Segnali radio da Proxima Centauri?

Durante l’aprile del 2019 il radiotelescopio Parker in Australia ha rilevato una trasmissione radio a 982 MHz proveniente dalla direzione di Proxima Centauri (la stella più vicina al nostro Sole). La cosa però è stata notata nei dati di archivio solo lo scorso ottobre.

Sappiamo che intorno a Proxima Centauri, una nana rossa, orbita almeno un pianeta di tipo terrestre denominato Proxima B, detto ciò però bisogna notare che il pianeta (pur essendo nella fascia abitabile del proprio sole) ruota molto rapidamente intorno ad esso, solo 11, 18 giorni per un suo “anno”, il che rende molto probabile il fatto che rivolga sempre la stessa faccia alla propria stella.

Se poi ci mettiamo che le nane rosse hanno un vento solare migliaia di volte maggiore del nostro Sole e che si verificano frequentemente “flare” di notevole intensità, rende le possibilità che Proxima B sia abitabile molto basse, ancora meno se si considera un’eventuale vita intelligente e tecnologica.

In ogni caso questi segnali meritano un ulteriore attività di ricerca, sia per comprenderne meglio la natura sia per eliminare completamente l’ipotesi che siano frutto di attività umana (satelliti artificiali nostri).

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Sono estremamente scettico.
Tanto per iniziare, il segnale non è stato confermato. Poi pare che il doppler abbia segno opposto a quello che ci si sarebbe dovuto attendere dalla rotazione terrestre.
La tecnologia per trasmettere un segnale del genere ce l’abbiamo. Ci vanno potenze nell’ordine di 100 kW su un’antenna parabolica da 60 metri. Ma la scelta della frequenza sarebbe infelice, la scintillazione del mezzo interstellare sporca troppo il segnale. Insomma, gli alieni se ci fossero sarebbero anche incompetenti :laughing:

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Sul segnale radio degli alieni mi guardo bene dal pronunciarmi.

Sull’abitabita’ di un pianeta “tidally locked” invece ho molte curiosita’ da soddisfare, perche’ non capisco il motivo per escluderlo.

Anzi, se me ne sto sul lato in ombra sono per l’appunto schermato dai flare, cosa che non potrei fare su un pianeta con un periodo di rotazione diverso.

Anzi, anche se fossi piu’ vicino rispetto alla zona abitabile, con una faccia del pianeta arroventata, in assenza di atmosfera e oceani potrebbe esserci una linea nelle vicinanze del terminatore dove la temperatura e’ giusta. In presenza di atmosfera e oceani possono succedere cose complicate, non mi addentro nell’argomento.

Lo stesso Mercurio se fosse tidally locked avrebbe probabilmente sul lato in ombra grandi quantita’ di ghiaccio e volatili. A quanto pare ne ha comunque ai poli, nei crateri sempre in ombra, in modo simile alla Luna.

Dal punto di vista strettamente termodinamico, per una civilta’ tecnologica che non fa uso di nucleare, un pianeta molto caldo e tidaly locked e’ in un certo senso l’ideale per produrre energia. Nel lato caldo ho abbondanza di energia fotovoltaica o termica. Nel lato buio posso mettere radiatori per dissipare calore e avere una sorgente fredda che mi permette, in teoria, di avere macchine termodinamiche molto piu’ efficienti che sulla Terra (nb non sto proponendo il trasporto di calore a lunga distanza, e’ un discorso solo teorico. E comunque l’elettricita’ a relativamente lunga distanza invece si puo’ trasportare a determinate condizioni).

Insomma, perche’ escludono l’utilizzabilita’ se non l’abitabilita’ di un pianeta tidally locked? Sicuramente mi sfuggono molte motivazioni.

Personalmente nemmeno io mi pronuncio sul fatto che siano o meno segnali “alieni” (non sono mai stato un ufologo, ma nemmeno nego a priori che possano esistere altre intelligenze sparse nell’Universo) ho solo una remora: è possibile che si sviluppino forme di vita in un ambiente più o meno completamente buio?
Probabilmente si, accade anche nel fondo dei nostri oceani.

E’ possibile che si sviluppino forme di vita “intelligenti” in un ambiente completamente buio?
Onestamente nutro forti dubbi…

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Occorre poi un ulteriore riflessione: si è trattato di un segnale “occasionale”, oppure (e qui bisognerebbe andare a vedere lo “storico” se ne esiste uno) si tratta di segnali modulati nel tempo?

Questo farebbe un’enorme differenza, se fossimo (e ribadisco il “se”) di fronte ad una civiltà aliena non dovremmo trovarci di fronte ad una moltitudine di segnali su più frequenze? Come del resto accade per la Terra se fosse vista dal sistema del Centauro (Alfa e Proxima).

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Allora mi pronuncio leggermente sia sugli “alieni” che su come potrebbe essere un pianeta tidally locked con atmosfera.

Ovviamente propendo per un errore di misurazione o per un fenomeno naturale.

Tanto per spararne una, dopo rapida ricerca, leggo che le nostre aurore generano segnali radio, anche se a frequenze abbastanza diverse.

https://www.nature.com/articles/184803a0

Ora un pianeta con atmosfera e una faccia sempre illuminata e l’altra sempre in ombra genererebbe fenomeni atmosferici a dir poco notevoli. Venti pazzeschi, magari fiumi di liquidi che scorrono dal lato in ombra a quello illuminato e li vaporizzano, magari scariche elettriche nell’atmosfera (fulmini) piuttosto esotiche. Chi lo sa. Comunque abbastanza stranezze di cui non conosciamo ne’ la natura ne’ glli effetti.

Quindi prima di tutto devono confermare la misura.

Se poi e’ confermata magari qualcuno riesce a definire un modello matematico di un fenomeno naturale che in teoria potrebbe generare quelle emissioni.

Se non si trova niente forse e’ solo perche’ non sappiamo ancora spiegarlo, come la maggior parte dei fenomeni naturali per gran parte della storia umana.

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Tutto il poco che conosciamo di Proxima B (da una fonte affidabile):

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Dall’articolo citato all’inizio, par di no:

First, the signal bears no trace of modulation—tweaks to its properties that can be used to convey information

cioè:
“In primo luogo, il segnale non ha traccia di modulazione: modifiche alle sue proprietà che possono essere utilizzate per trasmettere informazioni”

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La mia domanda, al netto dell’articolo che ho postato, era volta a comprendere se (spulciando negli archivi) si trovava traccia di trasmissioni simili, nella stessa frequenza e dalla stessa direzione.