Roscosmos riprenderà il turismo spaziale dopo il 2013

La Russian Federal Space Agency Roscosmos ha intenzione di inviare sull’International Space Station un’astronave Soyuz con a bordo due turisti spaziali dopo il 2013.

Secondo quanto pubblicato dall’agenzia RIA Novosti, il responsabile del Manned Flights Department della Roscosmos, Alexei Krasnov, ha dichiarato che questa intenzione è in corso di valutazione fra l’agenzia spaziale russa e la società americana Space Adventures che ha organizzato i voli dei precedenti turisti spaziali. Ci sono già delle offerte dettagliate che verranno prese in considerazione in un meeting fra le agenzie spaziali che si terrà a Washington.
In sostanza, i seggiolini della Soyuz verranno occupati da due turisti e da un cosmonauta professionista che sarà il Comandante dell’equipaggio. Ad ogni modo il volo non avverrà prima del 2013.

La Russia ha cessato l’invio di turisti nello spazio lo scorso anno, per via dell’incremento del numero dei membri dell’equipaggio dell’ISS, che è passato da tre a sei astronauti. Pertanto tutti i seggiolini delle Soyuz li si sono dovuti rendere disponibili esclusivamente per gli astronauti professionisti.
L’azienda russa RSC Energia recentemente ha dichiarato di essere in grado di costruire cinque veicoli Soyuz all’anno, invece degli attuali quattro, e quindi, in futuro, almeno una Soyuz sarà disponibile per il turismo spaziale.

Fonte: Roscosmos/RIA Novosti

Nell’immagine (C) di NASA, 12 Ottobre 2008: l’equipaggio della Soyuz TMA-13 composto da Yuri Lonchakov, in basso, Mike Fincke, Comandante dell’Expedition 18, e dall’ultimo turista spaziale che ha volato per ora su di una Soyuz, Richard Garriott in alto, alcuni momenti prima del lancio.


Chissà come "batterà i piedi " la NASA!

La Russia con le sue Soyuz è tenuta a farci quel cavolo che vuole. Se gli USA si lamentano, sanno bene a chi rivolgersi ed in casa loro, non altrui.

Mentre cercavo elementi iconografici da allegare a questo articolo, mi sono ricordato di quanto la NASA avesse “osteggiato”, a livello puramente burocratico, il volo del primo turista, peraltro americano, Dennis Tito. In tutto il portale nasa.gov, con il motore di ricerca interno, ho trovato solo un’immagine decente di Tito!

Del resto, gli altri turisti, hanno avuto un trattamento decisamente differente venendo citati e raffigurati normalmente in tutte le cronache ufficiali.

Da notare questa disparità di trattamenti, soprattutto se si conta che anche gli statunitensi non ci pensano due volte prima di far fare voli d’onore a shepard & co., peraltro in età molto avanzata… Se a suo tempo huston non era d’accordo con il turismo sulla ISS, non aveva che da chiudere l’accesso alla parte US della stazione.
A già dimenticavo, è un pò difficile mettere confini in orbita e farli rispettare.
Che si attrezzino anche loro!!!

E’ comunque una collaborazione e, penso, per fare qualsiasi cosa bisogna avere il permesso di tutti i partecipanti.
Come in un condominio, se tutti si facessero i …loro, sarebbe un caos.

Forse ti confondi con il volo di Glenn.
A parte quello, è dal 1986 che gli Stati Uniti non portano in orbita altro che Astronauti.