“Omni”,“Le Scienze”,“Volare”,il supplemento dedicato all’astronautica di “Gente e Motori”,“Time” e Newsweek”,erano pressochè le uniche fonti di informazione.
Costavano parecchio,specie per le tasche di un ragazzino,dalle tre alle cinquemila lire (all’incirca sette-dieci euro di oggi,facendo le debite proporzioni anche in termine di potere d’acquisto), ed il tutto per una fotina che interessava o per un breve servizio.
Poi c’erano i quotidiani (ad esempio “Il Tempo”),ma solo durante o in prossimità di una missione ( i primi voli di STS furono coperti molto bene,meglio che dalla TV).

Alla fine ero lì,in soggiorno,Domenica 12 Aprile 1981,verso le 13,00.
La RAI “aveva già dato” il Venerdì.
Di dedicare un altro speciale alla partenza della navetta non se ne parlava.
Così il lancio (commentato,mi pare,dal solo Mino Damato) era andato in onda all’interno del contenitore “Domenica In”,con un disinteressato Pippo Baudo che cedeva la linea per l’evento.
Ricordo ancora l’accensione dei boosters e dei motori,e la partenza.
Il commento che i battiti di Young erano regolari,mentre quelli di Crippen (eh,si capisce) un pò accelerati.
Poi, la diretta aveva seguito l’ascensione,fino alla separazione dei boosters e finalmente,l’entrata in orbita…poi…
Bene,“la linea torna a Pippo Baudo”.
Per sapere cosa stava succedendo,e vedere qualche immagine, bisognava aspettare i telegiornali, in genere qualche minuto,non di più.
Per fortuna che i quotidiani davano resoconti dettagliati (Lunedì 13,dopo la scuola,devo averne comprati almeno quattro o cinque).
54 ore…oggi le avrei passate incollato a forumastronautico e a NASATV,allora mi accontentavo di sapere che la navetta era sopra le nostre teste.
Poi c’era Canale 5.
In quell’1981 per la prima volta la “televisione privata Milanese” dell’allora sconosciuto ai più Silvio Berlusconi, era diffusa in tutta Italia.
Non c’era la diretta per ragioni legislativo-politiche (sarebbe arrivata solo 10 anni dopo),ma in compenso quel primo Canale 5 era una TV di alta qualità,infinitamente migliore di come sarebbe diventata in seguito.
C’era un bel programma condotto da un giornalista purtroppo scomparso,Vittorio Buttafava.
In questo programma settimanale di informazione c’erano spesso ottimi servizi dedicati allo spazio (ne ricordo uno su Engle e Truly in addestramento per STS-2).
Insomma…domani sono Trent’anni…trenta.
Sembra incredibile.
Tra pochissimo lo Shuttle andrà in pensione,e vi assicuro che quel ragazzino di 16 anni sarebbe stato molto sorpreso nell’apprendere che lunga vita attendeva le navette.
Il lontanissimo 2011 se lo immaginava con almeno uno SSTO (anche se non conosceva il termine) a fare da collegamento tra la terra e le stazioni spaziali, poi c’erano le fabbriche orbitali (le aveva viste su “Le Scienze”,e probabilmente anche un piccolo avamposto sulla luna a quel punto (siamo realistici,certo non grande come la base Clavius o la base Alpha).
E chissà cosa avrebbero fatto i Sovietici per allora; magari sarebbe stata in corso una nuova corsa per Marte o per la colonizzazione del nostro satellite naturale.
Già.
Voglio salutare questo anniversario con la scansione di una pagina di quel “diario” scritta in questi giorni trent’anni fa.
Godspeed Columbia.

Grazie per questo tuo splendido e toccante ricordo Carmelo!! :cry:

Grazie della condivisione, questo ragazzino farà strada :slight_smile:

Wow, che bello deve essere rileggere un documento del genere a 30 anni di distanza!
Però io non vedo l’allegato :frowning:

Che bello!!! C’ero anch’io davanti al televisore quel 12 aprile 81 , mi hai fatto rivivere l’emozione di quel momento. :slight_smile:

Bello Carmelo! Che precisione nell’appuntare i tuoi ricordi.

L’emozione del primo lancio… eccome se me lo ricordo…
Non ricordavo che fosse domenica… ma fu l’inizio di tante speranze, ormai perdute purtroppo.

Io un poco me lo ricordo, mi ricordi di piu’ (ma sempre poco) il passaggio di Enterprise a Ciampino, e, purtroppo, una sera del 1986…

ricordo, ricordo anche io che sono uno di quelli reduci della notte del 21 luglio 1969, le speranze che lo spazio potesse essere realmente conquistato e poi…

comunque non dimentichiamo che l’ISS permette a molti di portare esperimenti in orbita e che i cosidetti cubosatellites sono ogetti che permettono anche a scuole di di procedere ad esperimenti.

Non c’è più il pioneristico, ma certamennte è più facile poter dire ho qualche cosa di mio, in mio/nostro lavoro nello spazio.

Grazie per aver condiviso con noi i tuoi ricordi Carmelo.

Quanto al primo lancio dello Shuttle - purtroppo - fui costretto a vedermelo in differita.
A quel tempo, tenete a mente che avevo 13 anni, mi stavo preparando per la cresima e quindi fui obbligato (anzi è meglio dire trascinato) a messa da mia madre la quale non volle sentire ragioni.

Quando tornai a casa l’unica cosa che potei fare fu vedere la registrazione passata al TG1 dell’una e mezza.

Non aggiungo altro… :disappointed:

lo shuttle anche se non è riuscito nel suo iniziale intento, ha cmq stretto il rapporto uomo-spazio.

sicuramente oggi se lo spazio ci sembrà molto più accessibile dei primi anni pioneristici e merito suo (senza dimenticare i meriti russi), che nell’immaginario collettivo resta il “mezzo per andare nello spazio”.

sono sicuro che tr 20-30 ci sarà una nuova navetta, che stavolta, riuscirà a compiere il miracolo “shuttle” :slight_smile:

Complimenti Carmelo, veramente bello il tuo ricordo. Grazie per averlo condiviso.
E complimenti per le doti da giornalista che gia’ avevi a quell’eta’! tanti giornalisti “scentifici” di oggi, non sarebbero in grado tecnicamente di scrivere quello che hai fatto tu nel tuo diario!
E complimenti anche per non aver buttato quel diario. Sara’ sempre un bel ricordo che potrai sfogliare negli anni.

Anche io ero davanti alla tv durante il primo lancio e, come ho gia’ avuto modo di dire, siccome i mezzi di una volta erano molto limitati, per immortalare l’evento mi ricordo di aver scattato una fotografia al televisore durante il lancio, con la mia Agfa compatta regalatami per la prima comunione!!! Naturalmente una volta fatta sviluppare, la fotografia non e’ uscita, o meglio, diciamo che…ho un bel ricordo del televisore in quanto il soggetto e’ diventato lui visto che…avevo usato il flash… :flushed:

E’ così che nascono le Bestie di Satana.

forse mi sbaglio ma secondo me all’ epoca (secolo 20 - anno 1981) i cosiddetti videoregistratori TV
probabile fossero già stati inventati ma forse poco diffusi causa logici elevati costi delle prime produzioni
industriali.

Specie se pensi che invece mia madre mi aveva fatto saltare scuola per andare a Ciampino a vedere Enterprise!

Si,iniziavano propio in quegli anni,ora non so se fossero già relativamente diffusi nel 1981,
ma di sicuro nell’84 un mio amico ne possedeva già due…essenzialmente per vedere i pornazzi.

quindi non si sa se il 12 aprile 1981 sarebbe stato possibile registrare STS1
dalle TV, tralasciando il fatto sull’ eventualità di poter tecnologicamente conservare le registrazioni fino ai decenni successivi, mentre invece nel 1984 sempre con i videoregistratori si potevano vedere “i pornazzi” / termine astronautico che purtroppo non avevo mai sentito prima e del quale non riesco a trovarne nessuna corrispondenza nei più importanti glossari-dizionari tecnico-scientifici da me consultabili /

Che meraviglia…grazie per aver condiviso i tuoi ricordi…