Rogozin ferito in un attentato

Le ragioni in qualsiasi conflitto non stanno mai da una parte sola. Lo sappiamo benissimo tutti quanti.
Eppure in questa vicenda il nostro mondo occidentale che tanto si autodefinisce eticamente buono e attento alle più strampalate sfumature culturali sembra avere un bel po’ di prosciutto sugli occhi, la nostra onnipresente libertà di pensiero e di critica pare sprofondata nella peggiore manifestazione del pensiero unico.
Dopo la caduta dell’unione sovietica era normale che agli sconfitti venissero tranciati via interi paesi, secondo me anche giustamente in quanto paesi culturalmente e storicamente differenti dai russi e annessi nell’unione con la forza.
Ma quelle regioni dove vivevano da sempre popolazioni russe sono una faccenda completamente diversa e l’occidente ha sempre girato la testa dall’altra parte fregandosene alla grande del problema. E poi dopo decenni di crisi sul territorio e di menefreghismo occidentale ci si stupisce che le cose degenerano e si etichetta il tutto come pazzia unilaterale e amenità simili. Tutto per non accettare quella parte di responsabilità che grava inevitabilmente su chi ha più forza economica e diplomatica e che potrebbe dare un contributo di qualità elevatissima a molte crisi mondiali se solo fosse veramente eticamente buono e sensibile come a chiacchiere dice di essere.

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Sebbene in generale sia d’accordo, la Russia non ha subito nessun Trattato di Versailles alla fine della Guerra Fredda. Al contrario, ha ricevuto grandi aiuti, per esempio nel settore spaziale. Come la Cina, avrebbe potuto svilupparsi economicamente. Ma al contrario della Cina, poteva progredire rapidamente verso una democrazia compiuta e ricchissima, viste le premesse e le risorse interne. Al contrario, ha scelto liberamente di arroccarsi in una oligarchia di ricchissimi arroganti.

Poteva diventare veramente il paese dei balocchi, un “Texas asiatico” (non ricordo chi lo disse), dopo Gorbachev e Yeltsin. Non era un paese di contadini ma di gente competente ed istruita. Mantenere la propria indipendenza, estendere la sua influenza economica ed allo stesso tempo comptere con USA ed EU grazie alla sua ricchezza e alle competenze tecniche disponibili già ai tempi del crollo dell’URSS. Ho lavorato nel settore aerospaziale a lungo con loro, e mentre ho conosciuto persone incredibili, cui l’europeo medio non aveva nemmeno il diritto di lustrare le scarpe per competenze, ho visto proprio l’insorgere e l’affermarsi di questa orribile classe di prepotenti oligarchi mafiosi.

Quindi francamente, al contrario di molti altri casi, qui non vedo molte colpe dell’occidente. Questa guerra, ed anche l’occupazione militare della Crimea, non sono frutto di alcuna necessità storica né sono nostra responsabilità. La Russia poteva divenire tutt"altro ma la propaganda nazionalista ha vinto. Mi fascio la testa per tanti orrori colpa o responsabilità diretta o indiretta dell’Occidente, ma non per questa situazione surreale e assolutamente non necessaria, e considero Rogozin parte di quella mafia arrogante di cui sopra.

Potrei raccontare molti episodi in cui ho avuto a che fare con questi presuntuosi arroganti, e altrettanti in cui ho avuto a che fare con persone straordinarie, gente che sicuramente sarà in disaccordo con la degenrazione del Paese e la subisce senza poterci fare più niente. O è scappata altrove.

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La societa’ aperta e il pluralismo non solo sono eticamente superiori, ma funzionano anche molto meglio.

Avere piu’ film diversi nella tua cineteca, anche quelli con cui non sei d’accordo, significa essere piu’ ricchi e aumentare la probabilita’ che individui e diversi tipi di libere associazioni di individui trovino soluzioni nuove, non controllate da poteri sui cui criteri di selezione e veri interessi a volte meglio stendere veli pietosi.

Le differenze e la liberta’ di seguirle non sono strampalate sfumature culturali (sic). E questo metodo non e’ neanche retaggio esclusivo del cattivo occidente (neppure recente).

Ovvio le attuali implementazioni di societa’ aperte non sono certo perfette, ma qualcuno di quei primitivi satrapi e i loro seguaci dovrebbero interrogarsi sui motivi per cui le societa’ aperte che cercano di lasciare liberta’ di fare anche cose apparentemente strampalate sono cosi’ competitive, e desiderate, anche dai loro sfortunati popoli.

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Dimentichi forse che in molti stati, Italia compresa, vivono popolazioni che si riconoscono di più con popolazioni oltre confine, ma non ricordo recenti ingerenze militari straniere per risolvere i contenziosi.
Se pensi alla sola Ucraina, anche l’attuale capo di stato è madrelingua russa. Nonostante ciò la russia non si è fatta scupolo di invaderla.

Mi sa che il problema non è quello.

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Esattamente. Il motivo etnico e’ in secondo piano, secondo alcuni osservatori.

Il fatto che anche i russofoni incominciavano a preferire stare di qua dalla cortina potrebbe essere stata una delle cause scatenanti. Perche’ il prossimo passo sarebbero stati i Russi in Russia, a partire dai piu’ giovani e piu’ acculturati. Se leggi i loro media l’ossessione non e’ solo la ricostruzione dell’impero ma e’ anche contro “i liberali” e gli stili di vita eccentrici, ripetuto ennemila volte ufficialmente da rappresentanti del regime e della chiesa ortodossa. Anche dalle noste parti qualcuno dice cose simili.

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Che tristezza,
Che tristezza una simile guerra di aggressione,per altro autolesionista,nel 2022.
Che tristezza e che strazio la perdita di tante vite e tanta distruzione.
Che tristezza apprendere che un essere umano sia stato gravemente ferito e probabilmente evirato.
Mi pare una notizia orribile,e mi auguro che il 2023 porti la fine di questa oscena follia chiamata guerra.
Altro non mi sento di dire.

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Quello che a me fa veramente disperare - oltre, ovviamente, alla sorte di tante vittime assolutamente innocenti - non sono le condizioni di Rogozin o chi appoggia e/o partecipa a questa guerra dal lato degli invasori, ma il tempo e le risorse immense sprecate mentre abbiamo terribili emergenze climatiche a minacciarci, o potremmo investire tutti, d’amore e d’accordo, nella ricerca scientifica. E perché no, nello spazio.

Non sarà un caso che, secondo uno studio che ho letto, la Russia è uno dei pochi stati al mondo che potrebbero avvantaggiarsi di un cambiamento climatico…

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