La sosta nella zona del Planetario è a pagamento fino alle ore 24:00. Negli orari della conferenza i tagliandi per la sosta si possono acquistare solo dal tabaccaio di piazza Oberdan (in corrispondenza della “O” di Oberdan sulla mappa), a poche centinaia di metri dal Planetario.
Se per web 2.0 intendi il video streaming, è estremamente improbabile: nella rete comunale da cui dipende il Planetario ora non entra e non esce nessun tipo di streaming. Per avere in sala le immagini in diretta del lancio di STS-120 abbiamo dovuto installare un’antenna per ricevere via satellite NASA TV via ESA. E` stata la soluzione tecnicamente migliore per la qualità delle immagini, ma non avevamo alcun web feed di NASA TV come backup in caso di problemi. In passato, invece, siamo riusciti a trasmettere alcune conferenze in web streaming. Altri tempi.
Se ti riferisci a una registrazione video, non è tecnicamente possibile perché nel buio della notte simulata del Planetario non verrebbe nulla. E` invece possibile la registrazione audio della conferenza.
Beh…meglio che niente per chi è troppo lontano per partecipare (come il sottoscritto)!!
Potrebbe divenire tranquillamente uno speciale di AstronautiCast, chessò magari “Live at Planetarium”…
si potrebbe tentare una registrazione con videocamera a raggi infrarossi onde superare il problema assenza di luce però il risultato potrebbe apparire poco gradevole agli eventuali fruitori.
Io no… Portategli la mia stretta di mano “virtuale”.Ovviamente con l’augurio di conoscersi in un futuro prossimo! (magari come Guest star all’Astronauticon )
non avevo capito subito ma una ricerca in rete mi ha chiarito le idee:
avendo omesso la lettera “c” dalla parola “copertura” è sembrato uno scrivere in dialetto toscano però per rendere meglio la simulazione avrebbe dovuto scrivere “hopertura” (almeno secondo i risultati della ricerca e fino a prova contraria)
inizio OT più che omettere la c la si aspira,il suono è leggermente diverso dalla h aspirata inglese che però può rendere l’idea. Sono un po’ toscana anch’io… fine OT
ma gli storici dei secoli XIX e XX sostenevano che questo fenomeno fonetico importante ovvero l’indebolimento intervocalico di g e di c era noto come attenuazione, almeno fino agli inizi del XXI secolo.
Inoltre questi storici affermavano anche che il dialetto toscano è, tra i dialetti italiani, quello che dal latino si era discostato di meno e comunque si era evoluto in maniera lineare ed omogenea. Era alla base della lingua italiana grazie agli scritti di Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio anzitutto, ma anche di Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini, che conferirono a tale dialetto la dignità di “lingua letteraria” della penisola.
Confermo che lo staff del Planetario registrerà l’audio della conferenza. Ricordo anche che gli spettatori interessati possono fare registrazioni chiedendo il permesso al relatore, come spiegato anche nella FAQ del Planetario.
Informo inoltre che in sala sarà esposto un meteorite marziano del peso di circa 220 g (se non ricorod male) della collezione del Planetario.