SDO scopre onde magnetosoniche nella corona solare

Usando lo strumento AIA di SDO gli scienziati hanno rivelato l’esistenza di onde quasi-periodiche nella bassa corona solare, che si muovono a velocità fino a 2000 km/s. Queste osservazioni forniscono per la prima volta evidenza della propagazione di onde magnetosoniche a velocità così alta nella bassa atmosfera del Sole.
Tali onde sono generate dalle oscillazioni del plasma quando eccitato da un flare o un’esplosione, come onde nell’acqua generate da un sasso. Si ritiene che queste onde siano correlate ad altri fenomeni che hanno luogo nella corona, che continua ad essere una zona enigmatica del Sole. La corona ha una temperatura di milioni di gradi, mentre gli strati della fotosfera sottostante sono ad “appena” alcune migliaia di K. I meccanismi che provocano il riscaldamento della corona ancora non sono ben noti.
Ulteriori dati dal sito di SDO, http://sdo.gsfc.nasa.gov/

Su questo punto ho letto di recente un articolo da Le Scienze:

http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Corona_solare:_risolto_il_mistero_della_temperatura/1346143

Sì, l’avevo letto anch’io. Speriamo che nei prossimi anni si arrivi a capire meglio struttura e dinamica del Sole, da studiare ce n’è ancora parecchio, direi.
Le ultime notizie che arrivano sono molto interessanti. Tre differenti studi arrivano alla stessa conclusione: il ciclo corrente (25) sarà molto debole, e pare manchino quasi del tutto le correnti di plasma sotto la superficie che dovrebbero dare luogo al ciclo 26. Se fosse così potremmo assistere ad un nuovo minimo di Maunders. Vedere, ad esempio, http://news.nationalgeographic.com/news/2011/06/110614-sun-hibernation-solar-cycle-sunspots-space-science/
Il Sole mi affascina, forse l’avete capito.

Sì, avevo letto anch’io. Ma allo stato attuale mi risulta che sia molto arduo prevedere l’attività solare, è già difficile fare ipotesi sul prossimo ciclo (e infatti ho letto varie critiche nei riguardi di coloro che avevano citato il Minimo di Maunder).

Per il clima sulla Terra, comunque, anche un nuovo Minimo sarebbe poco significativo:

http://www.realclimate.org/index.php/archives/2011/06/what-if-the-sun-went-into-a-new-grand-minimum/

Paolo,

pienamente d’accordo, nella previsione dell’attività solare stiamo muovendo i primi passi. Però gli indizi mi sembrano molto forti… staremo a vedere.
Concordo anche per quel che riguarda l’influenza sul clima: gli effetti antropici sono, purtroppo, di gran lunga maggiori. Al massimo, una piccola riduzione del flusso solare ci darà una mano.
Per ora continuo a fotografare le macchie solari, magari un giorno le farò vedere ai nipoti increduli :wink:

Un altro articolo, in italiano, sui prossimi cicli solari: http://ita.astropublishing.com/news2011/June/jun16.htm
L’Astrofilo è una webzine che spesso riporta notizie interessanti - da mettere in bookmark.

Non capisco però a cosa si riferisca parlando di “conseguenze pesanti”.

Un

Un nuovo minimo Maunder con conseguente [micro]glaciazione?

http://it.wikipedia.org/wiki/Minimo_di_Maunder

Sicuramente sul clima, e su tutto quanto correlato ad una bassa attività solare: aumento dei raggi cosmici, attività ionosferica modificata. e così via. Pare che ci sia una correlazione fra copertura nuvolosa e flusso di particelle energetiche, che creano centri di nucleazione per il ghiaccio delle nuvole di alta quota. In condizioni di minimo solare i raggi cosmici aumentano perchè si riduce il campo magnetico interplanetario. Poi, anche se il flusso solare cambia solo di qualche punto per mille fra massimo e minimo, la distribuzione spetttrale della luce cambia un pò di più. Gli effetti sul clima possono essere diversi e ancora non chiari.

Stando agli studi attuali, anche una (micro)glaciazione appare improbabile:

http://www.realclimate.org/index.php/archives/2011/06/what-if-the-sun-went-into-a-new-grand-minimum/

Sì, naturalmente ho letto vari studi sui punti cui accennavi (che generalmente gli scettici dell’AGW cercano di piegare vanamente alle loro tesi), ma resta ancora tutto da valutare. Alcuni studi peer-reviewed interessanti a proposito della correlazione tra raggi cosmici e copertura nuvolosa (di alcuni ho solo l’abstract):

http://www.agu.org/pubs/crossref/2009/2009GL037946.shtml
http://crosbi.znanstvenici.hr/datoteka/442903.2009GL041327.pdf
http://www.atmos-chem-phys-discuss.net/9/21525/2009/acpd-9-21525-2009.pdf
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1364682611000691

Quello che appare certamente improbabile, come dicevamo prima, è che un nuovo minimo possa toglierci le castagne dal fuoco per quanto riguarda il problema del surriscaldamento globale.

Di nuovo, pienamente d’accordo, io sono del tutto convinto che l’effetto antropico dei gas serra sia prevalente sull’influenza della variabilità solare, pare di un fattore di 10 volte.
Ma siccome esistono gli scettici dell’AGW siamo tutti attenti alle notizie di possibili correlazioni sole-clima, e a come vengono proposte. Io mi limito alle osservazioni del Sole, e all’interesse amatoriale; e a seguire Luca Mercalli nelle sue iniziative sul risparmio energetico e gestione delle risorse.

Mentre mi rispondevi ho aggiunto qualche link al mio post precedente.