Shuttle II,il sostituto dello Shuttle che non fu.

Segnalo questo interessante articolo sullo Shuttle II,ovvero il veicolo che avrebbe dovuto sostituire lo Space Shuttle a partire dall’inizio degli anni 2000 trasportando fino a 11 Astronauti, e 10 tonnellate di payload.

Lo Shuttle II avrebbe dovuto avere anche un sistema di salvataggio costituita da una cabina eiettabile,in grado di rientrare su pista.
Tale cabina,un vero e propio mini-veicolo avrebbe potuto essere usata anche come battello di salvataggio per la stazione orbitale “Freedoom” (CERV: Space Station’s Crew Emergency Rescue Vehicle).
La cabina,in caso di separazione in orbita, avrebbe potuto supportare fino ad un massimo di 11 astronauti per 24 ore.

Ecco il link con l’articolo.

http://beyondapollo.blogspot.com/2011/04/jscs-shuttle-ii-1988.html

Molto, molto interessante!

Mai saputo di un progetto simile!

A quando risale e quando fu abbandonato?

Gli studi iniziarono prima della tragedia del Challenger,quindi intorno al 1984 circa.
Ritengo che il progetto fu abbandonato a causa della mancanza di obiettivi chiari da parte del management e della politica.
L’esigenza di aggiungere un cabina-veicolo di salvataggio aveva ovviamente aumentato costi e complessità del progetto.
Tuttavia questo era molto più abbordabile,anche in termini tecnologici, di cose come il Delta clipper o il Venture Star.
Penso che un primo colpo al progetto sia stato dato dai piani di ritorno alla luna di Bush padre,e che il colpo di grazia sia stato sferrato dall’amministrazione Clinton.
La cosa più grave,ripeto è la mancanza di obiettivi certi: non si può partire per una direzione per poi cambiare,cambiare e cambiare ancora.

No, ricordo di disegni in merito già nei primi anni '80, subito dopo i primi voli della navetta. Addiritura si parlava di due tipi di navette, una manned ed una cargo.
Però vi ricordo che il budget della NASA iniziò a calare proprio in quel periodo, era Reagan. Con quei fondi la NASA non andava da nessuna parte. Chi è venuto dopo Reagan non ha fatto assolutamente nulla, a parte forse aprirsi all’exURSS ed alla ISS, forse per questo la nuova navetta non è andata avanti.

Space Shuttle II design concepts illustrato da Mark Dowman per la John Frassanito & Associates.

In ogni caso non sarebbe stato un gran passo avanti rispetto a STS per quanto riguarda le prestazioni: 4 astronauti in più in cambio di più di 10 tonnellate di carico in meno…

Ma la sicurezza per l’equipaggio sarebbe stata molto maggiore :slight_smile:

La perdita di tonnellate di Payload sarebbe stata compensata con lo sviluppo parallelo di un vettore Heavy derivato dal sistema STS (in pratica uno Shuttle Z).

http://www.astronautix.com/lvs/shuttlez.htm

Archipeppe potrà dirci se questo particolare concept di Shuttle-II era realistico o meno.
Personalmente vedo problemi con la cabina-veicolo.

Onestamente, più che un progetto vero e proprio a me sembra piuttosto un “concept avanzato”, che è tra l’altro proprio la specialità della premiata ditta “Frassanito & Associates” particolarmente attiva nella prima metà degli anni '90 del secolo scorso.

Innanzitutto rispetto allo Shuttle originale si tratta di un SSTO, con i soli ET sganciabili in batteria. L’incongruenza sta nel fatto che si vede un solo motore SSME (o meglio derivato) di cui non si comprende quanto dovrebbe essere potente, appaiono poi due OMS e altri due ugelli per dei motori (a propellente solido?) di cui non se ne comprende la funzione.

La cargo bay poi non è del tipo a portelloni (come sullo Shuttle) ma si accede per rotazione dell’intera sezione di coda con i motori ed esposizione del payload a mezzo carrello estensibile, cosa che complica molto la struttura del veicolo nonché l’accesso al payload stesso.

La cabina eittabile per quanto realistica da un punto di vista funzionale, non lo è nella pretesa operativa di capacità di volo ed atterraggio indipendenti. Senza contare il fatto che la generosa (fin troppo!!) ala canard avrebbe creato dei disturbi non indifferenti durante le fasi di volo ipersonico (ossia quelle più delicate).

Naturalmente mi riferisco al progetto illustrato dal modello.

Successivamente John Frassanito ha provato ad applicare la sua capsula di salvataggio ad un concept di Shuttle 2 maggiormente derivato da quello attuale, con boosters a propellenti liquidi al posto di quelli a solido e due winglets alari al posto dell’alta deriva dello Shuttle, ma torno a ripeterlo si tratta di concept che per quanto interessanti lasciano il tempo che trovano.


Ma aumentare la potenza dei motori per farlo uscire dall’orbita? no?