Marco, per cortesia, onde evitare inutili discussioni che porterebbero il sottoscritto ad innervosirsi inutilmente, evita di tenere gli occhi chiusi e pensa con quella cavolo di testa che ti ritrovi presumibilmente sulle spalle.
L’Etica la puoi applicare e/o considerare solo ed esclusivamente se, quando e dove hai delle alternative. Noi UMANI non abbiamo alternative. O meglio… renditi finalmente conto che le risorse minerarie primarie sulla superficie terrestre si stanno riducendo enormemente. Restano 2 sole possibilita’:
A) colonizzare e sfruttare i fondali marini
B) colonizzare e sfruttare la Luna.
Ora… nel primo caso, anche se si avrebbe un costo relativamente inferiore per la prima fase, a lungo andare si potrebbero avere conseguenze economiche piu’ difficili da fronteggiare.
La tecnologia attuale ci consentirebbe di realizzare strutture permanenti per attivita’ umane entro e non oltre i 1000 metri di profondita’. Il 75% delle risorse minerarie dei fondali marini si trova oltre i 2000 metri di profondita’. Questo significa che si dovrebbe investire fortissimi capitali per raggiungere quella profondita’ e si dovrebbe avviare tutta una politica di “colonizzazione” permanente di quegli ambienti.
Ho studiato l’argomento per anni e Dario sa per quale motivo.
Per quanto riguarda la Luna, ho gia’ spiegato miliardi di volte a centinaia di persone diverse, che cio’ che si dice riguardo i costi REALI di colonizzazione di quel cavolo di pianeta, sono un mucchio di fesserie.
Poretare 1 kg di materiale dalla Terra alla Luna, quanto costerebbe? 10.000 euro? 1.000.000 di euro?
Beh… sappi che ad oggi il valore REALE di 1 kg di regolite lunare si aggira sui 3 miliardi di dollari.
Ed ora non venirmi a dire che comunque non sarebbe tanto appetibile.
Il problema non riguarda l’appetibilita’, ma la politica.
Fino a quando gli pseudo-esperti scienziati della NASA continueranno a propinare stronzate al grande pubblico con la scusa che sulla Luna non ci sono risorse e/o che costerebbe troppo sfruttarle, nessuno si azzardera’ a spenderci un solo euro.
Ma la realta’ e’ ben differente e la Luna andrebbe considerata non come un patrimonio dell’Umanita’ da preservare intatta cosi’ com’e’, ma da sfruttare per miglioare le condizioni di vita sulla Terra e permettere al genere umano di compiere quel balzo che gli permetterebbe di diventare padrone della propria vita senza dover rispettare i ferrei canoni dell’economia, termine che sta ad indicare la «scienza che studia le modalità di allocazione delle risorse scarse, tra usi alternativi, ai fini di massimizzare la propria soddisfazione».
La Luna, un giorno non molto lontano, sara’ indispensabile alla vita umana.
Questo concetto e’ da accettare, perche’ la Terra e “finita” e le risorse ivi prensenti anche. E non si rinnovano!