Roverdriver risponde, aka domande dell'altro... mondo!

indubbiamente sono risultati eccezionali.

cmq a tuo parere di diretto tecnico esperto nonchè scienziato, ad oggi, tramite queste missioni cosa sappiamo veramente di più sul Pianeta Rosso ma anche della storia dell’ evoluzione del nostro Sistema Solare?

Io non sono uno “scienziato”. Per me un sasso vale l’altro, ed inizio solo adesso a riconoscere certe cose nelle immagini che vedo. Squyres spesso ci spiega le varie scoperte e i dettagli tecnici, ma sono bel aldisopra della mia testa. Ti consiglio vivamente di leggere il suo libro “Roving Mars”, ma cerchero’ di riassumere. MER era stato progettato e lanciato con lo scopo di provare che su Marte c’e’ stata acqua in forma liquida. L’acqua e’ presente a tutt’oggi su Marte ma non in forma liquida. La pressione atmosferica attuale non permette all’acqua di essere in formato liquido anche se la temperatura fosse aldisopra del punto di congelamento.

Ambedue i rovers hanno trovato rocce e conglomerati che si formano solo in presenza di acqua liquida. Alcun e formazioni rocciose lasciano pensare che la quantita’ di acqua era notevole. Recentemente a Gusev e’ stato riscontrato un elevato livello di silicati nella composizione chimica del suolo scavato dalla ruota bloccata di Spirit.
Questo lascia pensare che in quella zona ci fossero delle fumarole, un ambiente particolarmente favorevole per lo sviluppo della vita almeno a livello di microorganismi.

La strumentazione scientifica sui rover non ha la capacita’ di rilevare segni di vita a meno che questi non siano visibili macroscopicamente. Il MicroImager ha una risuluzione di 30 micron e quindi totalmente insufficiente per vedere microfossili.

Paolo

Ti consideri più un ricercatore (per il tipo che attività che svolgi in generale al JPL) o un ingegnere (per l’attuale incarico di guida dei rover)?

Paolo Amoroso

Decisamente piu’ sull’ingegneristico. Qui a JPL le categorie sono ben distinte anche se per poter lavorare di concerto con la parte scientifica devi avere un minimo di infarinatura. Periodicamente membri del reparto scientifico ci fanno delle presentazioni su temi generali. Queste, unite alle discussioni faccia a faccia ci permettono di capire un po’ di piu’ le loro richieste.

D’altro canto anche gli scienziati veri e propri devono un minimo capire le questioni ingegneristiche se vogliono sfruttare appieno gli strumenti (e noi) durante la missione.

Paolo

PS: Un mio collega aveva un cartello nel suo ufficio con scritto:

Science is about what is.
Engineering is about what is possible.

Tradotto liberamente: Lo scienziato studia quello che e’. L’ingegnere studia quello che e’ possibile.

Spesso, si dice che lo scienziato chiede all’ingegnere cose che nella pratica non si possono fare, come misurare (nei limiti di budget,tecnologia etc) la temperatura di Titano (per esempio) fino all’ottava o nona cifra significativa, cosa che mi pare neanche i migliori laboratori metrologici riescono a fare (citazione presa dalle lezioni del corso di misure e metrologia generale meccanica).

Dunque: Roving Mars di Squires
il libro.
ok.

però fu realizzato anche un film col medesimo titolo:

http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scienza_e_tecnologia/marsrover/marsrover/marsrover.html

“Nelle sale Imax “Roving Mars”, realizzato con i materiali inviati
a Terra dai due robot della Nasa in due anni di missione
Nei cinema Usa il film da Marte
protagonisti Spirit e Opportunity”

Le sale Imax sono quelle che possiedono schermi giganti al punto che lo spettatore si sente immerso nelle scene proiettate. Il film, della durata di 40 minuti, intitolato Roving Mars, racconta la storia dei viaggi compiuti dai due rover Spirit e Opportunity sulla superficie del Pianeta rosso. Diretto da Gorge Butler e prodotto da Frank Marshall, il documentario racconta cosa hanno incontrato sul loro tragitto i due rover, cosa hanno scoperto e quali difficoltà hanno dovuto superare in due aree completamente diverse di Marte.

La realizzazione del film non era nei piani della Nasa, ma osservando l’enorme molte di materiale inviato a Terra in questi 24 mesi, il produttore, che poi ha realizzato il film, si è accorto di poterne trarre uno spettacolare documentario e lo ha proposto alla Nasa che ha accettato l’idea e che poi è stato sponsorizzato dalla Lockheed Martin e realizzato dalla Walt Disney Co. Il film non ha il compito di spiegare le scoperte scientifiche, ma di regalare agli spettatori immagini eccezionali e sensazioni uniche del pianeta più simile alla Terra.

Ma cosa hanno scoperto i due rover in questi lunghi mesi di lavoro? Spiega Squyers: “Innanzi tutto la presenza di acqua passata, o meglio la conferma della sua presenza”. Opportunity infatti, ha scoperto l’esistenza di una vera spiaggia sulla quale milioni di anni fa si infrangevano le onde di un lago non molto profondo.

Ne abbiamo parlato in diverse occasioni sul forum… prova a rovistare nei vecchi thread o fare una breve ricerca :wink:

ma sicuramente lo scienziato saprà anche quali sono i limiti della tecnologia.

digitando “roving mars” nel motore di ricerca in alto a dx non è risultato niente oltre questo stesso medesimo thread ove in questo momento stiamo scrivendo.

Più alcuni altri thread in cui si è parlato di sfuggita, usa la funzione “ricerca” non il form nella pagina :wink:

ok. è tutta un’ altra cosa quando il forum viene usato da uno dei suoi creatori, sulle funzioni di ricerca qui dovrei farci più pratica.

quindi il form nella pagina è un pò limitato come risultati. sinceramente non lo immaginavo.

Sicuramente, non dico che lo scienziato non sappia quali sono i limiti della tecnologia, però vi è un differente modo di pensare e di vedere le cose (un diverso approccio) tra uno scienziato ed un ingegnere, e capita che alle volte chiedano strumenti con capacità superiori a quelli che nella realtà “delle cose” si possono progettare e produrre a causa di limiti di budget e conseguentemente di tecnica. Essenzialmente non si può chiedere uno strumento precisissimo da 60 milioni di dollari se lo strumento deve costare al massimo 40. Queste sono cose che a sentire chi ha a che fare con la progettazione di strumenti spaziali capitano, non per incapacità degli scienziati ma per un diverso modo di ragionare riassunto nel detto proposto da Roverdriver. Ovvio poi che generalizzare è sbagliato.

non sei uno scienziato però qualche riga della storia dell’ astronautica stai cominciando a scriverla e di certo questo non è poco:

https://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2007-098

“We chose a point that gives us a straight path down, instead of driving cross-slope from our current location,” said Paolo Bellutta, a JPL rover driver plotting the route. “The rock surface on which Opportunity will be driving will provide good traction and control of its path into the crater.”

l’ ideale sarebbe uno scienziato/tecnico, insomma un qualcosa che si avvicini anche del 10% a Leonardo Da Vinci, ma purtroppo questi sono fenomeni più unici che rari.

Piu che righe della storia faccio buchi su Marte (vedi allegati). Questi segni rimarranno per un bel po’ di tempo. :bi:

Paolo

amazza che buco!

immagini eccezionali in particolare quella centrale ove si intravedono frammenti di roccia di colore bluastro.

Non so se anche questo sia il caso, ma penso che RoverDriver potrà confermare che le immagini a colori sono “costruite” partendo da foto scattate con filtri specifici, che spesso sommati si avvicinano, ma non corrispodono, ai colori naturali per come li percepiamo noi. Ergo la roccia blu potrebbe essere frutto di falsi colori. :roll_eyes:

Be’, allora sei anche il primo minatore extraterrestre, meglio di Armageddon! :stuck_out_tongue_winking_eye: